C’era una volta Suor Mary MacKillop (1842 – 1909), educatrice australiana e fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore di Gesù.
C’era una volta Papa Benedetto XVI, che la canonizzò il 17 ottobre 2010 (cioè oggi), facendo di lei la prima santa australiana.
E c’erano una volta tanti giornalisti che, informando i propri lettori della nuova santa, scrissero cose del tipo:
Corriere “Mary MacKillop, pioniera della lotta agli abusi sui bambini. Fu perseguitata”
Repubblica “Mary MacKillop, prima santa d'Australia fu pioniera della lotta ai preti pedofili”
Giornale “Il Papa fa santa la suora australiana che denunciò un prete pedofilo”
Libero “diventa santa suora australiana che denunciò un prete pedofilo”
Il Giornale del Friuli libero (da cosa?) “la suora australiana che nel 1870 denunciò gli abusi sui minori”
La Stampa lapidaria “Denunciò pedofilo, fu punita” (tiè, così impari)
Il Riformista minimale, dedicava solo un trafiletto ai 6 nuovi santi, ma non rinunciava a citare Mary MacKillop come “la suora australiana scomunicata dopo aver denunciato un sacerdote pedofilo”.
Foglio, Unità, Liberazione, Manifesto, Secolo XIX eccetera, non pervenuti.
Insomma, abbiamo capito l’andazzo.
Sennonchè, soltanto Avvenire parlava della canonizzazione ma non faceva cenno della vicenda pedofilia, limitandosi a scrivere che “nel 1871 Mary dovette affrontare la sofferenza più grande: il 21 settembre, in seguito a spiacevoli incomprensioni, il vescovo di Adelaide la scomunicò. Il reintegro avvenne solo cinque mesi dopo”. Su quali fossero queste spiacevoli incomprensioni, silenzio. Avvenire omertoso? Forse. O forse Avvenire non aveva inquinato la notizia con fatti falsi o non verificati?
A questo punto, c’era un volta un blogger il cui senso da ragno per il giornalismocazzaro cominciò a pizzicare fortemente.
Il blogger aveva poco tempo a disposizione, ma nell’epoca di internet anche poco tempo può essere sufficiente, e con meno di un quarto d’ora e qualche decina di click scoprì che:
- anche la wikipage inglese (non c’è in italiano) su Mary MacKillop parla dellascomunica e cita al riguardo gli abusi su bambini commessi da tale Padre Keating, ma dalla ricostruzione della vicenda su wikipedia pare che a denunciare gli abusi di Keating sia stato in realtà Padre Woods, l’altro fondatore della Congregazione, e che la scomunica sia avvenuta ad opera delle macchinazioni di Frate Charles Horan, il quale nutriva inimicizia per tale Frate Reynolds e i suoi amici (tra cui Padre Woods e Suor Mary MacKillop).
- ancor più interessante, la wikipage dice che [15]The ABCclaimed in September 2010 that MacKillop had been "banished after uncovering sex abuse", and cited Father Paul Gardiner, chaplain of the Mary MacKillop Penola Centre in evidence of this. Gardiner described this suggestion as false, saying "Early in 1870, the scandal occurred and the Sisters of Saint Joseph reported it to Father Tenison Woods, but Mary was in Queensland and no one was worried about her".[18].
- tradotto per i non anglofili: la storia della MacKillop punita per aver denunciato il prete pedofilo emerge da un documentario della ABC del settembre 2010, e la ABC cita come fonte tale Padre Gardiner, cappellano di un istituto dedicato alla neo-santa; sennonché il medesimo Gardiner ha successivamente smentito tale ricostruzione dicendo che gli abusi furono denunciati da Padre Woods, mentre all’epoca Suor MacKillop era nel Queensland (pressappoco dall’altra parte dell’Australia rispetto ad Adelaide) e non c’erano ancora polemiche sul suo conto;
- tant’è che la pagina wikipedia su Suor Mary MacKillop comincia a fare cenno della questione degli abusi soltanto dopo il documentario della ABC; una versione di poco precedente della pagina stessa (21 settembre 2010) non fa alcun cenno della vicenda;
- e siccome si dovrebbero sempre controllare le note di wikipedia…
--> (perché, fatto spesso dimenticato da chi si beve qualunque cosa vi legga, wikipedia non è una fonte primaria di informazioni e si basa sulla verificabilità delle fonti, in sostanza su una fiducia razionale),
… qui c’è il servizio della ABC, e qui c’è la smentita di Padre Gardiner pubblicata sull’Australian;
- quest’ultimo giornale sostiene che il produttore esecutivo del programma ABC abbia a sua volta smentito che il loro documentario abbia “suggerito” che la MacKillop sia stata scomunicata per aver denunciato il pedofilo; smentita invero assai strana se fosse vera, perché sull’ABC News c’è tuttora scritto “MacKillop banished after uncovering sex abuse”
- e perdipiù, basta fare una veloce googlata “Paul Gardiner denies” e si trovanodozzine di risultati;
- e infatti la postulatrice della causa di canonizzazione, in un’intervista su Zenit, non faceva alcun cenno della questione abusi, ma diceva che “I motivi della scomunica sono complessi. Il padre fondatore, Julian Tenison Woods, aveva lavorato come direttore per l'Istruzione Cattolica ad Adelaide e non era molto popolare tra i suoi fedeli. Istituendo nuove scuole, aumentarono i debiti. Alcune sorelle non erano poi educate come avrebbero dovuto essere, ma Mary insisteva sul fatto che non potevano esserci divisioni. Il problema finale fu che uno dei consiglieri del Vescovo disse a Mary che il presule voleva che tornasse immediatamente nella zona rurale. Mary rispose che aveva bisogno di vederlo prima di tornare lì. La sua risposta fu comunicata al Vescovo come un rifiuto alla sua richiesta. I suoi consiglieri gli raccomandarono di scomunicarla, e così fece.”
