Città del Vaticano (AsiaNews) – Vaticano e Russia stabiliranno pieni rapporti diplomatici. E’ la decisione più importante della visita che il presidente russo Dmitri Medvedev ha compiuto oggi in Vaticano, dove è stato ricevuto da Benedetto XVI. Inusualmente, in precedenza Medvedev aveva avuto un colloquio con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e con mons. Dominique Mamberti, segretario per i rapporti con gli Stati. Il presidente russo era accompagnato da un'ampia delegazione, di cui faceva parte anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov
L’annuncio di oggi conclude una strada che si era aperta con la visita compiuta da Mickail Gorbaciov il primo dicembre 1989 a Giovanni Paolo II. In quella storica occasione fu infatti deciso di aprire un rapporto tra Santa Sede e l’allora Unione Sovietica, con l’invio di un rappresentante del presidente. Ma non si trattava di pieni rapporti diplomatici. Alla decisione odierna ha certamente contribuito il miglioramento dei rapporti tra il Vaticano e il Patriarcato di Mosca.
L’annuncio dato questo sera era stato in qualche modo anticipato dallo stesso Medvedev che a luglio sul sito internet del Cremlino aveva affermato: "Posso solo dire che abbiamo relazioni con il Vaticano, ci sono missioni di rappresentanza da entrambe le parti, e stiamo discutendo se passare questa relazione ad un livello più alto, ossia se cambiare la nostra in una relazione caratterizzata da ambasciata e relazioni diplomatiche. Mi sembra che sarebbe perfettamente normale".
Quanto all’incontro di oggi, un comunicato diffuso dalla Sala stampa della Santa Sede informa che “nel corso dei colloqui è stato espresso compiacimento, da entrambe le Parti, per i cordiali
rapporti esistenti e si è concordato di stabilire piene relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e
la Federazione Russa”.
“Dopo uno scambio di opinioni sulla situazione economica e politica internazionale, anche
alla luce dell’Enciclica ‘Caritas in Veritate’, di cui il Santo Padre ha offerto al Presidente un
esemplare in lingua russa, ci si è soffermati sulle attuali sfide alla sicurezza ed alla pace. Quindi
si è parlato di temi culturali e sociali di comune interesse, come il valore della famiglia, e del
contributo dei credenti alla vita della Russia”.
Dmitri Medvedev è stato il terzo presidente della Russia (il quinto considerando anche l'Urss) ad essere ricevuto in Vaticano. Il primo (sovietico) fu Nikolai Podgorny che, il 30 gennaio 1967, ebbe una conversazione di settanta minuti con Paolo VI. Parlarono di pace e della guerra nel Vietnam. Poi passarono oltre venti anni e cadde il Muro di Berlino, prima che un nuovo capo di Stato dell'Urss salisse nell'appartamento pontificio: fu Mikhail Gorbaciov ad essere ricevuto in udienza da Giovanni Paolo II, il primo dicembre 1989. Nel 1985 vi era stata però la visita del ministro degli esteri Andrei Gromyko, che si era intrattenuto con papa Wojtyla per oltre due ore. Nulla era trapelato da quell'incontro, avvenuto in un momento chiave delle vicende polacche di Solidarnosc. Un altro presidente, russo stavolta, ad andare in Vaticano, fu, nel 1998 Boris Ieltsin, seguito da Vladimir Putin nel 2000 e nel 2003. Putin è tornato nel marzo 2007 per un incontro con Benedetto XVI.