DISCERNERE
Uno sguardo profetico sugli eventi
Ostensione della Sindone: l’editoriale di padre Lombardi
Centinaia di migliaia di pellegrini affluiscono in queste settimane a Torino per passare pochi minuti in raccoglimento silenzioso davanti alla Sacra Sindone, contemplando l’immagine del corpo martoriato di un uomo crocifisso. Il fatto si ripete ogni volta che il grande antico lenzuolo viene esposto al pubblico; e anche gli ultimi Papi si sono uniti ai pellegrini devoti. Non è tanto l’origine misteriosa di questa immagine ad attrarre, quanto la sua rispondenza impressionante, in numerosissimi particolari, al racconto della Passione di Cristo dei Vangeli: le piaghe, il sangue colato, le ferite della corona di spine, i colpi dei flagelli. “Ecco l’uomo!” diceva Pilato presentando Gesù alla folla. Ecco l’uomo morto in croce per noi, ripetiamo a noi stessi sostando turbati e infine ammirati e di fronte all’immagine più concreta della Passione. E al centro il volto solenne del crocifisso, un volto che corrisponde agli schemi più antichi dell’iconografia cristiana e a sua volta la conferma e la ispira. Desideriamo conoscere Dio e lo possiamo conoscere attraverso il volto di Cristo, ci ricorda continuamente Benedetto XVI. Per questo amiamo le immagini che la tradizione accredita come vie preziose per intravvedere quel volto, sia a Manoppello, sia a Torino. Sappiamo che dobbiamo guardare oltre l’immagine, desiderare di vedere faccia a faccia il volto del Risorto. Ma siamo umilmente grati dell’aiuto offerto ai nostri occhi terreni per contemplare l’amore senza riserve per noi, fino alla morte di croce.