DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

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LA BUONA NOTIZIA

Il Vangelo del giorno
ed il commento








GIOVEDI' DELLA XXXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO



Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.


Il COMMENTO

La grautità ci spaventa. Il nostro cuore, confessiamolo, è una banca con bilanci dalle regole ferree. Ma Dio no. Dio ha sempre i conti in rosso, lascia il successo, la fama, i gudagni sicuri di 99 pecore ben custodite e si lancia alla ricerca di una, pecora che s'è smarrita. E giosce per lei. Non per le altre. Questo è il folle cuore di Dio.



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TUTTE LE NOTIZIE
"Va, metti una sentinella;
ch’essa annunzi quel che vedrà!"





Oggi



Ieri





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UNO SGUARDO
Gli editoriali




THE WALL

"Ho sentito dire che venerano, dopo averla consacrata, una testa d’asino, non saprei per quale futile credenza"
Minucio Felice, Octavius, VIII,4-IX,7



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"Egli infatti è la nostra pace,

colui che ha fatto dei due un popolo solo,
abbattendo il muro di separazione che era frammezzo,

cioè l'inimicizia,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
per mezzo della
croce,
distruggendo in se stesso l'inimicizia"











«La presenza del crocefisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastiche potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso. Avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione». Tutto questo «potrebbe essere incoraggiante per gli studenti religiosi, ma fastidioso per i ragazzi che praticano altre religioni, in particolare se appartengono a minoranze religiose o sono atei». Ancora, la Corte «non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana»

3 Novembre 2009. Sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo che ha introdotto il dispositivo secondo cui l’esposizione del crocifisso nelle scuole viola la libertà di religione.



Un muro senza crocifisso a segnare il vuoto. Da evangelizzare


Ancora qualche giorno ed il mondo celebrerà il decennale della caduta del muro di Berlino. Festeggiamenti e conferenze, articoli e speciali televisivi si rincorrono a ridestare la memoria su di un evento assurto a spartiacque della storia. I colpi di piccone che frantumavano quel muro hanno spazzato via poteri, dittature, partiti politici e, soprattutto, sogni ideologici rivelatisi inganni intrisi di sangue.
Ma il cuore dell'uomo non è cambiato. La tentazione di erigere nuovi muri a difendere e a respingere è sempre in agguato. Cos'erano se non muri, le foglie con le quali Adamo ed Eva precipitati nel peccato hanno tentato di coprire le perdute innocenza e libertà? Così, dalle ceneri di un muro che ha diviso l'Europa per decenni ne vediamo sorgere uno nuovo, dal Palazzo che invece, quell'Europa libera e unita uscita dalla Guerra fredda dovrebbe rappresentare e governare.
E' di ieri la sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo che ha introdotto il dispositivo secondo cui l’esposizione del crocifisso nelle scuole viola la libertà di religione. La Corte, si legge nelle motivazioni della sentenza, «non è in grado di comprendere come l'esposizione, nelle classi delle scuole statali, di un simbolo che può essere ragionevolmente associato con il cattolicesimo, possa servire al pluralismo educativo che è essenziale per la conservazione di una società democratica così come è stata concepita dalla Convenzione europea dei diritti umani, un pluralismo che è riconosciuto dalla Corte costituzionale italiana».
La corte non è in grado di comprendere Cristo e la sua croce, la pensa come un ostacolo al pluralismo, alla democrazia, ai diritti umani. La corte, specchio di questa Europa che ha apostato il cristianesimo.

Antonello Iapicca



Il cristianesimo e la Chiesa all'origine dell'alleviamento del dolore. Cicely Saunders e la nascita delle cure palliative



Forse non tutti sanno che alla radice dell'amorevole cura dei malati terminali, all'alba delle cure palliative vi è la figura di una donna, medico, cristiana, cattolica, che tutto ha fatto per amore di Cristo.
Così scopriamo che, al contrario di quanto si dice e stra-dice, la Chiesa cattolica non è quel mostro che ha fatto del dolore una sorta di instrumentum regni con cui soggiogare la labile mente dei popoli durante i secoli. Senza scomodare i Padri, il Magistero e la Tradizione, e la Sacra Scrittura ovviamente, basta leggere la vicenda di Cicely Saunders per riconoscere le tracce di un Popolo - la Chiesa - che ha fatto dell'amore la sua sola ragione di vivere, imprimendo così alla storia un corso irreversibile con il sapore inconfondibile della pietà.


