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Uno sguardo profetico sugli eventi

Navarro-Valls spiega il segreto di Giovanni Paolo II Riceve la laurea honoris causa a Barcellona

di Nerea Rodríguez del Cuerpo

BARCELLONA, lunedì, 10 maggio 2010 (ZENIT.org).- Joaquín Navarro-Valls, psichiatra, giornalista e direttore della Sala Stampa della Santa Sede dal 1984 al 2006, ha ricevuto giovedì la laurea honoris causa conferitagli dall'Università Internazionale della Catalogna (UIC), a Barcellona.

La laudatio di colui che è stato portavoce di Giovanni Paolo II è stata pronunciata dal suo padrino, il dottor Salvador Aragonés, che ha sottolineato “la professionalità e la credibilità” dell'ex portavoce vaticano. Per Aragonés, la credibilità di Navarro-Valls “si basava sulla sua vera amicizia con il Papa di allora, Giovanni Paolo II”.

Dopo il conferimento della laurea honoris causa da parte del Rettore della UIC, Josep Argemí, Navarro-Valls ha pronunciato un discorso centrato sulla persona di Giovanni Paolo II in cui ha sottolineato che “la sua grande opera maestra è stata quella che si è compiuta in lui stesso, all'interno della sua persona: aver mantenuto sempre quella flessibilità interiore che gli ha permesso di rispondere di sì alle richieste e ai suggerimenti che ogni minuto della sua vita ha accolto dall'Alto”.

Dopo aver spiegato alcuni episodi personali al fianco di Karol Wojtyła, il nuovo dottore honoris causa ha rimarcato che “in lui erano evidenti la ricchezza intellettuale di un teologo e l'innocenza spontanea di un bambino”.

Navarro-Valls, definito “maestro della comunicazione” dal Rettore Argemí, ha voluto specificare che una peculiarità di Giovanni Paolo II era la sua relazione diretta con la trascendenza. “La sua spiritualità era attraente e simpatica, apostolica e costantemente convincente. Nella sua giornata stare con Dio era la passione più grande, e la cosa più naturale del mondo”, ha rivelato.

Navarro-Valls ha inoltre ricordato ai tanti presenti che nella convivenza con il Papa defunto “era evidente che Dio non è un codice di leggi, ma una persona. A Dio si può affidare la propria esistenza, a un codice di leggi nemmeno una giornata”.