DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Prostituzione “nascosta” Così il dramma parla cinese

Complice la crisi, anche le tariffe si stanno abbassando vertiginosamente E le donne sono costrette a orari e prestazioni inauditi • Una ricerca del Codacons mette in evidenza il nuovo, subdolo volto dello sfruttamento. Che lascia la strada per agire indisturbato online e nelle case. Dove anche i clienti sono più “tutelati”
di Laura Badaracchi
Tratto da Avvenire del 5 settembre 2010

Dalla strada all’indoor. Coi prez zi che scendono, scendono: u na spirale economica che az zera il valore delle vita e della dignità, ma che ben corrisponde alle logiche di mercato in tempi di crisi. La prostitu zione sta cambiando volto: anzi, ne sta prendendo uno più subdolo, na scondendosi nelle case private e nei centri di massaggi, più spesso utiliz zando le maglie gela tinose della Rete per contattare e 'adesca re' i clienti. E se ri spetto alle prestazio ni all’aperto i prezzi stanno aumentando tra il 25 e il 40% – per ché includono il con tributo per una ca mera d’albergo o per una quota d’affitto – il fenomeno dilagan te è quello che vede protagoniste le donne cinesi, pronte a barattare la possibilità di rimanere in Italia – a vol te di studiare – offrendo “servizi low cost” ai clienti.

A tracciare i confini dell’inquietante mappa i dati, resi noti nei giorni scor si, di un’indagine a campione pro mossa dal Codacons. Da 1. 500 inter viste telefoniche e 230 chiamate ad an nunci di accompagnatrici e centri massaggi, per monitorare i nuovi mo di e costi della prostituzione a Milano, Roma e Napoli, sembra che le ordi nanze dei sindaci per 'ripulire' le stra de delle città abbiano ottenuto un ef fetto boomerang: la prostituzione è tornata al chiuso e già dagli annunci online con foto e talvolta video di pre sentazione, le donne cinesi sembrano prmai “surclassare” le altre straniere. Dalla ricerca Codacons, sarebbero il 40%, seguite da italiane (25%), ragaz ze dell’Est europeo (20%), sudameri cane (12%) e di altre nazionalità (3%). Le “nuove” prostitute originarie dalla Cina hanno tra i 30 e i 40 anni; sono concen trate soprattutto nel la Capitale e nel ca poluogo lombardo, dove offrono «prezzi concorrenziali e de dizione al lavoro co me in fabbrica». Ter mini choccanti, con­siderando che di donne, e spesso di vittime di tratta, si sta parlando.

Il giro di prostituzione cinese sta dila gando in Italia, agguantando oltre un terzo del business: una crescita espo nenziale motivata anche «con l’allon tanamento dalle strada delle luccio le», secondo il Codacons. Che nella ri cerca ha analizzato anche il cambia mento dei prezzi. Già, perché in tem po di crisi, anche la “clientela” del set tore pensa a risparmiare e così le don ne sono costrette a prostituirsi per ci fre sempre più basse, in un campo do ve la concorrenza si misura sulla pel le delle vittime (disposte a ritmi inau diti e, in alcuni casi, a scendere persi no sotto i 30 euro per le prestazioni).

E il profilo del cliente? Si adatta a quel lo nuovo, “sotterraneo”, del fenome no. Secondo il Codacons uno su quat tro ha tra i 18 e i 25 anni e predilige i centri massaggio, mentre quasi la metà (il 45%) va dai 25 e ai 50 anni e sceglie gli appartamenti. Così la strada si svuota, ma l’odioso business cresce.