A.I.


Cuore, missione e riforma. La "missio ad gentes" priorità pastorale.
Mons. J. Fukahori. In silenzio tra i santi, una vita spesa per il Vangelo in Giappone



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IL SEGNO
DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"




Card. Scherer: molti cattolici sono stati battezzati, ma non evangelizzati.


“La formazione del cristiano adulto nella fede è la nostra missione e il nostro compito, e quello della Chiesa: chi è già discepolo di Cristo aiuta gli altri a essere discepoli a loro volta”


“Al giorno d'oggi constatiamo purtroppo che la maggioranza dei cattolici è stata battezzata, ma non evangelizzata”, sostiene il Cardinale Odilo Scherer, Arcivescovo di San Paolo (Brasile). A suo avviso, “battezzare e poi lasciare il cristiano a un'evangelizzazione 'generica' è insufficiente”.
“E' come seminare un campo e poi abbandonarlo a se stesso; non permette di aspettarsi molti frutti; è anche come piantare un giardino e non curarlo: ci si possono aspettare fiori belli e abbondanti?”, si chiede in un articolo pubblicato sul numero di questa settimana della rivista arcidiocesana “O São Paulo”.

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Anglicani e celibato: non c'è disaccordo nella Santa Sede. La questione dei seminaristi già sposati verrà affrontata caso per caso


womenpriest

La Santa Sede ha pubblicato una spiegazione per chiarire che non esiste disaccordo tra Benedetto XVI ed esponenti vaticani sulla questione del celibato e dei pastori o seminaristi anglicani che vogliono entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica.

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Finito l'esperimento anglicano.


Tra Cattolici e Ortodossi un dialogo che avanza. Significativo che l'apertura del Papa agli Anglicani abbia evitato qualsiasi forma di «uniatismo»


Il vento che soffia impehttps://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWi4BymEaIHPy3QAbUSevriAQPIu362LwtAz6fTmzpcp3sDebcejc_T_pTLRiRlmyDgeBiOPOxskYCjLjshymER52Dms1bLd1xtrVz8metiRKI63cY0oSCMvLlJot8ORLiB_C/s400/udi7maggio4.jpgtuoso dagli estremi confini della cristianità d’Occidente, con l’annunciato rientro di vari fedeli anglicani nella piena comunione con Roma, solleva vecchi problemi e nuove speranze anche sul fronte orientale. Dal punto di vista delle Chiese ortodosse è molto significativo che il gesto d’apertura del Papa abbia evitato qualsiasi forma di «uniatismo» (non ci sarà infatti una Chiesa cattolica di rito anglicano ma solo degli Ordinariati personali per i nuovi fedeli).

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Cattolici-Ortodossi. La “Terza Roma” si riunirà con la “Prima Roma”?




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LA TORRE DI BABELE
Per questo la si chiamò Babele,
perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra
e di là il Signore li disperse su tutta la terra






Essere Nobel per la Pace e firmare “il più grande piano di spesa militare della storia del mondo”


Il Nobel per la Pace Barack Obama ha appena firmato il più grande piano di spesa militare della storia del mondo” (Washington Post di giovedì). Il National Defense Authorization Act, che il presidente americano ha varato con una cerimonia solenne alla Casa Bianca, ammonta a 680 miliardi di dollari e stanzia venticinque milioni in più rispetto all’ultimo bilancio del guerrafondaio George W. Bush.


Qualità della vita, ovvero, "primo cancellare la vita senza qualità"


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Usa, piano shock per la pandemia: "Niente cure ad anziani e disabili"

Barack Obama ha già decretato da sabato l'emergenza sanitaria nazionale, l'influenza A colpisce ormai 46 Stati Usa con milioni di pazienti contagiati, 20.000 casi ricoverati, mille morti. E gli approvvigionamenti di vaccini stentano a tener dietro alla domanda. In questo contesto il New York Times rivela un retroscena che fa rabbrividire. In molti Stati le autorità sanitarie si stanno preparando all'eventualità più tragica: il razionamento forzoso delle cure. Quattro categorie di pazienti saranno le prime a essere sacrificate: i "Do Not Resuscitate", come vengono chiamati coloro che hanno dato disposizione nel testamento biologico di volersi sottrarre a ogni accanimento terapeutico; gli anziani; i pazienti in dialisi; infine quelli con severe patologie neurologiche.


