DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Dai paladini del figlio "a tutti i costi" a quelli che non lo vogliono perchè inquina...

Parrebbe, a prima vista, l’ultima follia dell’eco-femminismo e dei fanatici della vita a impatto a zero. Ma potrebbe pure essere considerata l’altra faccia degli estremisti della fecondazione artificiale, degli stregoni che manipolano embrioni e ovuli femminili per assicurare alle coppie sterili un bel neonato pret-à-porter. Sono quelli che considerano il figlio come una partita doppia: entrate e uscite, costi e benefici.

Su un piatto i sacrifici che comporta mettere al mondo un figlio, sull’altro i vantaggi che esso procura. I contro sono tanti e tali che non c’è proprio partita. Tra questi, ultimo arrivato, il calcolo dei danni ambientali provocati dal pargolo: 9.441 tonnellate di Co2, cioè della sostanza velenosa responsabile dell’effetto serra e del surriscaldamento globale.

Panzane sesquipedali, ma abbastanza per decidere di non diventare genitori: sono i Childfree, ovvero coloro che scelgono consapevolmente di non avere figli e sono spesso felici di dichiararlo. L'associazione No Kidding, fondata a Vancouver nel 1984, e il libro di Corinne Maier (No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli) hanno definitivamente sdoganato le coppie cosiddette Dink, acronimo di Dual Income No Kids (Due stipendi e Niente Bambini).

E’ in uscita il film con la splendida Julia Roberts: “Eat, Pray, Love” (Mangia, prega, ama), pellicola tratta dal best seller autobiografico di Elizabeth Gilbert, scrittrice antifamilista e no kids, che nelle interviste ama ripetere : “mi basta essere zia”. E la zietta yankee dà una bella spallata alla vita di coppia e alla famiglia tradizionale.

Il film racconta le paranoie di una divorziata in crisi che per ritrovarsi viaggia attraverso tre Continenti. Nel suo giro finisce per associare il mangiare a Roma, il pregare all'India e l'amore a Bali, nelle fattezze di Javier Bardem. Insomma, uno zuppone in stile Peace and Love. Ma, c’è da scommetterci, da noi sarà un successo: l’Italia in questo campo non ha certo bisogno dei consigli della fascinosa ex Pretty Woman. Rispetto agli altri Paesi europei, deteniamo, con 1,33 figli per donna, il record di natalità zero.


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