DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi


LA BUO
http://unalberogrande.it/media/annunciazione.jpgNA NOTIZIA

Il Vangelo del giorno
ed il commento




Venerdì della II settimana di Quaresima


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La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri’’.....


IL COMMENTO

Invidia. Violenza. Concupiscienza. Nel Vangelo di oggi appare un parossismo di violenza che non ha fine. I vignaioli sono preda di una carne schiava, imprigionata dalle passioni. E tutto esplode al momento del raccolto, quando si debbono fare i conti. Dare e avere. Questo l'angusto limite nel quale i vignaioli avevano chiuso il loro rapporto con il padrone. Immagine di un rapporto sterile, giocato sulle convenienze, senza amore. E dove non v'è amore, le passioni, qualunque esse siano, alla lunga si scatenano. E i frutti? .....LEGGI TUTTO IL COMMENTO



APPROFONDIRE



COMMENTO DI SILVANO FAUSTI "UNA COMUNITA' LEGGE IL VANGELO DI MATTEO"

Matteo e l’Antico Testamento - 5. Due parabole ecclesiologiche

La parabola dei vignaioli omicidi




Il servo che lava i piedi. Frederic Manns

È POSSIBILE RAGGIUNGERE LA SANTITÀ ATTRAVERSO LO STUDIO?. F. Manns





PREPARARE LA LITURGIA DI DOMENICA

III DOMENICA DI QUARESIMA (Anno C)




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TUTTE LE NOTIZIE





LA BUSSOLA

La "ramazza" non basta. La credibiltà è garantita solo da un'autentica formazione alla fede


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Ramazza, pulizia, e via, d'incanto, con un bel colpo di centrifuga, il bucato è pronto. Fatta pulizia la Chiesa si ritroverà credibile. Queste le note di una serie di editoriali e commenti sui fatti recenti che hanno coinvolto la Chiesa, tra pedofilia, denaro e concupiscienze varie. Come non approvare il desiderio di repulisti generale, e come non essere d'accordo sull'esaltazione della figura del Santo Padre. Ma tutto appare incompleto, superficiale e, in fin dei conti, molto mondano. Il Papa è certo la pietra su cui il Signore ha voluto fondare ed erigere la sua Chiesa. Ma occorre intenderci bene su questo punto. Il Papa non è il guardiano della rivoluzione cattolica, il talebano vestito di bianco. Il Papa è, innanzi tutto, colui che conferma nella fede i suoi fratelli. Da essa sgorga tutta la vita della Chiesa. Se la fonte è inquinata tutto sarà avvelenato.... Leggi tutto






ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO
Segni dalla tomba vuota


Una coppia di insegnanti di Valencia, con i suoi cinque figli, parte come famiglia in missione per la Papua Nuova Guinea




UN GIORNO BENEDETTO


Il Papa: La Chiesa è resa più luminosa e bella dalla testimonianza che il Vangelo è sorgente di gioia e di perfezione.


Cari fratelli e sorelle, quest’oggi vorrei parlare di san Bonaventura da Bagnoregio.
A quel punto, come tanti giovani del passato e anche di oggi, Giovanni (Bonaventura) si pose una domanda cruciale: “Che cosa devo fare della mia vita?”. Affascinato dalla testimonianza di fervore e radicalità evangelica dei Frati Minori, che erano giunti a Parigi nel 1219, Giovanni bussò alle porte del Convento francescano di quella città, e chiese di essere accolto nella grande famiglia dei discepoli di Francesco. Molti anni dopo, egli spiegò le ragioni della sua scelta: in san Francesco e nel movimento da lui iniziato ravvisava l’azione di Cristo. Scriveva così in una lettera indirizzata ad un altro frate: “Confesso davanti a Dio che la ragione che mi ha fatto amare di più la vita del beato Francesco è che essa assomiglia agli inizi e alla crescita della Chiesa. La Chiesa cominciò con semplici pescatori, e si arricchì in seguito di dottori molto illustri e sapienti; la religione del beato Francesco non è stata stabilita dalla prudenza degli uomini, ma da Cristo”.
La Chiesa è resa più luminosa e bella dalla fedeltà alla vocazione di quei suoi figli e di quelle sue figlie che non solo mettono in pratica i precetti evangelici ma, per la grazia di Dio, sono chiamati ad osservarne i consigli e testimoniano così, con il loro stile di vita povero, casto e obbediente.


