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Uno sguardo profetico sugli eventi

Fecondazione assistita: « No alle donne obese o fumatrici» La Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (Eshre) invita i medici a negarla a

ROMA - Il ricorso alla fecondazione assistita dovrebbe essere proibito alle donne che bevono, fumano o soffrono di obesità anche moderata, a meno che non decidano di cambiare il proprio stile di vita. Lo afferma la Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (Eshre) in una dichiarazione pubblicata dalla rivista Human Reproduction.

LE «LINEE-GUIDA» - Le raccomandazioni seguono la pubblicazione di uno studio che dimostra, sulla base di ricerche precedenti, che stili di vita impropri hanno un effetto negativo sui risultati delle procedure di fecondazione assistita. Secondo le linee-guida pubblicate, che non sono vincolanti, i medici della fertilità «dovrebbero rifiutare i trattamenti alle donne che hanno un consumo di alcol superiore a "moderato", a meno che queste non dimostrino la volontà di ridurlo. Anche le pazienti sovrappeso dovrebbero, secondo il documento, prima dimagrire: il rischio di complicazioni come il diabete gestazionale può aumentare fino a otto volte. Lo stesso discorso vale per le fumatrici, che in caso di fecondazione assistita vanno incontro a rischi maggiori di complicazioni. «Ci rendiamo conto che si tratta di argomenti delicati, in cui bisogna bilanciare il diritto alle cure con la salute della mamma e del bambino - conclude il documento - ma l'autonomia della paziente deve essere confrontata dalla responsabilità nei confronti della società e del futuro bambino». (Fonte Agenzia Ansa).