MADRID, giovedì, 26 maggio 2011 (ZENIT.org).-In preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Madrid il prossimo agosto, Kiko Argüello e Carmen Hernandez, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e il padre Mario Pezzi si incontreranno con 40.000 giovani provenienti da tutta l’Europa.
L’incontro si svolgerà il 29 maggio prossimo, alle ore 15, nella Esprit Arena a Düsseldorf e sarà presieduto dal Cardinal Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia, secondo quanto ha spiegato lo stesso Argüello a ZENIT.
Sulla via di Düsseldorf, questi giovani faranno delle 'missioni cittadine' in tutta la Germania annunciando Gesù Cristo attraverso la loro esperienza ed invitandoi giovani a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid con il Santo Padre Benedetto XVI. Durante l’incontro, prima della chiamata vocazionale, sarà eseguita l’opera sinfonica “La sofferenza degli innocenti”, composta da Kiko Argüello.
L'incontro nell'Esprit arena si svolgerà in lingua italiana e sarà tradotto in otto lingue. Prima dell’incontro, alle ore 14:30 nella sala d’ingresso dell’ Hotel Tulip Inn, all’interno dell’Esprit arena di Düsseldorf vi sarà una conferenza stampa durante la quale Kiko Argüello, Carmen Hernandez e il padre Mario Pezzi si incontreranno con i giornalisti.
Perché questo incontro in preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid?
Kiko: Questo incontro a Madridsarà un evento importantissimo per il futuro dell’Europa e vogliamo preparare i giovani. A Madrid verranno circa duecentomila giovani dalle comunità neocatecumenali di tutto il modo e ciascun gruppo lungo il cammino si fermerà alcuni giorni ad evangelizzare in un villaggio o una città.
Perché presentare ai giovani questa sinfonia come preparazione a Madrid?
Kiko: In questa piccola opera si presenta la Vergine Maria sotto la croce, contemplando il supplizio di suo figlio, sottomessa allo scandalo della sofferenza degli innocenti nella sua carne, nella carne del suo figlio: “Ahi, che dolore”, canta una voce mentre una spada attraversa la sua anima. La sofferenza degli innocenti:uomini gettati per la strada, morti di freddo; bambini abbandonati e raccolti in orfanatrofi da orrore, dove sono violentati e abusati; quella donna che conobbi malata di Parkinson, abbandonata dal marito alla quale il figlio malato di mente colpiva con il bastone e che chiedeva l’elemosina davanti a casa mia; file di donne e bambini nudi che vanno verso le camere a gas… che mistero la sofferenza degli innocenti che si caricano con il peccato degli altri!
Questo concerto è stato eseguito anche in Israele davanti a un nutrito gruppo di ebrei che sono rimasti molto impressionati. Rabbi Rosen ha detto: “Abbiamo sperimentato qualcosa di veramente magnifico, …questo magnifico opus ha dimostrato una profonda risonanza con l’identità ebraica, con la sofferenza ebraica e con la speranza ebraica”. Anche Rabbi Levkovitz è rimasto impressionato: “Dopo una musica che esprime tanto dolore, è veramente difficile parlare. Questa musica, per me, ha espresso tanta sofferenza che c’è nel mondo. Ho imparato molto da questa musica, perché la musica è qualcosa che proviene dall’anima, da un luogo interiore. Sono venuto qua a dire che mi sento come ai giorni del Messia!”. E la direttrice del conservatorio di Gerusalemme ha detto: “Non avevo idea di quanto mi sarei commossa e di come mi avrebbe cambiata per tutto il resto della mia vita…ho sentito una grandezza e purezza di fede, di amore e di solidarietà` che mi ha lasciata attonita… questa musica ha cambiato qualche cosa in me e ora mi sento connessa ad un’altra realtà universale”. Perchè, in quell’occasione, ha dedicato questo concerto alle vittime dell’olocausto?
Kiko: Alcuni dicono che dopo l’orrore di Auschwitz ormai non si può credere in Dio. Nietzsche scrisse: “Se Dio esiste e non aiuta a quelli che soffrono, è un mostro. E se non può aiutarli, non è Dio, non esiste”. No! Non è vero! Dio si è fatto uomo per caricarsi con la sofferenza di tutti gli innocenti. Una guardia ad Auschwitz racconta che vedendo quella fila di condannati che andavano a morire provò un dolore profondo nel cuore e senti` una voce, che non sapeva da dove veniva, dirgli: “mettiti nudo in fila con loro e va alla morte”.
Questo è quello che ha fatto Gesù: Lui è l’innocente, completamente innocente, l’agnello portato al macello senza aprire bocca, lui si carica con il peccato di tutti. Vorremmo contemplare e sostenere la Vergine che accetta la spada che secondo il profeta Ezechiele Dio ha preparato per i peccati del suo popolo, e che ora attraversa l’anima di questa povera donna; eanche Gesù quando nell’orto del Gethsemani un angelo lo aiutò a bere la coppa preparata per i peccatori.Il profeta Ezechiele parla di questa spada e di questa coppa.
Che significa questa profezia di Ezechiele sulla spada e sulla coppa?
