Il New York Times ha pubblicato un lungo articolo, riguardante il caso di padre Lawrence C. Murphy, un sacerdote della diocesi di Milwaukee che aveva lavorato dal 1950 al 1977 in una scuola per bambini sordi e sordomuti nel Wisconsin e che aveva abusato di circa 200 di loro, anche durante la confessione. Si tratta di un caso particolarmente tragico e grave, in quando i bambini non erano in grado di raccontare gli abusi. Negli anni Settanta alcune vittime l’avevano denunciato all’autorità giudiziaria, ma le accuse erano state lasciate cadere dopo l’indagine. Nessuno aveva avvisato la Congregazione per la dottrina della fede. Nel luglio 1996, l’arcivescovo di Milwauke, il benedettino Rembert G. Weakland, scrisse all’allora cardinale Joseph Ratzinger segnandogli il caso. Nel marzo 1997, l’allora segretario dell’ex Sant’Uffizio, Tarcisio Bertone, numero due di Ratzinger, diede istruzioni al vescovo perché avviasse un processo canonico. Ma l’accusato, padre Murphy, nel gennaio 1998, scrisse direttamente a Ratzinger e dicendogli di essere già gravemente malato, si dichiarava pentito, e voleva vivere il poco tempo che gli rimaneva da sacerdore. In effetti Murphy, come ricorda nella sua puntuale dichiarazione il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, morì quattro mesi dopo quell’ultimo scambio di lettere. In questo caso, dunque, in considerazione delle già precarie condizioni di salute e del fatto che il sacerdote si era detto pentito e soprattutto che nulla contro di lui era stato segnalato negli ultimi vent’anni, le istruzioni di Roma - dopo un incontro avvenuto in Vaticano tra Bertone e i vescovi coinvolti - furono quelle di suggerire che padre Murphy venisse isolato e ristretto nelle sue facoltà di esercitare il ministero. Proprio come è accaduto qualche anno fa con il fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel, che non venne processato ma invitato a trascorrere nel nascondimento e nella preghiera l’ultimo scorcio della sua vita. Il NYT ha messo online molti documenti sul caso, che sono nella disponibilità degli avvocati che assistono alcune delle vittime nella causa civile intentata contro la diocesi di Milwaukee.
Qualche punto fermo: 1) Nessuno ha vietato le denunce all’autorità civile, né ha suggerito di non farle: le autorità civili a suo tempo investigarono e non arrivarono a nulla. 2) L’ex Sant’Uffizio fu informato del caso solo nel 1996. Venne approfondito, anche durante un incontro a Roma con i vescovi competenti e alla fine si decise di non far avanzare il processo canonico anche a motivo delle condizioni di salute di padre Murphy che morì di lì a poco. 3) Il caso non è stato “insabbiato”.