Proseguire sulla via della riconciliazione all'interno della comunità cattolica e del dialogo con le autorità civili: è l'esortazione rivolta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ai sacerdoti della Chiesa cattolica nella Repubblica popolare cinese. In una lettera in occasione dell'Anno Sacerdotale, il porporato invita i presbiteri cinesi a seguire l'esempio del Santo Curato d'Ars, che "seppe dialogare con tutti, perché fu uomo di preghiera". Il cardinale Bertone si sofferma inoltre sui frutti della Lettera indirizzata dal Papa alla Chiesa cinese nel maggio del 2007. Il servizio di Alessandro Gisotti:
"Ancora è tempo più di semina che di raccolta": il cardinale Tarcisio Bertone cita padre Matteo Ricci per indicare la situazione della Chiesa in Cina, a due anni dalla pubblicazione della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi. Non è ancora "giunto il momento di fare bilanci definitivi", sottolinea il cardinale segretario di Stato. E tuttavia, scrive il porporato, "nonostante le persistenti difficoltà, le informazioni, che sono giunte da differenti parti della Cina, indicano anche segni di speranza". Il cardinale Bertone, richiamando la Lettera del Papa del 27 maggio 2007, invita dunque i sacerdoti a lavorare per "la riconciliazione all'interno della comunità cattolica" e per "un dialogo rispettoso e costruttivo con le autorità civili, senza rinunciare ai principi della fede cattolica". Per affrontare l'attuale situazione ecclesiale e socio-politica cinese, osserva il cardinale Bertone, "e per proseguire sulla via della riconciliazione e del dialogo, è urgente per ciascuno di voi attingere luce e forza alle sorgenti della spiritualità", e cioè "l'amore di Dio" e "l'incondizionata sequela di Cristo". "Forse - scrive ancora il porporato - qualcuno di voi rimase sorpreso dalla Lettera del Papa alla Chiesa in Cina". Al contempo, assicura ai sacerdoti che "la Santa Sede è al corrente della complessa e difficile situazione" nella quale si trovano. Proprio "le nuove sfide, che il Popolo cinese deve affrontare all'inizio del Terzo Millennio", annota, chiedono ai sacerdoti di aprirsi "con fiducia al futuro e di continuare a cercare di vivere integralmente la fede cristiana".
Il cardinale Bertone invita i sacerdoti e i fedeli cinesi ad annunciare Cristo pur essendo un piccolo gregge che vive anche al fianco di persone "che hanno una posizione di indifferenza, se non di avversione, verso Dio e verso la religione". Il segretario di Stato vaticano suggerisce alcuni modi pratici con i quali i sacerdoti possono dare il loro contributo: visitare le famiglie cattoliche e non cattoliche nei villaggi, aumentare gli sforzi per formare buoni catechisti, mostrare la carità disinteressata della Chiesa e, ancora, organizzare riunioni in cui i cattolici possano invitare i loro parenti e amici non cattolici affinché vengano meglio a conoscenza della Chiesa e della fede cristiana. Indica dunque nell'Eucaristia e nella Parola di Dio il binomio fondamentale per una forte testimonianza evangelica. In particolare, ribadisce che l'Eucaristia è "sacramento della comunione". "Una comunità veramente eucaristica - constata - non può ripiegarsi su stessa, quasi fosse autosufficiente, ma deve mantenersi in comunione con ogni altra comunità cattolica". Ogni celebrazione dell'Eucaristia, soggiunge, postula infatti l'unione "non solo con il proprio vescovo ma anche con il Papa" e con l'intero Popolo di Dio.
Il cardinale Bertone incoraggia, così, i sacerdoti cinesi a seguire le orme del Santo Curato d'Ars. Giovanni Maria Vianney, si legge nella lettera, "seppe dialogare con tutti, perché fu uomo di preghiera: l'arte del dialogo, a qualsiasi livello, si apprende nel dialogo con Dio, in una preghiera continua e sincera". Si rivolge poi ai vescovi cinesi invitandoli a curare la formazione permanente del clero e a promuovere una pastorale a favore delle vocazioni sacerdotali. E ancora a trovare frequenti occasioni per contatti personali con i sacerdoti. Il cardinale Bertone esorta inoltre i presuli a prodigarsi per la riconciliazione spirituale dei cuori, in particolare attraverso l'utilizzo di strumenti di comunione e collaborazione all'interno della comunità cattolica diocesana. La lettera si conclude con l'auspicio che la vita dei sacerdoti cinesi sia "sempre più guidata da quegli ideali di totale donazione a Cristo e alla Chiesa che ispirarono il pensiero e l'azione del Santo Curato d'Ars".
© Radio Vaticana - 16 novembre 2009