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Uno sguardo profetico sugli eventi

Usa, in corso due azioni legali contro il Vaticano E la Svizzera vuole la "lista nera" dei preti pedifili

WASHINGTON - Nel pieno dell'offensiva statunitense sul tema della pedofilia nella Chiesa e dei vertici vaticani che l'avrebbero coperta, il Washington Post scrive che - proprio per accertare le responsabilità dei vertici cattolici - nei mesi scorsi due Corti di appello federali, in Oregon e Kentucky, hanno autorizzato azioni legali per abusi sessuali contro la Santa Sede.

I legali del Vaticano hanno chiesto alla Corte suprema di esaminare l'appello per il caso dell'Oregon; entrambe erano a Washington due settimane, fa per esporre le rispettive argomentazioni. Per decidere se quello che è anche uno stato straniero, che gode quindi di immunità, possa essere processato in una causa statunitense. Se la Corte suprema si rifiutasse di portare avanti il caso questa estate e lasciasse in vigore il verdetto delle Corti di appello federali, gli avvocati potrebbero iniziare a richiedere documenti arretrati e a convocare responsabili del vaticano. Nella vicenda dell'Oregon, i legali delle vittime hanno sostenuto che i preti nel mondo sono "dipendenti" del Papa, dei quali lo stesso Santo Padre è responsabile.

E sempre oggi un giornale svizzero, Le Matin Dimanche, scrive che la presidente della Confederazione elvetica, Doris Leuthard, vuole l'istituzione di una lista nera dei preti pedofili. "La Chiesa deve assumersi la sua parte di responsabilità - ha detto la presidente - che gli autori (degli abusi) siano laici o religiosi non fa alcuna differenza. Tutti sono sottoposti al Codice penale svizzero, senza eccezione". E ancora: "E' importante che i pedofili, che siano preti, insegnanti o che abbiano in un modo o nell'altro a che fare con i bambini, non possano più avere contatti con questi ultimi. La possibilità di tenere un registro centralizzato, come ne esiste già uno per gli insegnanti, deve essere discussa anche per i preti pedofili".


Dalla Svizzera all'Austria, dove la Chiesa ha deciso di nominare un "rappresentante indipendente" delle vittime per indagare sui casi di abusi sessuali. Lo ha detto, alla tv di Stato, l'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, annunciando che il ruolo sarà affidato ad una donna, Waltraud Klasnic, ex governatrice regionale. "Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa ed affidarle ad un rappresentante indipendente", ha detto il vescovo.

Intanto a Londra, questa mattina, un gruppo di manifestanti si è dato appuntamento alla chiesa cattolica di Westminster a Londra per chiedere le dimissioni del Pontefice, accusaandolo di aver coperto gli abusi sessuali sui bambini.
(28 marzo 2010)

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