Il Papa ai presbiteri: l’obbedienza a Dio, cioè la conformità, la verità del nostro essere, è la vera libertà, perché è la divinizzazione



CHIESA


Vittorio Messori: Grazie Kiko !

Il chiodo di Gesù

Caravaggio e il neorealismo fatto con la luce. Il tema della vocazione nell'arte: la chiamata degli apostoli. di Timothy Verdon

Matteo Ricci tomista alla cinese. Del Card. Camillo Ruini

Matteo Ricci, un gesuita molto euclideo su cui il Papa scommette molto

Umanesimo simbolico di san Tommaso d'Aquino. L'ottimismo dell'imperfezione. di Gianfranco Ravasi

Elogio di Pio IX di FRANCO CARDINI

Ucraina, la caccia alle streghe anticomuniste non è finita La drammatica storia di Anatoliy Slipyi, pronipote del celebre cardinale




La Sindone e il falsario Superman

PAKISTAN Punjab: toccano il Corano con mani sporche, sposi cristiani condannati a 25 anni di galera

«Una vita inebriata di Dio»: il prete secondo Montini

Ma dove diavolo è finito Satana?

Messori, essere cattolici oggi Il giornalista si racconta al pubblico romano

L'apostolato di Matteo Ricci nel Grande Regno del Dragone Un genio dell'ascolto a Zhaoqing





LITURGIA

LA COMUNIONE SOTTO LE DUE SPECIE




SOCIETA' E COMMENTI


È l’aborto l’ossessione delle Nazioni Unite

La trappola di facebook

Il catastrofismo climatico è stato costruito su dati falsificati di Antonio Gaspari

Le lobby e quell’enfasi sulla «salute riproduttiva»

Il libro pieno di dubbi e humour di Zoe, che ha aiutato mamma a morire




Aborto, ecatombe in Europa, Con 2.863.649 aborti praticati e censiti ogni anno

La prima causa di morte in Europa La moratoria sull’aborto era un programma. La Spagna si muove, e noi? G. Ferrara


La Spagna va in piazza: «Sì alla vita». Con Zapatero sei anni di attacchi ai valori

Polonia, campagna anti-aborto Il testimonial? Adolf Hitler

Ha svelato gli aborti a Cuba Il dr. Biscet langue nel gulag

Sos alcol beve il 17 per cento dei 12enni L'età di inizio è la più bassa d'Europa Sempre più diffuso il «binge drinking» e il consumo lontano dai past

La distruzione del principio di autorità

Basta dark, ai giovani torna il sorriso

Massoneria la festa del relativismo. di MASSIMO INTROVIGNE

IL LAVORO NEL NOME DEL PADRE

Perchè la scienza del clima deve cambiare direzione


Spaesati, insicuri e isolati. Ci manca la vera comunità.
Nell’età della comunicazione regnano i surrogati della collettività. di Marcello Veneziani





SPECIALE QUARESIMA










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Kiko Argüello: La Quaresima è la gestazione alla fede che culmina nella Pasqua. Lettera del 1978









Rendere presente Cristo nella nostra carne, in ogni ambiente, in ogni realtà umana Appunti da una conversazione di Luigi Giussani

L'INIZIAZIONE CRISTIANA. A. NOCENT

UN AMMONIMENTO DEL PADRE DIVO BARSOTTI SULLA QUARESIMA

Dobbiamo saperci dimenticare. don Divo Barsotti





Per Meditare e pregare anche con l'ausilio della musica:



Tutta la mia musica, per il Vexilla Regis!

"In cosa consiste questo su cui sto costruendo la festa della mia vita?". Il 2°movimento della VII di Beethoven, la sinfonia dell'umana esistenza




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LA QUARESIMA CON BENEDETTO XVI:






L'Angelus della Seconda Domenica di Quaresima

Papa: "Gesù solo" è tutto ciò che è dato alla Chiesa di ogni tempo. La sua Parola sia il criterio che guida l'esistenza e i Pastori ne siano pervasi



L'Angelus della Prima Domenica di Quaresima

Il Papa: La Quaresima è come un lungo "ritiro", un "agonismo" spirituale per celebrare la Pasqua pronti a rinnovare le promesse del nostro Battesimo



La splendida catechesi sulla quaresima:

Il Papa: la conversione non è una semplice decisione morale ma è una scelta di fede in misura alta, un'immersione nel Mistero Pasquale



L'omelia nel mercoledì delle ceneri:

