DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Vorrei essere Belen

Alla domanda "chi sarò da grande?", i bambini di oggi pensano soprattutto ai personaggi televisivi, poco o niente alle persone socialmente impegnate.
Indagine Eurispes: sono schiavi della tv e vanno matti per i Cesaroni e i Simpson.
Il modello di riferimento per i bambini tra i 7 e gli 11 anni? Valentino Rossi (per il 16%, e per il 28,8 fra i maschi) e Belen Rodriguez (8,2%), ma non solo: anche Michelle Hunzicker e Mike Bongiorno (i preferiti dal 31%) e addirittura Fabrizio Corona per quanto da una percentuale minima, l'1,2%. A dirlo è il decimo Rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza presentato da Eurispes e Telefono Azzurro.

Non vi meraviglierete vero?

Niente di nuovo, cosa potevamo aspettarci, la realtà è sotto gli occhi di tutti, la tv la fa da padrona in casa nostra, ma soprattutto fa da despota, spesso baby sitter unica e incontrastata.
I nonni lasciano guardare, nella speranza che i genitori arrivino presto a prendersi i figli, i genitori delegano alla scatola illuminata la serata perché la sera si sa, siamo tutti stanchi e abbiamo un sacco di cose da fare.
C’è solo lei, e questo non è certo colpa dei bambini.
Se non li tieni impegnati con altre attività mentre la tv è spenta, se non hai tempo da dedicare loro, lei si impadronisce delle loro menti.

Se almeno trasmettessero ‘Non è mai troppo presto’ trasmissione gioco in cui si insegna l’inglese ai bambini, e a seguire ‘Gli altri giovani del mondo’ dove raccontare come vivono gli adolescenti del terzo mondo, e se si parlasse di amore, inteso come forma altra dell’espressione umana e non come forma genitale di arrivismo, allora anche la tv avrebbe un suo perché, ma sino a che con la merendina ci propinano 'uomini e donne' non possiamo poi stupirci se Belen diventa un mito e se nessuno vuol più fare il dottore, il veterinario o il missionario in Africa.

Almeno guardatela con loro la tv, ma siate critici, ditegli che il dottor Martini ha delegato la paternità a suo padre e si comporta come un adolescente con tempesta ormonale, che i reclusi del 'Grande Fratello' cercano di farci passare per normale ciò che normale non è, che non bisogna aspettare che ci sia una telecamera a riprenderci per chiedersi scusa. Che la famiglia allargata dei Cesaroni sembra allegra e senza problemi, ma che in realtà non è così, le separazioni non sono mai indolore, e la famiglia ha bisogno di amore e di perdono, di dialogo e di correzione, di disponibilità e di uno sguardo al bene di tutti.

Dite loro che anche se usa andare a letto con uno al primo appuntamento questo non è bene, non perché è peccato, ma perché è affrettato, perché anche oggi l’amore ha i suoi tempi e le sue attese e non è il preservativo che ti salva, ma l’intelligenza.

Ditelo, perché se certe cose non le dicono più nemmeno i genitori, che vogliono sembrare “sempreverdi” imitando i figli, questi poveri figli cresceranno come canne al vento e si appoggeranno a miti come Corona e Belen con risultati che non hanno bisogno di immaginazione.
Quindi ditelo cos’è bene e cos’è male, cos’è giusto e cos’è sbagliato, criticatela quella scatola luminosa, in fondo è solo un elettrodomestico, ditelo che avete letto un bel libro e che ne varrebbe la pena, forse non lo leggeranno subito, ma sapranno che c’è chi lo fa, ditelo che c’è un film che non è il solito panettone di Natale e vorreste vederlo con loro, ditelo che essere genitori comporta delle scelte e dei no, perché crescendo altrimenti finiranno per rimproverarvi per i no non detti, più che amarvi perché avete lasciato che tutto fosse loro permesso.


Autore: Buggio, Nerella
Fonte: CulturaCattolica.it