DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

La provocazione del Nyt: "Una suora come Papa"

La giornalista americana:
«Sì, ci serve una suora»
«La Chiesa Cattolica non potrà mai recuperare finchè il suo Santo Pastore sarà visto come una pecora nera, nel sempre più buio scandalo sugli abusi sessuali», comincia così il commento di Maureen Dowd sulle pagine del New York Times. La giornalista ricostruisce la vicenda che in questi giorni vede al centro dello scandalo Papa Benedetto XVI, ai tempi in cui era cardinale a Monaco e ne deduce che «Il Papa vi è dentro troppo a fondo. Ha provato di essere tutt'altro che infallibile».

Perchè allora non aprire le porte alle donne? Tanto più che «la cultura completamente paternalistica ed autocratica del Papa ha portato ad un gretto ed esclusivo sistema che ha fallito nel sorvegliare se stesso, e che è diventato un corrosivo rifugio per segreti e vergogne.» «Se la Chiesa potesse aprire le sue vetrate colorate e far entrare un po' d'aria - continua la Dowd - ovvero incoraggiare le donne a diventare sacerdoti, le suore ad essere più emancipate e i preti a sposarsi, se potesse bandire i preti criminali e chiudere con la sordida cultura degli uomini che proteggono chi fa violenza sui bambini, potrebbe sopravvivere. E sarebbe un incoraggiante segno di umiltà e pentimento.»

Conclude, graffiante, la giornalista: «Le suore hanno storicamente rimediato ai guai dei preti. E questo è un guaio di portata storica. Benedetto dovrebbe tornarsene a casa in Bavaria. E i cardinali dovrebbe mandare la fumata bianca dal camino, proclamando: "Habemus Mama"».


© Copyright La Stampa 30 marzo 2010