DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Le parole del Papa, gli attacchi a Tettamanzi. di Andrea Tornielli

Cari amici, ieri Benedetto XVI ha tenuto un breve ma commovente discorso ai piedi della statua della Madonna in piazza di Spagna. Ha criticato i mass media, per come espongono e spettacolarizzano la vita delle persone. Ha parlato a tutti richiamando il rispetto per ogni persona. Queste le sue parole: “C’è in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto. La città, cari fratelli e sorelle, siamo tutti noi! Ciascuno contribuisce alla sua vita e al suo clima morale, in bene o in male. Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso!“.
Vorrei che tutti facessimo tesoro di questo richiamo, e cercassimo di vivere questa attenzione a partire dal modo con cui dialoghiamo anche su queste pagine (mi ha colpito e addolorato, ieri, leggere come uno di voi ha sprezzantemente parlato del prof. De Rosa nel giorno della sua morte). Alcuni di voi hanno chiesto - sul blog o privatamente - la mia opinione sugli attacchi a Tettamanzi. Ebbene, penso che la maggior parte di coloro che si sono espressi non abbiano letto il testo del discorso di Sant’Ambrogio: lo accusano di non aver parlato dei milanesi (ma la maggior parte del discorso era dedicata ai preti di Milano nell’anno sacerdotale, poi il cardinale ha parlato dei bambini, quindi delle famiglie in difficoltà), lo accusano di non aver difeso il crocifisso e di non aver parlato di Gesù (ma tutto il discorso era un invito a volgere lo sguardo a Cristo. Citando proprio il crocifisso e la sua importanza, Tettamanzi ha chiesto di non considerarlo soltanto un simbolo culturale), lo accusano di aver parlato della necessità di maggiore solidarietà e accoglienza e di aver difeso i rom (temi che hanno occupato pochissime righe nel suo ampio discorso). Inoltre, vorrei far notare che la polemica del ministro Calderoli, che ha attaccato il cardinale con paragoni inqualificabili, è stata cercata, provocata, costruita dai media. Ciò non toglie, ovviamente, la responsabilità di chi certe parole le ha pronunciate.