DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

La prima di Waltraud, quando il genio femminile serve alla chiesa

Vienna, cardinale Christoph Schönborn,
di affidare alla ex governatrice cristianodemocratica
della Stiria, Waltraud Klasnic,
la presidenza della commissione incaricata
di indagare sulle accuse di abusi
contro sacerdoti cattolici austriaci, “è
un fatto molto importante, senza precedenti,
e promette di essere una buona soluzione”,
dice al Foglio Lucetta Scaraffia.
La storica aveva di recente sostenuto sull’Osservatore
Romano la necessità di
“una maggiore presenza femminile non
subordinata”, anche nella chiesa, per
“squarciare il velo di omertà maschile
che spesso in passato ha coperto con il silenzio
la denuncia dei misfatti” in tema
di pedofilia. “Mi è stato obiettato – aggiunge
Scaraffia – che molte donne tacciono
sugli abusi in famiglia. Ma mi riferisco
a donne libere e autorevoli: non dimentichiamo
che nella laicissima scuola
dell’Unesco, vicino a Francoforte, dove
pure ci sono stati abusi, questi sono emersi
solo con l’arrivo di una preside donna.
Tornando all’iniziativa del cardinale
Schönborn, mi sembra dimostri la volontà,
da parte della chiesa, di andare a
fondo, di fare davvero chiarezza. Una sensazione
rafforzata dal fatto che la commissione
è composta solo da laici”.
Suor Maria Barbagallo, per dodici anni
superiora generale delle missionarie cabriniane,
apprezza “che la chiesa tenga
conto dell’opinione delle donne e della
loro visione delle cose, in un certo senso
più profonda e forse più incline ad andare
al cuore delle cose. La donna è capace
di vedere l’essenziale per risolvere un
problema, di arrivare al punto con più
determinazione e più senso pratico. Su
questo piano la donna nella chiesa ha
sempre offerto un grande servizio, sia pure
dalle retroguardie. Non so nulla della
donna designata dall’arcivescovo di Vienna,
se non quello che tutti possiamo leggere
sui giornali. Ma se è una persona
saggia, una madre di famiglia, una donna
che vive la vita della chiesa con amore e
con dedizione, sicuramente il suo lavoro
sarà un buon servizio per la chiesa”.
Nello scorso dicembre, la storica Emma
Fattorini, in una lettera aperta scritta
con la regista Liliana Cavani, ha avanzato
la proposta di un Sinodo dei vescovi
sulla donna. Della decisione del cardinale
Schönborn, Fattorini dice al Foglio
che “si tratta di un fatto importantissimo,
perché rappresenta il superamento degli
strumenti tradizionali, relativi al codice
di diritto canonico e alla vigilanza episcopale,
che si sono rivelati più che deficitari.
Quella appena avviata dall’arcivescovo
di Vienna è una commissione ‘terza’,
che non pretende di sostituirsi o di sottrarsi
al diritto civile, e a capo di questa
commissione è stato messo un laico. Insisto
molto su questo aspetto, prima ancora
che sul fatto che si tratti di una donna,
perché le due cose vanno quantomeno tenute
insieme. Ci vedo la restituzione ai
laici di un carisma che è loro proprio, e
che è quello di riconoscere loro una funzione
di antenna della società. Il fatto poi
che questo laico sia una donna aggiunge
un ulteriore motivo di interesse e di speranza.
Anche senza credere alle virtù palingenetiche
della presenza femminile –
spiega ancora Fattorini – è evidente che
si tratta della direzione giusta. Speriamo
soltanto che, alla prova dei fatti, non si
tratti di una cosa semplicemente simbolica”.

Nicoletta Tiliacos

© Copyright Il Foglio 30 marzo 2010