DISCERNERE
Uno sguardo profetico sugli eventi
CHIESA COPTA ORTODOSSA
La Chiesa Copta è una chiesa Apostolica, non solo perché fondata dall’Apostolo San Marco che ha esercitato il suo ministero in Egitto consacrando un vescovo, preti e diaconi, non solo perché il suo primo Patriarca è stato il successore di San Marco, in una ininterrotta successione di Papi dall’era apostolica, ma perché ha preservato la tradizione apostolica di spiritualità, liturgia e dogmi. La Chiesa Copta o Chiesa di Alessandria è una delle prime quattro sedi con Gerusalemme, Antiochia e Roma alle quali si aggiunge la Sede di Costantinopoli nel 4° secolo.
La Chiesa Copta è in comunione con le Chiese Ortodosse Siriana e Armena, appartengono tutte al gruppo noto come “Chiese Ortodosse Orientali”, che non riconoscono il Concilio di Calcedonia del 451 d.C. e che si distinguono dalle “Chiese Ortodosse Calcedoniane”.
I COPTI
I Copti sono i discendenti degli antichi Egizi, oggi in Egitto rappresentano la minoranza cristiana.
La lingua Copta, derivata direttamente dalla lingua parlata nell’antico Egitto, e la musica Copta, che ha le sue radici più profonde nella musica degli Egizi, sono tutt’oggi presenti nella liturgia della Chiesa Copta.
Il significato originale della parola “copto” non è religioso, ma è l’equivalente del termine “egizio”, deriva dall’antico Greco “aigyptos”.
BREVE STORIA – RUOLO NELLA CHIESA UNIVERSALE
• La Chiesa copta è sempre stata, dalla sua fondazione, sotto persecuzione. L’Egitto fu
occupato prima dai Romani; poi dai Bizantini, Persiani, Arabi, Ottomani (Turchi), Francesi
e dagli Inglesi. Ultimamente, ha anche sofferto a causa del nuovo movimento integralista del
mondo islamico.
• Gli storici hanno chiamato la Chiesa Copta la “Chiesa dei Martiri” per il numero
impressionante di martiri e per il loro desiderio di non nascondere la loro fede e nel
considerare il martirio come porta che conduce ad una nuova vita: quella vera in Cristo. Le
prime ondate di persecuzione iniziarono con la morte di S. Marco e in seguito sotto gli
imperatori romani Settimio Severo, Decio, Valeriano e Diocleziano, sotto il quale le
violenze perpetrate ai danni dei cristiani furono le più violente, e durarono circa 3 secoli. Il
Calendario (martirium) Copto comincia con l’inizio del regno di Diocleziano (284) per cui il
2006 corrisponde al 1722. Tra i martiri più venerati ricordiamo S. Mina, Santa Refca e i suoi
cinque figli, Santa Damiana, Santa Caterina e la Legione di Tebe, di circa 7000 soldati Copti
che, capeggiati da S. Maurizio, si rifiutarono di fare sacrifici agli dei pagani e furono tutti
uccisi nelle alpi svizzere.
• La Scuola Teologica di Alessandria fu fondata da San Marco, raggiunse un’ampia notorietà
con i suoi rettori come Clemente, Origene, Alessandro, Dionisio, Macario, Atanasio, Cirillo
e Didimo il cielo.
• Un altro dono importante della Chiesa copta al mondo cristiano è stato il monachesimo
iniziato verso la metà del terzo secolo con San Antonio abate, San Paolo eremita, San
Pacomio e San Macario il grande.
• La Chiesa copta ha potuto dare contributi importanti per la Chiesa Universale nei concili
ecumenici di Nicea (325), Costantinopoli (381) e Efeso (431).
• Nonostante le persecuzioni (durate quasi 2000 anni), esistono oggi in Egitto quasi 15 milioni
di fedeli. Questa è una testimonianza di una fede solida.
FONDAMENTI DI FEDE E LITURGIA
• La Chiesa Copta prende la sua base teologica dalla Bibbia, dai canoni degli Apostoli
(Didascalia Apostolica) e dalla tradizione dei Padri; confessa da sempre le fondamenta
dogmatiche e gli insegnamenti dei Concili di Nicea (325), di Costantinopoli (381) e di Efeso
(431) e crede nei sette Sacramenti della Chiesa Apostolica.
• La messa viene celebrata secondo le tre liturgie di San Basilio, San Gregorio e San Cirillo,
durante la quale vengono letti brani delle lettere di San Paolo, delle lettere cattoliche, degli
Atti degli Apostoli, del Sinassario (vite dei santi e storia della chiesa) dei salmi e del
vangelo. Le letture seguono il calendario liturgico copto.
• Oltre alle preghiere delle Ore, vengono anche recitati i vespri, le lodi a mezzanotte e il
mattutino.
