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Chiesa: nuovo scandalo pedofilia in Olanda, aperta inchiesta

Roma, 2 mar (Velino)

Si è aperto in Olanda un nuovo fronte per quanto riguarda gli abusi sessuali all’interno delle istituzioni cattoliche. Al momento - secondo quanto riporta il quotidiano Nrc Handelsblad - ci sono 15 denunce a carico di dieci sacerdoti, che riguardano il collegio salesiano “Don Rua” di ‘s-Heerenberg, ma il bilancio è destinato a crescere, per quanto riguarda il numero delle vittime, e ad allargarsi ad altri istituti.
Il vescovo di Rotterdam, il salesiano Adrianus Herman van Luyn, presidente della Conferenza episcopale, ha deciso di aprire una inchiesta, e lo stesso ha fatto il ministro della Giustizia, Hirsch Ballin.
I fatti risalgono sostanzialmente agli anni Sessanta (1959-1971). La notizia è riportata anche dall’Osservatore romano e della vicenda si occuperà il 9 marzo anche la conferenza dei vescovi olandesi, che potrebbe anche decidere di estendere l’indagine ad altri istituti. Il delegato ispettoriale salesiano, don Herman Spronck, ha invitato tutte le “possibili vittime di abusi” a registrarsi alla hot-line appositamente istituita (dal 1995) per raccogliere simili denunce. Da allora se ne contano circa 300.
Nell’inchiesta di Radio Netherlands Worldwide e Ncr Handelsblad, Janne Gerats ha denunciato di avere subito abusi nell’istituto salesiano. Una pratica - racconta - non affatto inusuale nel collegio. “Succedeva su vasta scala e vari sacerdoti erano coinvolti. Alcuni erano più conosciuti, e si sapeva perché c’erano più ragazzi che andavano a trovarli”. Un altro episodio riguarda Leonie Cramwinckel Bloch, che ha denunciato di aver subito molestie sessuali da parte di uno degli insegnanti salesiani durante una settimana bianca con la classe. Anche Lubbers Andre, di Eindhoven, ha riferito che spesso tra il 1959 e il 1963 è stata violentata da un prete. All’organizzazione cattolica Help & Law sarebbero arrivate ad oggi 34 segnalazioni su abusi (subiti o conosciuti).
Al momento, la Chiesa cattolica sta affrontando situazioni analoghe in Irlanda e in Germania.
Benedetto XVI - che segue in prima persona tali vicende - ha incontrato in due distinte occasioni i vescovi irlandesi, ed è attesa a giorni l’annunciata lettera ai fedeli dell’isola. Quello irlandese è il caso più vasto, e riguarda abusi sistematici (dagli anni ’30 agli anni ’70, ma anche oltre) in molti istituti gestiti da religiosi. La vicenda è emersa in tutta la sua portata dopo la pubblicazione di alcuni rapporti governativi.
I vescovi - che negli ultimi anni hanno sviluppato appositi programmi per la tutela dell’infanzia - si sono resi disponibili alla piena collaborazione con le autorità statali. Così come i loro colleghi tedeschi, che dopo l’ultima assemblea generale (22-25 febbraio) hanno condannato gli episodi di abuso sui minori da parte del clero (negli anni ’70-’80) avvenuti in diversi collegi, e hanno sottolineato la linea di trasparenza della Chiesa di Germania, attraverso indagini interne e la piena collaborazione con le autorità.

(ban) 2 mar 2010 18:02

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