Uno dei tre non deve nascere


Fecondazione assistita, molte donne costrette a una gravidanza multipla sacrificano un feto.
Oltre al fatto che nella riduzione fetale (aborto di un feto su tre) di solito si elimina un "feto" sano come gli altri, resta da domandarsi cosa penseranno i due feti sopravvissuti quando sapranno che poteva toccare a loro! Sembra una cosa di poco rilievo, ma a sentire chi studia la psicologia umana non è uno scherzo. già: pensate se toccasse a voi scampare per fortuna ad un incidente in cui muore vostro fratello. E se questo poi non è stato un incidente... pensate a cosa passerebbe nella vostra mente.



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DISCERNERE
Scrutare al di là degli eventi







Il Sinodo dell’Africa dimostra che per aiutare il continente non servono quintalate di preservativi


http://www.sunuari.net/wp-content/gallery/africa/dia_0089.jpgIn questi giorni si conclude a Roma il Sinodo dell’Africa. La cultura contemporanea ama discorrere di questo martoriato continente, ma raramente con profitto.

Influenzati dalla visione marxista della storia, dal mito del buon selvaggio, sviati dalla retorica anti-cristiana e antioccidentale, i più accostano spontaneamente i mali dell’Africa solo a problemi economici e politici, alla tratta degli schiavi gestita dagli europei a partire dal XVI secolo, al colonialismo e allo sfruttamento delle multinazionali.

di Francesco Agnoli



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ANNUNCIARE
L'instancabile attività della Chiesa







Benedetto XVI: “quanto è bella e consolante la comunione dei santi!”

Discorso all'Angelus nella Solennità di Tutti i Santi


Cari amici, quanto è bella e consolante la comunione dei santi! E’ una realtà che infonde una dimensione diversa a tutta la nostra vita. Non siamo mai soli! Facciamo parte di una "compagnia" spirituale in cui regna una profonda solidarietà: il bene di ciascuno va a vantaggio di tutti e, viceversa, la felicità comune si irradia sui singoli. E’ un mistero che, in qualche misura, possiamo già sperimentare in questo mondo, nella famiglia, nell’amicizia, specialmente nella comunità spirituale della Chiesa.


VIetnam. La via della pazienza


La crisi economica, la fede dei nuovi battezzati, le controversie sulle proprietà ecclesiastiche confiscate. E la possibilità di un viaggio del Papa nel Paese di Hô Chi Minh. Intervista con Pierre Nguyên Van Nhon, presidente dei vescovi vietnamiti. Ai quali Benedetto XVI ha detto: «La Chiesa non intende in nessun caso sostituirsi ai responsabili del governo»

Intervista con Pierre Nguyên Van Nhon di Gianni Valente

Continua



Il Papa: migliore attenzione alla Messa e alla lettura della Bibbia per arrivare alla verità attraverso la fede e la ragione


CATECHESI ALL'UDIENZA GENERALE

Il desiderio di conoscere e di amare Dio, che ci viene incontro attraverso la sua Parola da accogliere, meditare e praticare, conduce a cercare di approfondire i testi biblici in tutte le loro dimensioni. Vi è poi un’altra attitudine sulla quale insistono coloro che praticano la teologia monastica, e cioè un intimo atteggiamento orante, che deve precedere, accompagnare e completare lo studio della Sacra Scrittura.


Il Papa: la Sacra Scrittura diventi in questo mondo secolarizzato la fonte della spiritualità e del vigore della fede di tutti i credenti in Cristo.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgutl6lI04wuiusS9CZz9P008em8WDuuVRChKZ90L01q_nA7jKnaA-g5P7Ek-JTxKN57OhSiGnIyt6sprPcYpKTUYE166Z68xGKa84y9Tvh1uYesFc9Wl2o1sj_3Rdy9DJiyusZPQ/s400/sacra+scrittura.jpgIl presupposto fondamentale sul quale riposa la comprensione teologica della Bibbia è l’unità della Scrittura. Essendo la Scrittura una cosa sola a partire dall’unico popolo di Dio, che ne è stato il portatore attraverso la storia, conseguentemente leggere la Scrittura come un’unità significa leggerla a partire dal Popolo di Dio, dalla Chiesa come dal suo luogo vitale e ritenere la fede della Chiesa come la vera chiave d’interpretazione. Se l’esegesi vuole essere anche teologia, deve riconoscere che la fede della Chiesa è quella forma di "sim-patia" senza la quale la Bibbia resta un libro sigillato: la Tradizione non chiude l’accesso alla Scrittura, ma piuttosto lo apre.




