DISCERNERE
Uno sguardo profetico sugli eventi
UNA MOSSA OBBLIGATA RIVOLTA AI CATTOLICI TENTATI DAI RADICALI
È difficile leggere le parole del cardinale Angelo Bagnasco ignorando la candidatura di Emma Bonino alla presidenza della Regione Lazio. L`appello del capo dei vescovi italiani alla cittadinanza perché «inquadri con molta attenzione il proprio voto» appare un po` irrituale: se non altro perché avviene a meno di una settimana dalle elezioni regionali di domenica e lunedì prossimi. E rimanda in modo trasparente alla possibilità che l`esponente radicale scelta dal Pd prevalga su Renata Polverini. Riproporre difesa della vita e no all`aborto come «temi non eludibili», è un segnale di allarme. E forse va letto anche come un altolà a qualche cattolico disorientato. È una conferma implicita dell`eventualità di una vittoria della Bonino. La Cei sembra ritenerla plausibile e la teme: al punto da adombrare un`indicazione di voto che può creare polemiche ed avere contraccolpi imprevedibili. È possibile che aiuti la candidata del centrodestra; ma non si può escludere, per paradosso, l`effetto opposto. Forse Bagnasco l`ha messo nel conto. E vuole ribadire fin d`ora che la Conferenza episcopale vedrebbe la Bonino al vertice del Lazio come un governatore ostile ai principi ed ai valori cattolici. D`altronde, lo stesso Silvio Berlusconi sabato scorso a piazza San Giovanni aveva accennato all`argomento. Adesso, alla sua inquietudine si somma quella dei vescovi: anche perché, per motivi diversi, sia il Pdl che il Vaticano temono un effetto-domino nello spazio di tre anni. Una vittoria della Bonino potrebbe anticipare la perdita del Campidoglio. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani lo dice. A suo avviso il risultato del Lazio sarebbe «il fatto politico più rilevante. Qui c`è il primo piatto che aspetta poi il secondo. Non si può lasciare Roma in mano al sindaco Giorgio Alemanno». Ma se per il Pdl il problema è politico, per Bagnasco riguarda l`approccio culturale delle giunte locali. Quando il presidente della Cei chiede alle Regioni di tutelare «le strutture sanitarie di ispirazione cristiana», tocca uno dei nervi più delicati. Il timore è che un governatore radicale ingaggi un braccio di ferro con gli ospedali cattolici. La Bonino liquida il discorso come una non-novità. Bersani mostra più attenzione, perché contiene critiche a tutto campo, richiamando la politica alla moralità e non delegittimando le inchieste della magistratura. In questo senso, esiste un problema anche per il Pdl, che tende a presentarsi come garante dei valori cristiani. Ma la presa di posizione è un`incognita soprattutto per la Cei. Il rischio è che l`elettorato si pronunci in modo tale da trasformare una sconfitta del centrodestra in Lazio in qualcosa di diverso: magari dia la sensazione che i vescovi abbiano sempre meno voce in capitolo sugli orientamenti dell`opinione pubblica. Probabilmente non è proprio così; né si dovrebbe pensare il contrario qualora la Bonino fosse sconfitta. Di certo, da ieri il Lazio assume, suo malgrado, una rilevanza che non gli aveva dato neppure il pasticcio delle liste del Pdl bocciate dalla magistratura.