Il Papa: La quaresima è un battesimo, un'immersione nella volontà di Dio, seguendo Cristo con umiltà per partecipare alla sua vittoria sul peccato

Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2010 “La giustizia di Dio si è manifestata per mezzo della fede in Cristo”







150 ANNI (MASSONICI) E LI DIMOSTRA TUTTI...


Corruzione, libertinaggio, escort e mazzette. E se andassimo a scavare, oltre che nel cuore dell'uomo che ha smarrito Dio, anche nelle radici di una storia che si fonda sull'espulsione di Dio e della Chiesa? L'Italia "unita" è stata gestata dalla massoneria e svezzata dall'egemonia culturale d'impronta comunista. 150 anni a pane e anticlericalismo. Morali laiche schiacciate su moralismi senz'anima pronti a partorire rivoluzioni e trasgressioni. Leggere la storia per capire che cosa sta accadendo.



Don Bosco e la persecuzione risorgimentale

RISORGIMENTO? DEL PAGANESIMO. Di Angela Pellicciari




DA LEGGERE E MEDITARE



Ipazia, fra storia e mito anticattolico. .Ma la "verità" della pellicola non è la "verità storica". Di Rino Cammilleri


Il sociologo Belardinelli: «Riscopriamo la verità, come chiede Benedetto XVI. Anche imparando dagli Illuministi»

Europa: specchio del futuro. Di RALPH MCINERNY

La cultura attuale? Liquida come un grande magazzino

Perché tutti danno i numeri. Dalla pubblicità alla politica, è un continuo parlare attraverso dati, statistiche, sondaggi. Serve a «darsi un tono»


IN RILIEVO


Quando il Figlio dell'uomo tornerà troverà la fede sulla terra? Anche la pedofilia è figlia della crisi di fede




LEGGI ANCHE


IL DECALOGO


J. Ratzinger. Prima il Decalogo, poi la democrazia



DOCUMENTI





MULTIMEDIA

Patrimoni dell’umanità – Città Vecchia di Gerusalemme








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ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO

Segni dalla tomba vuota







22 febbraio 2005 - 22 febbraio 2010
Giussani. Il carisma del maestro.
Di Massimo Camisasca


Non ebbe vita facile: malvisto dai tradizionalisti, che lo consideravano progressista perché metteva insieme ragazzi e ragazze, al tempo stesso era additato dagli innovatori come passatista In realtà aveva orrore per ogni sguardo all’indietro, desiderava lanciare i giovani verso il futuro ma nella continuità; per questo soprattutto dopo il ’68 sostenne l’autorità, convinto che si deve trasmettere ciò che si è ricevuto


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E l’ascesi è proprio questo:
che diventi in noi familiare,
nonostante tutto,
la domanda della presenza di Cristo in ogni situazione della vita:
a Cristo, presenza che salva.
A noi tocca camminare senza smettere di domandare.


Don Giussani Alla ricerca del volto umano. Contributo ad una antropologia




http://scorfano.files.wordpress.com/2009/03/questa-non-e-una-bussola1.jpg

LA BUSSOLA.
Frammenti per orientarsi





La "ramazza" non basta. La credibiltà è garantita solo da un'autentica formazione alla fede


