Il finale è fantasy ma il dibattito si riaccende, stavolta lontano dagli arroccamenti politici. Prima su il Fatto Quotidiano, poi ieri sul Secolo d’Italia, quotidiano vicino a Fini, e sull’Unità. Non spiace il dibattito non ideologico al sottosegretario Eugenia Roccella, che tuttavia commenta amara: «Ambiguo difendere l’eutanasia come atto di pietà, gli intellettuali dovrebbero chiedersi: perché inseguiamo il mito del corpo sano e della perfezione e rifiutiamo la malattia e la sofferenza? Non è vero quel che dice Dylan Dog: "C’è stato un tempo in cui ero un uomo...". Anche malati, anche sofferenti si è uomini».
M. Io.
Corriere della sera 22 gennaio 2010