DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Condom mondiali. La Gran Bretagna porta quarantadue milioni di profilattici a Città del Capo

Il Sudafrica, dove quasi un adulto su cinque è sieropositivo, si preparano ad accogliere i turisti del calcio

Sul Sudafrica dei mondiali di calcio è in arrivo un alluvione dalla Gran Bretagna. Di preservativi. Per la precisione 42 milioni di profilattici, un bastimento che vale un milione di sterline inviato dal governo britannico. E’ la risposta premurosa (e pure un po’ coloniale) di Londra alla richiesta di aiuto espressa dal poligamo presidente sudafricano in persona, Jakob Zuma, nel corso della sua imbarazzante visita di stato della scorsa settimana. D’altra parte in Sudafrica quasi un adulto ogni 5 è sieropositivo e i 450 milioni di preservativi distribuiti dal governo locale ogni anno evidentemente non bastano proprio.

Così in previsione della calata degli Unni, con l’autorità sanitaria nazionale che annuncia anche l’arrivo di quarantamila agguerritissime prostitute pronte per la Coppa del mondo, a Città del Capo hanno iniziato ad allarmarsi seriamente, anche per le nazioni limitrofe. Zuma poi di grane con la tematica in questione ne ha avute diverse: è stato lui, colpevole di aver stuprato una donna, a difendersi spiegando che comunque, dopo, si era fatto una doccia “per minimizzare i rischi di contagio”. E la derisione pubblica non gli è servita comunque da lezione, visto che mesi fa, evidentemente senza preservativo, ha fatto sesso con un’amica di famiglia, ora madre del suo ventesimo figlio.

Zuma si preoccupa pochissimo per sé,
insomma, ma moltissimo per la salute dei 450mila stranieri che arriveranno per godersi i mondiali e non soltanto quelli. E prende esempio dalla liberale Germania, dove in preparazione alla Coppa del mondo del 2006 si spesero un sacco di soldi per arginare l’emergenza sesso-da-tifoso, premio o consolazione che fosse. Nacquero maxi-bordelli per tutti i gusti, furono distribuiti kit contenenti profilattici (11) in tinta con la maglia delle diverse nazionali, si moltiplicarono i parcheggi attrezzati per gli incontri in automobile e le case d’appuntamenti iniziarono con previdente anticipo a fare casting per nuove assunte, selezionate per tutte le esigenze.

Non si sa ancora se anche la fornitura britannica a favore del Sudafrica sarà declinabile a seconda delle esigenze, di età o dimensioni per esempio. Un’azienda svizzera ha appena lanciato Hotshot, un minicondom per 12enni che spera tanto di portare sul mercato britannico, “ideale” come target viste le percentuali di gravidanze fra i banchi delle medie. La produzione del preservativo per bambini è stata avviata dopo i risultati di uno studio commissionato dal governo svizzero, dal quale è emerso con chiarezza che i ragazzini fra i 12 e i 14 anni non utilizzavano precauzioni sufficienti durante i rapporti sessuali. Lo studio non chiariva, invece, se i ragazzini fossero ancora interessati al pallone.