Ramazza, pulizia, e via, d'incanto, con un bel colpo di centrifuga, il bucato è pronto. Fatta pulizia la Chiesa si ritroverà credibile. Queste le note di una serie di editoriali e commenti sui fatti recenti che hanno coinvolto la Chiesa, tra pedofilia, denaro e concupiscienze varie. Come non approvare il desiderio di repulisti generale, e come non essere d'accordo sull'esaltazione della figura del Santo Padre. Ma tutto appare incompleto, superficiale e, in fin dei conti, molto mondano. Il Papa è certo la pietra su cui il Signore ha voluto fondare ed erigere la sua Chiesa. Ma occorre intenderci bene su questo punto. Il Papa non è il guardiano della rivoluzione cattolica, il talebano vestito di bianco. Il Papa è, innanzi tutto, colui che conferma nella fede i suoi fratelli. Da essa sgorga tutta la vita della Chiesa. Se la fonte è inquinata tutto sarà avvelenato. E su questo mi sembra vi sia molta confusione in giro. Non saranno quattro teste mozzate, per dirla alla Ferrara, a ristabilire ordine e a ridare credibilità alla Chiesa. La zizzania continuerà a crescere insieme al grano, sino alla fine dei tempi. Il punto cruciale non è da ricercarsi nei peccati, spesso orribili, che certo procurano ferite profonde. Essi sono i tori ormai scappati dalla stalla. E' necessario e doveroso acciuffarli e renderli inoffensivi. Ma la questione è molto più radicale. Chi e come ha formato i presbiteri negli ultimi decenni? E la fede, dove si vedono i segni di una fede adulta? Il clero non è una razza separata, esso è frutto d'uno stesso corpo. C'è da chiedersi allora, esattamente come fa il Papa quasi quotidianamente, quale formazione abbia ricevuto in questi ultimi decenni l'intero popolo di Dio; se la fede non sia ormai qualcosa di completamente separato dalla vita quotidiana, dalla famiglia, dal lavoro, dalla sessualità, dai rapporti interpersonali. Vi è oggi nelle parrocchie un'iniziazione cristiana capace di educare alla fede in profondità incidendo sul pensiero e sull'agire? Per citare un solo esempio, che fine ha fatto l'Humanae Vitae, se la media dei figli di chi frequenta costantemente le messe domenicali è la stessa di chi in chiesa non mette piede o si dichiara non credente? E la trasmissione della fede alle seguenti generazioni, è una responsabilità assolta dai genitori o delegata, spesso per abitudine, ai catechisti parrocchiali? E si potrebbe continuare. La pedofilia nel clero ha radici profonde, se non si cercano queste a poco varrà qualsiasi repulisti. Non sarà un buon medico quello che curerà un foruncolo con una pomata senza cercare la causa che si cela dietro al sintomo. Mi chiedo allora come mai, i tanti che oggi invocano rigore nel reprimere ed esaltano la figura del Pontefice come l'unico rappresentante credibile dell'intera Chiesa, sorvolano costantemente le sue innumerevoli parole riguardanti la fede e la formazione. Come mai le sue frequenti parole che indicano alla Chiesa la via maestra di una fede adulta incarnata nei tanti movimenti e nelle nuove comunità suscitate dallo Spirito Santo sono sottaciute in una sospetta regia di occultamento sistematico? Prendo un brano di un discorso del Santo Padre e sfido la maggioranza dei lettori se ne ha avuto conoscenza: "Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore. La carità è il segno distintivo del Buon Pastore: essa rende autorevole ed efficace l’esercizio del ministero che ci è stato affidato. Andare incontro con molto amore ai movimenti e alle nuove comunità ci spinge a conoscere adeguatamente la loro realtà, senza impressioni superficiali o giudizi riduttivi. Ci aiuta anche a comprendere che i movimenti ecclesiali e le nuove comunità non sono un problema o un rischio in più, che si assomma alle nostre già gravose incombenze. No! Sono un dono del Signore, una risorsa preziosa per arricchire con i loro carismi tutta la comunità cristiana. Perciò non deve mancare una fiduciosa accoglienza che dia loro spazi e valorizzi i loro contributi nella vita delle Chiese locali. Difficoltà o incomprensioni su questioni particolari non autorizzano alla chiusura. Il "molto amore" ispiri prudenza e pazienza. A noi Pastori è chiesto di accompagnare da vicino, con paterna sollecitudine, in modo cordiale e sapiente, i movimenti e le nuove comunità, perché possano generosamente mettere a servizio dell’utilità comune, in modo ordinato e fecondo, i tanti doni di cui sono portatori e che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare: lo slancio missionario, gli efficaci itinerari di formazione cristiana, la testimonianza di fedeltà e obbedienza alla Chiesa, la sensibilità ai bisogni dei poveri, la ricchezza di vocazioni.... Chi è chiamato a un servizio di discernimento e di guida non pretenda di spadroneggiare sui carismi, ma piuttosto si guardi dal pericolo di soffocarli (cfr 1 Ts 5,19-21), resistendo alla tentazione di uniformare ciò che lo Spirito Santo ha voluto multiforme per concorrere all’edificazione e alla dilatazione dell’unico Corpo di Cristo, che lo stesso Spirito rende saldo nell’unità. Consacrato e assistito dallo Spirito di Dio, in Cristo, Capo della Chiesa, il Vescovo dovrà esaminare i carismi e provarli, per riconoscere e valorizzare ciò che è buono, vero e bello, ciò che contribuisce all’incremento della santità dei singoli e delle comunità. Quando saranno necessari interventi di correzione, siano anch’essi espressione di "molto amore"... Lo Spirito di Dio ci aiuti a riconoscere e custodire le meraviglie che Egli stesso suscita nella Chiesa a favore di tutti gli uomini" (Benedetto XVI, Udienza ai Vescovi partecipanti al Seminario di Studi promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, 17 maggio 2008). Quanti Pastori, in Italia, in Germania, in Olanda, in Irlanda ad esempio, negli ultimi anni, sono andati incontro con molto amore ai movimenti e alle nuove comunità, risorse preziose donate dal Signore per arricchire con i loro carismi tutta la comunità cristiana con lo slancio missionario, gli efficaci itinerari di formazione cristiana, la testimonianza di fedeltà e obbedienza alla Chiesa, la sensibilità ai bisogni dei poveri, la ricchezza di vocazioni ? Proprio recentemente il Papa, in una catechesi dedicata a San Francesco e al suo carisma, ha sottolineato come l'autentico rinnovamento della Chiesa sia un'opra di Dio sucitata e realizzata dallo Spirito Santo attraverso i suoi doni confermati dall'Istituzione. "San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa... Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo incomunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento". E' questo il cammino che Pietro indica oggi alla Chiesa, quello che siamo chiamati a riconscere e ad intraprendere; anche quando le sue parole si fanno dure ed intransigenti di fronte agli abusi e ai peccati il Papa ci richiama ad avere uno sguardo soprannaturale sugi eventi, a lasciare i criteri di giustizia del mondo, e ad imboccare la via dell'autentico rinnovamento che è, come anche in questa quaresima ci ha insegnato, un ritornare ad immergersi nelle acque del nostro battesimo, la fonte della fede adulta che genera una vita nuova e credibile capace di spalancare il Cielo a questa generazione, oltre ogni scandalo.