- Infine, questo blogger fu assai stupito e si stropicciò ripetutamente gli occhi nell’apprendere che finanche Malvino dava contezza della bufala;
- lo stupore cessò quando il blogger realizzò che il piccolo malvo documentava sì la bufala, ma invertendo i ruoli (*) e facendo sembrare come se la bugia l’avessero montata quei soliti cattivoni di cattolici, in primis Padre Gardiner medesimo, “per dare alla santa un lustro in più”, hai capito ‘sti stronzi.
*
UPDATE: nei commenti qui di seguito Malvino dice di non aver affatto “invertito i ruoli” e mi chiede di rettificare l’affermazione. Gli rispondo dicendo che, se non ha scambiato bianco e nero di proposito (e ci voglio pure credere), quantomeno si è fatto fregare dalla fretta di confutare l’insostenibile idea che ci sono pure ecclesiastici che denunciano i pedofili invece di coprirli.
UP-UPDATE: peraltro notiamo che su Giornalettismo il buon Luigi Castaldi rincara la dose, sempre nella medesima direzione (“Non è credibile, non è plausibile che in mezzo a tanti preti pedofili ci sia una suorina coraggiosa che ne denuncia uno, e allora la scomunicano, ma poi, tornando utile, la canonizzano?”). E funziona: sulla stessa testata ora possiamo leggere perle come “Ieri Benedetto XVI ne ha fatta un’altra delle sue: ha proclamato l’australiana Mary MacKillop prima santa del quinto continente, mentre le agenzie di stampa dicevano che la suora, vissuta nella seconda metà dell’800, fu scomunicata dopo aver denunciato un sacerdote pedofilo. […] Una bufala bella e buona quindi [… ], Però adesso la Chiesa la butta nell’arena della comunicazione come segnale da dare al popolo.”
Come se Repubblica e la Stampa fossero al soldo del vaticano, ora la responsabilità della menzogna è attribuita a chi l’ha subita: una bufala al quadrato, un imbroglio nell’imbroglio.
*
E questo è quanto. L’ennesima bufala anticattolica (SUORA DENUNCIA PRETE PEDOFILO E IL VESCOVO PER PUNIZIONE LA SCOMUNICA!!!) è stata montata, diffusa e sarà probabilmente creduta ciecamente da generazioni di laici e razionali *dogmatici* anticlericali, nessuno dei quali si prenderà il disturbo di verificare le fonti con i propri occhi, tanto sono razionali per definizione, loro.
Due considerazioni finali:
1) Questo blogger non è un giornalista, è un blogger. Non percepisce purtroppo uno stipendio per tenere il blog, né prebende o mazzette di altro tipo (AAA cercasi sponsor e mandanti di dossieraggio, offresi serietà e igiene, astenersi perditempo), e vi si dedica nei vieppiù scarseggianti ritagli di tempo. Chiunque può leggere gratis quel che c’è scritto e chiunque può commentare in libertà. Tutto il contesto di questo blog è decisamente non professionale e palesemente non un prodotto editoriale (anche ai sensi della legge 7 marzo 2001 n. 62).
Come mai allora questo blog controlla abitualmente le notizie prima di scriverle, e invece tanti Grandi Quotidiani Italiani, che sono curati da professionisti stipendiati con tempo e risorse a disposizione e che chiedono i nostri soldi (anche con fondi pubblici), chiaramente non lo fanno?
Qualcuno è in grado di rispondermi?
2) Vale la pena di citare, a mo’ di memento finale, quello che dice Padre Gardiner medesimo:
Father Gardiner, considered the nation's foremost authority on the history of MacKillop, said his words had been twisted to suit the "ill will" of media outlets.
"There was a long chain of causation. Somehow or other, somebody typed it up as if to say I said Mary MacKillop was the one to report the sex abuse," Father Gardiner said.
"I never said it - it's just false - it's the ill will of people who are anxious to see something negative about the Catholic Church. There's already enough mud to throw, though."
Quell’ansia di vedere cose negative sulla Chiesa, sempre e dovunque.
E allora chi è il credulone? Chi è che ha rinunciato a pensare con la propria testa? Chi è il *dogmatico*?
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