https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmMF82tF7xHsi6CTydo6PpAZDr4_HFNOllkQBUV9hIdmPgvuxanbu8rPPGj1Mz0NMY7d8RskHBtVssJan8BLe3RpLLXKO7U2vCa0TwVoB7Vs5FjmXWM5IWHGNZoY9vIv9xefSR/s400/Ges%C3%B9+risorto+appare+agli+apostoli.jpg


BAGAGLIO A MANO
Materiale utile ad approfondire
per annunciare e incarnare il Vangelo





La guerra del Tempio. I sraele sta progettando un grande scavo archeologico sotto la piazza del Muro del Pianto, davanti al Monte del Tempio.


http://www.israelinews.org/israeli-judaica/judaica-images/2nd-temple-jerusalem-F.jpg"Con questi scavi verrà creato un parco archeologico sotto l’area dove i fedeli attualmente stanno in piedi a pregare". A lanciare la notizia è Arutz Sheva, l’agenzia di stampa israeliana vicina alla destra religiosa. Vi si vede descritta un’idea che - se attuata - cambierebbe radicalmente il modo di accostarsi al luogo più sacro per ogni ebreo, la memoria del Tempio distrutto dai romani nel 70 d.C. Esteriormente l’attuale piazzale dove si prega rimarrebbe immutato. Ma - grazie a un sistema di pilastri di sostegno - nel sottosuolo verrebbe creato un nuovo ambiente, che si troverebbe all’esatta altezza che aveva il terreno nella Gerusalemme di duemila anni fa. Quindi è facile prevedere che qui verrebbero alla luce reperti archeologici di grande importanza. Per gli ebrei religiosi, poi, significherebbe vedere di «quel Muro» la parte che realmente vedevano accanto a loro i fedeli che, nel I secolo d.C., da questo lato salivano al Tempio.



"Che ne facciamo di Polanski?". Giuliano Ferrara, ci aiuta a guardare e a discernere questo "mondo pansessualista"


Che ne facciamo di Roman Polanski? In trentadue anni, da quel pomeriggio del 1977 in cui la star di Hollywood fece del sesso con una Lolita tredicenne fino al suo arresto recente a Zurigo, molte cose sono cambiate. In meglio? In peggio? Come possiamo usare questo caso, non per giudicare il ricercato della giustizia americana né i suoi giudici, ma più utilmente per capire il tempo postmoderno, che cambia le regole del gioco, le interpretazioni, ed è sempre elusivo di una verità fissa, stabile?

di Giuliano Ferrara

Paideia: don Giussani, Hadjadj e San Paolo


Conversare con Fabrice Hadjadj, l’autore di Mistica della carne. La profondità dei sessi, è un’esperienza di grande piacevolezza intellettuale. Attraverso il suo linguaggio sempre lucido si ha l’impressione di sentirsi trascinati contemporaneamente nel profondo degli argomenti e verso l’alto, ben al di sopra del ronzio pseudo-pansessualista. Trentotto anni, francese, nato da genitori ebrei di origini tunisine e convinzioni maoiste, ama presentarsi come un «ebreo di nome arabo e di confessione cattolica». Al cattolicesimo è approdato dopo una giovinezza trascorsa tra l’ammirazione degli ideali rivoluzionari della Comune di Parigi e l’immersione nella lettura dei grandi nichilisti del Novecento. Ha scelto di battezzarsi e diventare cattolico alla soglia dei trent’anni e se gli domandi perché l’ha fatto replica divertito: «Sono io che mi chiedo: perché non l’ho fatto prima? ». Fabrice Hadjadj insegna in un liceo e nel seminario diocesano di Tolone, ma è soprattutto un filosofo, una specie di Nietzsche cattolico, autore di una decina di libri in forma di saggi e drammi teatrali. Ecco una sintesi della conversazione.