Storica votazione alla Camera argentina. Per la prima volta un Parlamento dell’America Latina ha infatti discusso, votato e approvato il progetto di legge che permette di contrarre un regolare matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso. In Messico era già accaduta mesi fa la stessa cosa ma, in quel caso, si trattava di una misura approvata dal municipio della capitale e i matrimoni gay in quel paese oggi possono essere celebrati solo a Ciudad de Mexico.
In Argentina no, la legge ha valenza nazionale, dalla Terra del Fuoco a Missiones, passando per Cordoba, Rosario, Mendoza e Buenos Aires, la Parigi sudamericana che si è autonominata qualche anno fa prima città gay friendly del Cono Sur. Dodici ore di discussione con ampi scambi di vedute – ma sempre molto civili rispetto ad altri lidi – che hanno visto alla fine prevalere con 125 voti a favore e 109 contrari la “libertà di azione” e, dunque, l’ok ai matrimoni civili tra persone dello stesso sesso.
Una maggioranza trasversale che alla fine è stata raggiunta grazie ai voti decisivi per raggiungere il quorum dei deputati del Frente Para la Victoria, l’alleanza del peronismo che appoggia Cristina e Néstor Kirchner mentre si è astenuta Elisa “Lilita” Carriò, avversaria della “presidenta” alle ultime presidenziali e molto sensibile alle istanze della Chiesa.
Nella nuova norma, che nelle prossime settimane passerà all’esame del Senato prima di entrare in vigore come legge dello stato (ma la maggioranza dei blocchi che l’appoggiano non dovrebbe riservare sorprese), sono stati sostituiti i termini “marito” e moglie” con quello di “contraenti”. Decisivo il pronunciamento a favore della legge dell’ex presidente Néstor Kirchner mentre la peronista di opposizione Cynthia Hotton, che ha votato contro, ha denunciato in aula di avere ricevuto “minacce di morte” per la sua posizione in merito.
Il dibattito è stato seguito da tutte le principali associazioni che in Argentina si battono per i diritti degli omosessuali a cominciare dalla Federación Argentina de Lesbianas, Gays, Bisexuales y Trans (LGBT) e dalla Comunidad Homosexual Argentina (CHA) e da Alex Freyre e José María Di Bello, la prima coppia gay ufficialmente sposatasi lo scorso 28 dicembre ad Ushuaia, in Patagonia. Tierra del Fuego.
Immediate le proteste della Chiesa Cattolica che si oppone alla nuova legge e anche all’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso che nel paese del tango ha fatto molto discutere nei mesi scorsi, dopo che due minori erano stati affidati da un tribunale ad una transessuale.
- Giovedì 6 Maggio 2010
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