Domenica prossima si celebrerà la Giornata missionaria mondiale. "Alle Chiese antiche come a quelle di recente fondazione" Benedetto XVI ricorda che "sono poste dal Signore come sale della terra e luce del mondo, chiamate a diffondere Cristo, Luce delle genti, fino agli estremi confini della terra. La missio ad gentes deve costituire la priorità dei loro piani pastorali".
Se a queste parole affianchiamo quelle recentissime su San Giovanni Leonardi, comprendiamo quale sia per il Papa la priorità pastorale legata indissolubilmente alla vera ed unica riforma della Chiesa. "Cristo innanzitutto, è necessario ricominciare da Cristo", Cristo al centro del cuore, al centro della storia e del cosmo. E di Cristo – affermava con forza – l’umanità ha estremo bisogno, perchè Lui è la nostra "misura". Non c’è ambiente che non possa essere toccato dalla sua forza; non c’è male che non trovi in Lui rimedio, non c’è problema che in Lui non si risolva. "O Cristo o niente"! Ecco la sua ricetta per ogni tipo di riforma spirituale e sociale....Ogni riforma interessa certamente le strutture, ma in primo luogo deve incidere nel cuore dei credenti".
Il cuore dei cristiani è la priorità della riforma della Chiesa. Ma questo cuore non può non "sentire l’ansia e la passione di illuminare tutti i popoli, con la luce di Cristo". Diversamente sarebbe un cuore che ha smarrito Cristo e spento lo zelo per annunciarlo.
A.I.
LEGGI IL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2009
SALE, LUCE, LIEVITO. Alle fonti del Messaggio per la Giornata missionaria mondiale 2009
"Da questo punto di vista la Chiesa ha una responsabilità universale. Responsabilità missionaria significa appunto, come dice il Papa, tentare davvero una nuova evangelizzazione. Non possiamo accettare, tranquillamente che il resto dell'umanità precipiti nel paganesimo di ritorno, dobbiamo trovare la strada per portare il Vangelo anche ai non credenti. Esistono già dei modelli, il neocatecumenato possiede un proprio modello, altre comunità intraprendono altri tentativi. La Chiesa deve ricorrere a tutta la sua creatività per far sì che non si spenga la forza viva del Vangelo. Per plasmare le masse, pervaderle del suo messaggio e agire in loro come il lievito. Proprio come disse Gesù allora a una comunità molto piccola, quella degli Apostoli: siate lievito e sale della terra. La definizione di «lievito» presuppone la dimensione molto piccola da un lato, ma anche l'universalità della responsabilità".
"Dio e il mondo", Joseph Ratzinger in colloquio con Peter Seewald, Edizioni San Paolo, 2001
Pag 403-405;416-417;420