DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi


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LA BUONA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento


Lunedì della V settimana del Tempo Ordinario


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Dal Vangelo secondo Marco 6,53-56.

Compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret. Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse. E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.


IL COMMENTO

Secondo la tradizione rabbinica, registrata nel Talmud, Dio al Principio, al momento della creazione, come in una liturgia, si avvolse nel Suo mantello come il pio israelita nell'atto della preghiera: " Il Santo, sia Egli benedetto, si avvolse nella propria veste come il preposto al servizio liturgico e mostrò poi a Mosè il precetto della preghiera.... si avvolse nella luce come in un manto e irradiò lo splendore del proprio fasto..." (dal Talmud). Il mantello di Gesù, che rievoca la Shekinà, la presenza creatrice del Signore stesso, è il suo stesso amore misericordioso, capace di perdonare e ricreare laddove il nemico ha seminato distruzione e morte. .... Leggi tutto il commento



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ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO
Segni dalla tomba vuota






Etiopia. Il record dei cristiani


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MULTIMEDIA




SANT'AGOSTINO. VIDEO E DOWNLOAD DELLO SCENEGGIATO RAI


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Cogliamo l'occasione offerta dalla visione dello sceneggiato della Rai per conoscere e approfondire la vita e gli scritti di Sant'Agostino, l'autore più citato da Benedetto XVI. Potremo così penetrare meglio il Magistero del Santo Padre, e sarà un cammino spirituale fondamentale per la nostra stessa vita. AL centro dello sceneggiato, secondo anche l'intenzione del regista, vi è la conversione di Agostino. Ci farà bene accostarci a quest'uomo e all'opera della Grazia che in lui ha avuto esisti meravigliosi. Ci aiuterà a camminare anche noi nel personale e comunitario cammino di conversione, desiderando più dìogni altra cosa la sapienza della Croce che ha guidato s. Agostino. Buona visione e buona lettura. E, soprattutto, buona preghiera.





SANT'AGOSTINO: FONTI; BIOGRAFIE; TESTI DEL MAGISTERO








ALTRI MULTIMEDIA





http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"



Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo


San Domenico ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare! Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti – pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali – che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo!...Viaggiando, Domenico si rese conto di due enormi sfide per la Chiesa del suo tempo: l’esistenza di popoli non ancora evangelizzati, ai confini settentrionali del continente europeo, e la lacerazione religiosa che indeboliva la vita cristiana nel Sud della Francia, dove l’azione di alcuni gruppi eretici creava disturbo e l’allontanamento dalla verità della fede. L’azione missionaria verso chi non conosce la luce del Vangelo e l’opera di rievangelizzazione delle comunità cristiane divennero così le mète apostoliche che Domenico si propose di perseguire. Fu il Papa, presso il quale il Vescovo Diego e Domenico si recarono per chiedere consiglio, che domandò a quest’ultimo di dedicarsi alla predicazione agli Albigesi, un gruppo eretico che sosteneva una concezione dualistica della realtà... Domenico accettò con entusiasmo questa missione, che realizzò proprio con l’esempio della sua esistenza povera e austera, con la predicazione del Vangelo e con dibattiti pubblici. A questa missione di predicare la Buona Novella egli dedicò il resto della sua vita. I suoi figli avrebbero realizzato anche gli altri sogni di san Domenico: la missione ad gentes, cioè a coloro che ancora non conoscevano Gesù, e la missione a coloro che vivevano nelle città, soprattutto quelle universitarie, dove le nuove tendenze intellettuali erano una sfida per la fede dei colti.


Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo




IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA


Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa



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San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.


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Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione


Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".

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Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".

"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".

"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".

"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".

Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"

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IL DECALOGO
Con il Papa alle radici della nostra fede








Il Decalogo - le "Dieci Parole" o Dieci Comandamenti -
che proviene dalla Torah di Mosè,
costituisce la fiaccola dell'etica, della speranza e del dialogo,
stella polare della fede e della morale del popolo di Dio,
e illumina e guida anche il cammino dei Cristiani.

(Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, 17 gennaio 2010)

Iniziamo da oggi, ispirati dal discorso del Papa alla Sinagoga di Roma, un percorso di approfondimento, meditazione e preghiera sul Decalogo.




http://www.michelangelolongo.net/decalogo.jpgIL DECALOGO. IL BELLISSIMO FILM A EPISODI DI KRYSZTOF KIESLOWSKI. VIDEO E DOWNLOAD







Mons. Léonard è il nuovo arcivescovo di Bruxelles

IL PAPA, GLI ORDINI MENDICANTI E I MOVIMENTI. UNA NOMINA IN BELGIO CHE GUARDA AL CAMMINO NEOCATECUMENALE, INDICA IL CAMMINO ALLA CHIESA


Una splendida notizia. L'annuncio è della Radio Vaticana: "Il Papa ha nominato oggi il nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio): si tratta di mons. André-Mutien Léonard, finora vescovo di Namur..... Continua a leggere

Antonello Iapicca Pbro

Bruxelles: Leonard dopo Danneels. Le reazioni che disegnano la geografia reale delle posizioni nella Chiesa. Ed il crinale è l'evangelizzazione


LA SPLENDIDA CATECHESI DEL PAPA:

Il Papa: lo Spirito, eterna giovinezza della Chiesa faccia sentire ad ognuno l’urgenza di offrire una testimonianza coerente e coraggiosa del Vangelo


PER APPROFONDIRE


IL PAPA IN SINAGOGA

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LE DIECI PAROLE, IL CAMMINO DELLA VITA E IL CORTILE DEI GENTILI DISCHIUSO SUL MONDO.


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Il cuore del Papa, in sintonia e continuità con quello di Giovanni Paolo II e degli altri Pontefici, batte con il ritmo del Decalogo. Il suo pontificato, anche se è un aspetto non sottolineato, spesso pregiudizialmente e ad arte, affonda le radici nella tradizione ebraica. Per chi ha familiarità con i suoi scritti non è una sorpresa. Non solo per quel che si riferisce alla Scrittura, ma anche per quanto riguarda la liturgia - sì, proprio la liturgia ed in essa l'eucarestia.... - e l'evangelizzazione, missione precipua della Chiesa.... LEGGI TUTTO



Storica visita del papa alla sinagoga di Roma. Il Serivizio di Sky e del TG1


LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA:

Il Papa: Come Gesù nella Sinagoga di Cafarnao ricorda come le "Dieci Parole" siano l'unico cibo che non perisce e che conduce e annuncia la Vita

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E LE RADICI EBRAICHE

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