A parlare è il senatore Lucio D’Ubaldo al quale con molto piacere riconosco di avere aperto una breccia nel muro di silenzio sul voto disgiunto. Spero che ne seguano altri perché in gioco non c’è una “poltrona” (del resto la Bonino non ne è sprovvista), ma qualcosa di molto più importante e cioè la rappresentanza. La ragione stessa della democrazia.
Dunque, grazie Lucio.
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