DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Perdono non è un Christmas Carol. Da Bachelet ad Agca, paradosso cristiano da usare con civile cautela. G. Ferrara

Da “l’amore vince sempre sull’invidia e
sull’odio” a “perdonalo perché non sa
quello che fa” il passo è divinamente ardito,
ma la tentazione umanamente semplice.
Del resto l’indole dell’uomo è tutt’altro
che vendicativa, ha quella mancanza
di malizia che rende disarmati di fronte al
male. Silvio Berlusconi aveva già perdonato
il lanciatore di treppiede, e il suo don
Verzé ha giocato d’anticipo: “L’ha già perdonato,
non mi stupirei che chiedesse di
incontrarlo”. Eppure anche per l’umano,
troppo umano Berlusconi il passo tra la
virtù mondana della sopportazione e il
perdono, che in fondo è un paradosso cristiano,
richiede qualche intima cautela.
Il perdono è un’arte difficile, di cui i
drammi della vita pubblica italiana ci
hanno dato esempi egregi, abbaglianti. Il
figlio di Vittorio Bachelet, il giurista cattolico
che morì tra le braccia di Rosy Bindi
sui gradini della Sapienza, offrì ai funerali
la professione civile di una virtù di
fede: “Vogliamo pregare anche per quelli
che hanno colpito il mio papà perché, senza
nulla togliere alla giustizia che deve
trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre
il perdono e mai la vendetta”. L’immagine
di Giovanni Paolo II nella cella di
Alì Agca, “ho parlato con lui come si parla
con un fratello, al quale ho perdonato”,
è una delle migliori del secolo breve. Margherita
Coletta, vedova di un carabiniere
di Nassiriya, ha ricordato ancora ieri che
“solo un Altro può perdonare”.
Non c’è più un don Gianni Baget Bozzo
ad ammonire che “il buonismo e il perdonismo
sono l’ultima forma della perdita
dell’idea di Dio nella cultura occidentale”.
Ma è necessario che tutto non si riduca
a uno zuccheroso Christmas Carol. Il
perdono trasformato da intima virtù in
una sorta di obbligo al lieto fine, che abbuona
persino il dovere del ripensamento,
è più consono al voyeurismo mediatico
che al buon cuore di un uomo ferito.

Il Foglio 16 dic 2009