DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Quando i fedeli si dimettono. Germania dove i cristiani debbono pagare l'8% in più delle tasse alle chiese. Nel 2009 hanno lasciato 120 mila cattolici


Lo scandalo sugli abusi sessuali avrà gravi conseguenze economiche per la Chiesa cattolica in Germania, ma anche in Austria e in Svizzera. E già in corso una fuga di fedeli e si teme che il trend peggiore nel corso dell'anno.
La legge in Germania per sovvenzionare le confessioni religiose è diversa da quella italiana. Non si dirotta l'otto per mille alla Chiesa indicata, ma si paga l'otto per cento in più sulle tasse. Quasi la decima di un tempo. A meno che il cittadino non indichi espressamente: «Non appartengo ad alcuna religione». Chi esce, ovviamente non può richiedere i servizi religiosi, dal battesimo alla comunione, o al matrimonio.
Già l'anno scorso, a causa della crisi, circa 120mila cattolici avevano abbandonato la Chiesa. Ancor più i luterani: oltre 160mila. Per un confronto, nel 2007, i cattolici che avevano deciso di uscire erano stati 93mila circa e 84mila nel 2006. Ora si teme che nel 2010 la cifra possa raddoppiare con una perdita in tasse per decine di milioni di euro.
Naturalmente non ci sono già dati precisi, per i primi mesi dell'anno ma le cifre parziali sono indicative. In Baviera, dove nell'ultima settimana oltre cento fedeli al giorno hanno abbandonato la Chiesa, più del triplo rispetto alla norma. Dall'inizio del mese sono usciti solo a Monaco in 354, mentre in febbraio il totale era stato di 623.
A Regensburg, dove si è avuto lo scandalo dei bambini abusati nel coro di voci bianche diretto per trent´anni da padre Georg, il fratello del pontefice Joseph Ratzinger, in marzo le uscite sono state 31 tra i cattolici, e due tra i luterani. A Graz, in Austria, sono usciti da lunedì a venerdì in 172, e il totale dal primo marzo è di 275. Gli austriaci che hanno voltato le spalle alla Chiesa già nel 2009 erano stati il 40 % in più rispetto all´anno precedente (in totale circa 10mila).
In Germania, cattolici e luterani sono stati costretti a chiudere molte chiese per l'impossibilità di mantenerle. Per la Chiesa di Roma il calo è stato del 3 per cento negli ultimi 10 anni (il totale è di 24.500 chiese in tutto il paese). Per procurarsi fondi, metà delle chiese chiuse è stato o verrà venduto, un terzo viene affittato ad altre comunità religiose. Il resto rimane sbarrato. Le chiese evangeliche, in Germania, sono meno di quelle cattoliche, per l´esattezza 21.088, anche se le due comunità hanno quasi lo stesso numero di fedeli.
La comunità luterana di Francoforte ha chiuso la Heilandskirche, costruita nel primo dopoguerra, ma si é deciso di far saltare in aria l'edificio, e poi vendere il terreno edificabile, piuttosto che vedere la Chiesa che è legata al tempo della ricostruzione, finire adibita ad un uso profano.

© Copyright Italia Oggi, 16 marzo 2010