Il Papa: La crisi della fede che coinvogle la Chiesa alla radice della pedofilia. Comunicato al termine dell'incontro di due giorni in Vaticano





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MULTIMEDIA






SANT'AGOSTINO. VIDEO E DOWNLOAD DELLO SCENEGGIATO RAI


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Cogliamo l'occasione offerta dalla visione dello sceneggiato della Rai per conoscere e approfondire la vita e gli scritti di Sant'Agostino, l'autore più citato da Benedetto XVI. Potremo così penetrare meglio il Magistero del Santo Padre, e sarà un cammino spirituale fondamentale per la nostra stessa vita. AL centro dello sceneggiato, secondo anche l'intenzione del regista, vi è la conversione di Agostino. Ci farà bene accostarci a quest'uomo e all'opera della Grazia che in lui ha avuto esisti meravigliosi. Ci aiuterà a camminare anche noi nel personale e comunitario cammino di conversione, desiderando più dìogni altra cosa la sapienza della Croce che ha guidato s. Agostino. Buona visione e buona lettura. E, soprattutto, buona preghiera.






SANT'AGOSTINO: FONTI; BIOGRAFIE; TESTI DEL MAGISTERO









ALTRI MULTIMEDIA




http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"



Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo


San Domenico ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare! Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti – pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali – che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo!...Viaggiando, Domenico si rese conto di due enormi sfide per la Chiesa del suo tempo: l’esistenza di popoli non ancora evangelizzati, ai confini settentrionali del continente europeo, e la lacerazione religiosa che indeboliva la vita cristiana nel Sud della Francia, dove l’azione di alcuni gruppi eretici creava disturbo e l’allontanamento dalla verità della fede. L’azione missionaria verso chi non conosce la luce del Vangelo e l’opera di rievangelizzazione delle comunità cristiane divennero così le mète apostoliche che Domenico si propose di perseguire. Fu il Papa, presso il quale il Vescovo Diego e Domenico si recarono per chiedere consiglio, che domandò a quest’ultimo di dedicarsi alla predicazione agli Albigesi, un gruppo eretico che sosteneva una concezione dualistica della realtà... Domenico accettò con entusiasmo questa missione, che realizzò proprio con l’esempio della sua esistenza povera e austera, con la predicazione del Vangelo e con dibattiti pubblici. A questa missione di predicare la Buona Novella egli dedicò il resto della sua vita. I suoi figli avrebbero realizzato anche gli altri sogni di san Domenico: la missione ad gentes, cioè a coloro che ancora non conoscevano Gesù, e la missione a coloro che vivevano nelle città, soprattutto quelle universitarie, dove le nuove tendenze intellettuali erano una sfida per la fede dei colti.






IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA


Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa

San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.




Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione


Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".

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Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".

"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".

"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".

"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".

Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"

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