DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Georg Ratzinger: se avessi saputo delle violenze avrei detto qualcosa, chiedo perdono alle vittime. Non solo la Chiesa si è suicidata, pure la società

"Se avessi saputo di quale tipo di violenze eccessive si trattava, avrei detto qualcosa. Chiedo perdono alle vittime". Queste le parole di scusa pronunciate dal fratello del Papa, mons. Georg Ratzinger (nella foto con Benedetto XVI), intervistato dalla Passauer Neue Presse, dopo il clamoroso caso di abusi e violenze all'interno del prestigioso coro di Ratisbona, nel sud della Germania, da lui diretto dal 1964 al 1994. Il fratello di Benedetto XVI ha confermato le violenze corporali inflitte agli allievi del coro millenario da questo ex direttore. Alcuni allievi gli avevano raccontato il modo in cui erano stati trattati durante alcune tournée, ma il monsignore non aveva afferrato bene la questione. "Sapevo che l'ex direttore dell'internato dava dei ceffoni molto forti, spesso per motivi futili", ha ammesso Georg Ratzinger, aggiungendo tuttavia che al tempo era una pratica comune nelle scuole. Le punizioni corporali sono condannate più duramente oggi perchè "la gente è divenuta più sensibile. Anche io", ha commentato. Il monsignore si è poi detto felice del fatto che nel 1980 le punizioni di questo genere siano state vietate. Secondo lui "non è solo la Chiesa che si è suicidata" in merito ad abusi e violenze, "nella società è la stessa cosa". Secondo Georg Ratzinger la questione degli abusi sessuali non è "mai stata affrontata" nel coro di Ratisbona e lui stesso non era a conoscenza della gravità delle punizioni corporali inflitte agli allievi. "Il problema degli abusi sessuali che è stato rivelato ora, non è mai stato affrontato", ha detto alla Passauer Neue Presse. "Non abbiamo mai parlato di simili cose in casa", ha affermato.

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