DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Ritorno ad Haiti, quattro mesi dopo il terremoto

Un bambino rimasto orfano in una casa di accoglienza di SOS  Children

(AP Photo/Brennan Linsley)

A quattro mesi dal terremoto del 12 gennaio scorso, si riaccendono a Haiti gli endemici conflitti che turbano da decenni il Piccolo paese caraibico. Per chiedere le dimissioni del Presidente René Perval e contestare il prolungamento del suo mandato, gruppi di manifestanti si sono scontrati ieri con la polizia, nel centro della capitale Port-au-Prince. I manifestanti, mobilitati da 28 tra partiti e gruppi di opposizione, volevano raggiungere il palazzo presidenziale, semi-distrutto dal sisma, ma sono stati bloccati dagli agenti.

Ciò che resta di una statua di Santa Rosa da Lima

Ciò che resta di una statua di Santa Rosa da Lima (AP Photo/Esteban Felix)

La protesta contro il presidente Reval. Dimostranti in fuga dalla polizia
La protesta contro il presidente Reval. Poliziotti lanciano gas lacrimogeni verso i manifestanti
Jessica Thelusma, nata prermatura, al suo terzo giorno in grembo alla madre
Ciò che resta di una statua di Santa Rosa da Lima
I familiari di Elypsie Julien

Accanto a Bob Marley
Un bambino giocando con carte e sassi
Loaine Paul allatta i suoi gemelli, Christeline e Chrisma
Il tenente Ben Stollerman della marina americana circondato da bambini
Un uomo intento a riparare una tenda

Guardando Haiti-Argentina su un grande schermo
Il soldato spagnolo Omar San Carrion mostra le sue armi a dei bambini sulla spiaggia di Petit Goave
Dal barbiere
Il dolore di un'orfana
Una donna prega di fronte alle rovine della Chiesa del Sacro Cuore

In barca da Jeremie a Port-au-Prince
In barca da Jeremie a Port-au-Prince
Caffè caldo al porto
Tuffi al porto di Cite Soleil
In pausa al tramonto

Un bambino rimasto orfano in una casa di accoglienza di SOS Children
Al porto di Cite Soleil
La bandiera di Haiti nel campo rifugiati "Obama"
Una donna tra i resti della sua casa
Orfanotrofio Bambino Gesù a Malpasse


Ieri il Senato ha approvato un emendamento, già passato alla Camera, che consentirà a Perval di restare in carica fino al 14 maggio 2011, se entro l’anno non si terrano elezioni.
I dirigenti dell’opposizione contestano la scelta ed affermano che il Paese non accetterà mai “una nuova dittatura“.

La bandiera di Haiti nel campo rifugiati "Obama"

La bandiera di Haiti nel campo rifugiati "Obama" (AP Photo/Ramon Espinosa)

Nel corso della manifestazione, il Governo è stato accusato di avere svenduto il Paese agli stranieri, contestando la gestione del terremoto che ha ucciso tra le 250 mila e le 300 mila persone e provocato danni incalcolabili alla già devastata economia del Paese. Alcuni manifestanti, secondo vari testimoni, brandivano armi da fuoco ed hanno aggredito i passanti facendosi consegnare denaro, telefoni cellulari e gioielli.

Il dolore di un'orfana

(AP Photo/Esteban Felix)

Lo scorso marzo, la comunità internazionale si è impegnata a fornire ad Haiti 10 miliardi di dollari in 10 anni per la ricostruzione. Il processo deve essere gestito da una commissione presieduta dal premier Jean Max Bellerive e dall’ex presidente americano Bill Clinton, nella sua veste di emissario dell’ONU.
Anche la commissione è contestata ed alcuni oppositori sostengono che la sua creazione violi la sovranità di Haiti e la sua Costituzione. (ANSA-REUTERS)



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