A
nche un solo schiaffo dato al figlio puessere reato. Lo ha stabilito la Cassazione, sottolineando come anche un solo ceffone, datocon tale violenza da cagionare pericolo di malattiasufficiente a fare avverare l’ipotesi criminosa prevista dall’art. 571 c.p.che punisce l’abuso dei mezzi di correzione. Inoltre la Suprema corte ha ricordato ai genitori abituati ad usare le mani con i figli che lo stesso reato puessere applicato anche in caso dilievi percossecome i calci nel sedere o le tirate di capelli. Applicando questo principio, la V sezione penale ha confermato la condanna nei confronti di un 51enne di Ravenna che era solito riprendere i due figli con schiaffi e calci.
Inutilmente la difesa dell’uomo aveva fatto ricorso, sostenendo che gli schiaffi non avevano un carattereabitualema che si era trattato di un singolo episodio dovuto alla necessitdi educare i figli. La Suprema corte, in sostanza, ha riconosciuto che lo schiaffo violento, di per s, costituisce unatto espressivo dell’abuso.
L’uomostato inoltre condannato per lesioni contro la moglie separata.