Kiko: Dio ha visto il suo popolo, che Lui aveva scelto per essere testimone del suo amore verso tutti gli uomini, che invece lo abbandona e diventa peggio degli altri; allora il profeta enumera la quantità dei peccati commessi: pecccati di sesso, incesti tra fratello e sorella; padri che violentano la figlia o vanno a letto con la nuora; uomini che commettono adulterio con la moglie del vicino; il sabato che non viene rispettato per amore al denaro; la gente piena di violenza e di calunnie che sparge sangue; l’idolatria per cui si sacrificano figli a Moloch…Dio aveva anche detto al suo popolo di non allearsi con l’Egitto, che a quell’epoca era la maggiore potenza e quindi la massima sicurezza umana, ma di confidare in lui; invece al popolo non gliene importa niente e continuano verso questo abisso di violenza e perversione. Il profeta fa una lista impressionante di tutti gli abomini commessi e dopo grida: “Spada, spada affilata per uccidere”. Allora arrivò Nabucodonosor e la spada entrò in Gerusalemme e corse il sangue per le strade e incendiarono il tempio e si portarono tutta il popolo a Babilonia in esilio: si compi` tutta la profezia di Ezechiele.
Alcuni capiscono questa profezia della spada come un castigo…
Kiko: No, questa spada non è un castigo di Dio. In realtà Dio ha pazienza e trattiene la catastrofe dall’accadere perchè non vuole la morte del peccatore ma che si converta e viva; però arriva un momento in cui gli uomini con i loro peccati, allontandosi da Dio, da loro stessi si precipitano in un abisso. Un abisso fisico, ma che è un abisso morale, è l’inferno, la separazione totale da Dio. Il fatto è che sono diventati tanto perfidi che stanno cadendo in un baratro di autodistruzione. Non solo non è un castigo, ma Dio invia suo figlio, il Padre invia suo Figlio, perche salvi gli uomini da questo inferno e associa sua Madre a questa opera di prendere su di sè i peccati. Cristo berrà la coppa dell’amarezza e la dovrà bere fino in fondo perchè noi potessimo ricevere il perdono dei peccati; ma sopratutto perchè potessimo essere curati dall’inferno più profondo; e sua madre lo aiuta lasciandosi trafiggere il cuore dalla spada.
Anche il Santo Padre, invitando i giovani a Madrid, parla dell’inferno sopratutto in relazione alla situazione attuale dell’Europa e dell’Occidente: “La cultura attuale …soprattutto in Occidente, tende ad escludere Dio, …si constata una “eclissi di Dio”, … un vero rifiuto del Cristianesimo…c’è una forte corrente di pensiero laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della società, prospettando e tentando di creare un “paradiso” senza di Lui. Ma l’esperienza insegna che il mondo senza Dio diventa un “inferno”: prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza”.
Kiko: Sì, la situazione dell’Europa e dell’Occidente è molto grave. Questa profezia di Ezechiele è sempre perenne, anche per noi oggi: non si può nel mondo fare incesti, uccidere bambini con l’aborto, rubare, uccidere…è una profezia potente che la Vergine ha assunto accompagnando suo figlio sulla croce sopratutto per salvare gli uomini dall' inferno: perchè la sofferenza più grande non è la morte fisica, o lo tsunami o altre catastrofi: la cosa più terribile è la morte dello spirito, vedere oggi la quantità enorme di suicidi che ci sono, l’abisso in cui l’uomo e la società sprofondano al separarsi da Dio.
Perchè questa profezia in questo incontro?
Kiko: In questo incontrò farò coraggio ai giovani perchè abbiano tutti forza: Cristo ha bevuto la coppa e la Vergine si è lasciata trafiggere dalla spada. Ora possiamo già evangelizzare il mondo e dare agli uomini il frutto della coppa di Gesù Cristo e della spada della Vergine: la resurrezione e la vittoria sulla morte. Insomma, tutto questo è in relazione con la nuova evangelizzazione: dare ai giovani questa allegria e questa forza. La musica parla al piu profondo del nostro essere e ci porta ad amare la Vergine che fa tutto perchè possiamo evangelizzare e salvare gli uomini.
In Germania Il Cammino è presente in 16 diocesi con 80 comunità e due seminari Redemptoris Materper la Nuova Evangelizzazione, nelle diocesi di Berlino e di Colonia. Ci sono cinque Missio ad Gentes inviate dal Santo Padre, due a Chemnitz e tre nella Diocesi di Colonia: sono gruppi di famiglie numerose, ciascuna accompagnata da un prete, che vanno a vivere in zone dove ormai la Chiesa è assente: a Chemnitz, per esempio, che era la vecchia Karlmarxstadt che doveva essere la città modello del “paradiso” comunista, dove i non battezzati sono il 98 per cento della popolazione e non sanno neppure chi è Gesù. Il comunismo ha lasciato un vuoto che non può essere colmato politicamente ma che solo Gesù Cristo può riempire. Perfino in Russia, proprio in questi giorni, Putin ha riconosciuto che la maggiore minaccia per il futuro è la crisi della famiglia e la mancanza di figli e ha proposto di non offrire più l’aborto come servizio medico.
Il Cardinal Joachim Meisner il 25 marzo 2011 ha firmato il decreto per l’istituzione della Missio ad Gentes nella sua diocesi che sono una nuova forma di fare presente la chiesa non più attraverso la parrocchia tradizionale ma attraverso comunità di persone che vivono in mezzo alla gente come era nella Chiesa primitiva.Il Cammino Neocatecumenale è un Cammino di iniziazione Cristiana ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa Cattolica per battezzati e non battezzati che possano iniziare un itinerario di fede attraverso il quale riscoprire il battesimo e fare una esperienza personale di Cristo e della salvezza.