• Secondo la tradizione copta:
§ Il Battesimo viene effettuato tramite immersione;
§ L’Eucarestia viene celebrata con il pane (corpo di Cristo) e con il vino con aggiunta di
acqua (il sangue di Cristo e l’acqua che è fuoriuscita dal costato). Non si può celebrare più
di un’eucarestia sul medesimo altare nello stesso giorno; perciò ci sono tre altari in ogni
Chiesa. Per partecipare alla comunione si deve digiunare per 9 ore ad eccezione di alcuni
casi (es. malattia);
§ Il Battesimo, la Cresima e l’Eucarestia vengono celebrati nella stessa occasione;
§ La Confessione deve essere fatta “faccia a faccia”;
§ Il Matrimonio viene celebrato in due momenti: il fidanzamento, cui segue il matrimonio,
che non può essere sciolto se non per motivi gravissimi (fra cui l’adulterio);
§ Le Ordinazioni dei diaconi, sacerdoti e frati devono essere fatte da un Vescovo: mentre il
Vescovo (di solito scelto tra i monaci) viene ordinato con l’imposizione delle mani del Papa
e di almeno un Vescovo. Il sacerdote celebra tutti i Sacramenti ad eccezione
dell’ordinazione. Un uomo sposato può diventare sacerdote, ma nel caso che rimanga
vedovo, non può risposarsi in quanto è diventato padre di tutta la comunità. Un celibe può
essere ordinato sacerdote, ma non può sposarsi dopo l’ordinazione. I monaci vivono nei
monasteri e non esistono ordini.
• Durante il periodo dei vari Digiuni (circa 210 giorni all’anno) non si può mangiare carne, né
derivati di animali e volatili (latte, formaggi, uova) oltre all’astinenza totale per alcune ore.
Esistono vari digiuni settimanali (mercoledì e venerdì, escluso il periodo tra Pasqua e
Pentecoste) e prima delle feste.
• La festa principale è la Pasqua, preceduta da 55 giorni di digiuno, durante i quali non si può
mangiare neanche pesce. Oltre alle feste di Pasqua e dei vari Santi, le feste più importanti
che vengono precedute dal digiuno sono le seguenti:
§ Natale, 7 gennaio, 43 giorni di digiuno;
§ Epifania, 19 gennaio, digiuno completo il 18 gennaio;
§ Giona, variabile 10 settimane prima di Pasqua, tre giorni di digiuno;
§ Martirio di S. Paolo e Pietro, 12 luglio, digiuno (variabile da 15 a 49 giorni) comincia il
lunedì di Pentecoste (50° giorno dopo Pasqua);
§ L’Assunzione della Santa Vergine, 22 Agosto, 15 giorni di digiuno.
GERARCHIA
Il prete nella parrocchia è scelto dalla comunità in accordo con il Vescovo, deve aver seguito una
formazione teologica. Per le parrocchie numerose, il sacerdote responsabile della parrocchia ha il
titolo di “qommos” (arciprete). Il Consiglio della parrocchia, eletto dai parrocchiani, affianca il
parroco per le questioni amministrative.
Il Vescovo è la maggiore autorità nella diocesi. Il primato della Chiesa Copta risiede principalmente
al Cairo, e porta il titolo ufficiale e tradizionale di Papa di Alessandria, Patriarca della sede di San
Marco (recentemente è stato aggiunto “e di tutti i copti ortodossi nel mondo”). L’organo più alto
nella Chiesa è il Sinodo dei Vescovi presieduto dal Papa.
Inoltre esiste un consiglio civile eletto dai fedeli con funzione di organo consultivo per la Chiesa,
presieduto dal Papa.
Il Papa attuale è S.S. Shenuda III, il 117° nella successione dei Papi di Alessandria.
Il primo incontro fra il Papa di Alessandria (S.S. Shenuda III) e il Papa di Roma (S.S. Paolo VI) è
avvenuto nel 1973 per la prima volta dopo 1500 anni dallo scisma.
Il secondo incontro è avvenuto durante la visita di S.S. Giovanni Paolo II al Cairo nel febbraio
2000.
SITUAZIONE ATTUALE
Oggi i Copti sono più di 15 milioni in Egitto (su una popolazione totale di 73 milioni), a questi si
aggiungono la maggior parte dei Cristiani in Etiopia, in Eritrea ed in Sudan.
Per l’Egitto ci sono 71 Vescovi titolari di diocesi e abati e Vescovi generali (non titolari).
Inoltre ci sono 20 Vescovi titolari o generali per le comunità Copte all’estero in Medio Oriente, in
Canada, Stati Uniti, Sud America, Australia e in diversi paesi europei, che contano quasi due
milioni di fedeli che praticano la loro religione in più di 300 chiese.
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