DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Per la prima volta gli episcopaliani, il ramo americano della Comunione anglicana, ha eletto vescovo ausiliare di Los Angeles un vescovo omosessuale

Circa l'elezione di due vescovi ausiliari di Los Angeles

L'allarme del primate anglicano
per le scelte degli episcopaliani


Washington, 7. Per la prima volta gli episcopaliani, il ramo americano della Comunione anglicana, ha eletto vescovo ausiliare di Los Angeles un vescovo apertamente omosessuale. Il reverendo Mary Glasspool, 55 anni, che da più di vent'anni anni ha una relazione con un'altra donna, è stata eletta vescovo nel corso della tradizionale convention annuale della diocesi: ha ottenuto 153 voti tra gli esponenti del clero e 203 voti dagli esponenti laici, ottenendo così la maggioranza richiesta dei suffragi.
Insieme con Glasspool un'altra donna, Diane Jardine Bruce, 53 anni, è stata eletta vescovo ausiliare della diocesi di Los Angeles. Secondo quanto riferisce il "Los Angeles Times", è la prima volta in 114 anni che delle donne vengono elette vescovo della diocesi. La scelta di Mary Glasspool dovrà ora essere convalidata dai vescovi delle 108 diocesi episcopali del Paese.
La notizia dell'elezione della Glasspool è stata commentata con allarme dal primate della Comunione anglicana, l'arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, il quale si è detto preoccupato per l'elezione a vescovo di una donna apertamente omosessuale. "L'elezione apre questioni molto serie, non solo per la Chiesa episcopale e il suo posto nella Comunione anglicana, ma per l'intera Comunione", ha spiegato l'arcivescovo in un intervento pubblicato sul sito in rete. Il processo di selezione del vescovo episcopaliano di Los Angeles è stato completato solo in parte, ha però ricordato Williams: "L'elezione deve essere confermata, o potrebbe essere rigettata, dai vescovi diocesani e dalle commissioni diocesane in carica". In ogni caso, ha spiegato il primate anglicano, tale decisione "avrà implicazioni molto importanti. I vescovi della Comunione hanno collettivamente riconosciuto che un periodo di cortese restrizione riguardo alle azioni che possono essere contrarie al sentire della Comunione stessa è necessario, se si vogliono mantenere i nostri legami di mutuo affetto".
La nomina di Los Angeles arriva dopo che gli episcopaliani - circa due milioni di fedeli negli Stati Uniti - nel luglio dello scorso anno hanno tolto il bando alla consacrazione di vescovi omosessuali, posto quattro anni fa. Divergenze su questo tipo di scelta si erano verificate già nel 2003, con la nomina del primo vescovo omosessuale, Gene Robinson del New Hampshire.


Osservatore romano 6 dic 2009