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Uno sguardo profetico sugli eventi

Cina: il triste mercato delle madri in affitto


Bimbo cinese (Credits: LaPresse)

Bimbo cinese (Credits: LaPresse)

Nella Repubblica popolare cinese anche il mercato delle “madri in affitto” è in forte espansione. Nelle zone più ricche del paese, vale a dire in metropoli come Pechino, Shanghai e nella regione del Guangdong, le agenzie che si occupano di gestire le “madri a contratto” raccontano di ricevere una media di cinque richieste al mese. Gli uteri più richiesti sarebbero quelli di donne giovani, sposate e in salute che vivono nelle campagne. Tra il 2008 e il 2009, infatti, un medico di un ospedale rurale nello Hunan ha presentato più di cinquanta potenziali madri ai colleghi di Guangzhou, nel Guangdong, che continuano a rivolgersi a lui e ad altri medici che operano nell’interno del Paese per far fronte a una domanda che non è destinata a calare.

Quanto costa una madre in affitto in Cina? In genere con una cifra che oscilla tra i 400.000 e i 550.000 yuan (circa 45/60.000 euro) i ricchi clienti cinesi si assicurano almeno un neonato. Ma in caso di gemelli il secondo figlio viene solitamente affidato alla stessa coppia a fronte del pagamento di un extra stabilito in un momento successivo. Un’inchiesta condotta da un settimanale del Guangdong ha rivelato che tra i clienti abituali di queste agenzie ci sono anzitutto funzionari del partito, gelosissimi della propria privacy, poi i nuovi ricchi, quelli che scelgono per principio il pacchetto più costoso. Infine le coppie normali, quelle che non possono avere figli e che solo in pochissimi casi possono permettersi di pagare una somma così alta per soddisfare il sogno di maternità.

E le giovani madri in affitto, invece, quanto guadagnano? Non più di 100.000 yuan (circa 11.000 euro) se la gravidanza non presenta complicazioni. Un compenso senz’altro dignitoso per chi viene dalle regioni dell’interno, visto che corrisponde più o meno al reddito percepito in dieci anni da un nucleo familiare che vive nelle campagne. Ma sempre troppo poco rispetto a quello che le agenzie ricevono dai clienti.




Claudia Astarita
, 30 anni, lavora da quattro come ricercatrice presso il Centro di Studi Asiatici della prestigiosa Hong Kong University. È sposata con un diplomatico italiano in Cina.

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