Roma, 30. "Lo "sgomento", il "senso di tradimento" e il "rimorso" per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa spiegano l'atteggiamento fermo e illuminato di Benedetto XVI che, senza lasciare margini di incertezza né indulgere a minimizzazioni, invita la comunità ecclesiale ad accertare la verità dei fatti, assumendo nel caso i provvedimenti necessari. A lui va la piena e affettuosa solidarietà dell'episcopato italiano, che si stringe intorno a Pietro, grato per la cristallina testimonianza di fede e l'appassionato magistero". È quanto sottolinea il comunicato finale del recente Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. I presuli hanno voluto riaffermare la loro vicinanza "alle vittime di abusi e alle loro famiglie, parte vulnerata e offesa dalla Chiesa stessa". Inoltre, "concordano sul fatto che il rigore e la trasparenza nell'applicazione delle norme processuali e penali canoniche sono la strada maestra nella ricerca della verità"; i vescovi, "non si oppongono, ma anzi convergono con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati".
Nel comunicato, fra l'altro, si conferma "l'esigenza di un'accurata selezione dei candidati al sacerdozio, vagliandone la maturità umana e affettiva oltre che spirituale e pastorale". Si è sottolineato pure "il valore del celibato, che non costituisce affatto un impedimento o una menomazione della sessualità, ma rappresenta, specialmente ai nostri giorni, una forma alternativa e umanamente arricchente di vivere la propria umanità, in una radicale donazione a Cristo e alla Chiesa". Infine, i presuli esprimono un pensiero "di piena fiducia e sincera gratitudine ai tanti sacerdoti che, al pari dei religiosi e delle religiose, si dedicano nel nascondimento e con spirito di abnegazione all'annuncio del Vangelo e all'opera educativa, costituendo spesso l'unico punto di riferimento in contesti sociali frammentati e sfilacciati".
Il Consiglio permanente ha, fra l'altro, esaminato la bozza rivista degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, dedicati all'educazione, ritenendola matura per l'invio a tutti i membri dell'episcopato, in vista della discussione e dell'approvazione nel contesto della prossima assemblea generale, che si terrà a Roma nei giorni dal 24 al 28 maggio.
Inoltre, i vescovi hanno preso in visione del Documento preparatorio della Settimana sociale che si svolgerà nella città di Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre. A riguardo, dando il rilievo all'impostazione e ai contenuti dell'enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI, "si è in particolare ribadito che ogni questione sociale è sempre questione antropologica". Nel contesto dell'enciclica, è scritto nel comunicato, "si comprende appieno come i "valori non negoziabili", richiamati nel dettaglio dal presidente nella prolusione, rappresentino la ragione e la missione dell'impegno dei cattolici nell'azione politica e sociale". Questi sono la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento; l'indisponibilità della vita dal concepimento fino alla morte naturale; la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica; la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Nel ricordare ancora la prolusione, i vescovi ribadiscono "che è solo su questo fondamento che si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori".
Ampia attenzione è stata dedicata poi a un primo bilancio della presenza di sacerdoti stranieri in Italia. Negli anni recenti, è scritto, il numero di quanti di loro si dedicano al servizio pastorale, è cresciuto in maniera significativa, e raggiunge il 5 per cento del clero operante in Italia. Si è quindi confermata l'esigenza di mantenere vivi i legami con le Chiese di provenienza, nell'ottica della cooperazione missionaria, e di favorirne il pieno inserimento nel tessuto delle diocesi.
Il Consiglio permanente, infine, ha discusso la proposta di ripartizione delle somme dell'otto per mille per l'anno corrente, in vista della prossima assemblea generale. È stata approvata anche la misura del contributo da assegnare ai Tribunali ecclesiastici regionali per le cause matrimoniali per l'anno in corso E si è provveduto all'aggiornamento delle tariffe e dei compensi per l'attività dei Tribunali stessi.
(©L'Osservatore Romano - 31 marzo 2010)