DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi



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LA BUONA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento




Lunedì della II settimana del Tempo Ordinario



http://www.reginamundi.info/icone/sposo1.jpgDal Vangelo secondo Marco 2,18-22.

Ora i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».


Il Commento:

Amore e libertà. I discepoli di Gesù non digiunano come gli altri. I discepoli di Gesù digiunano per amore, in libertà. Il digiuno cristiano non è solo una pratica pia, un segno religioso in vista d'una purificazione. Il digiuno dei discepoli di Gesù è MEMORIA. E' inginocchiarsi dinnanzi al Crocifisso e implorare il Suo ritorno. E' una condizione essenziale dell'esistenza, digiunare è vivere in pienezza la vita terrena. Che è GIA' e NON ANCORA. Lo Sposo è con noi, ma, contemporaneamente, non è qui. La pienezza è il Cielo. La terra è ancora un cammino, passi che si susseguono verso il Cielo, e la mancanza e il desiderio di pienezza si acuisce all'avvicinarsi della meta. Le nostre nozze con il Signore sono certo indissolubili, eppure vi sono giorni nei quali lo sposo ci è tolto. Allora la nostra vita si addentra nel mistero di una compiutezza pregustata ma non ancora completamente assaporata. ..... Leggi tutto il commento


LEGGI IL COMMENTO AL VANGELO





[L]



DA OGGI E' POSSIBILE SCARICARE IL FILM L'ISOLA IN UN'UNICO FILE AVI (DIVX)





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LA BUSSOLA.
Frammenti per orientarsi




IL PAPA IN SINAGOGIA. LE DIECI PAROLE, IL CAMMINO DELLA VITA E IL CORTILE DEI GENTILI DISCHIUSO SUL MONDO.


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"In particolare il Decalogo - le "Dieci Parole" o Dieci Comandamenti (cfr Es 20,1-17; Dt 5,1-21) - che proviene dalla Torah di Mosè, costituisce la fiaccola dell'etica, della speranza e del dialogo, stella polare della fede e della morale del popolo di Dio, e illumina e guida anche il cammino dei Cristiani. Esso costituisce un faro e una norma di vita nella giustizia e nell'amore, un "grande codice" etico per tutta l'umanità. Le "Dieci Parole" gettano luce sul bene e il male, sul vero e il falso, sul giusto e l'ingiusto, anche secondo i criteri della coscienza retta di ogni persona umana. Gesù stesso lo ha ripetuto più volte, sottolineando che è necessario un impegno operoso sulla via dei Comandamenti: "Se vuoi entrare nella vita, osserva i Comandamenti" (Mt 19,17). In questa prospettiva, sono vari i campi di collaborazione e di testimonianza.... Come insegna Mosè nello Shemà (cfr. Dt 6,5; Lv 19,34) - e Gesù riafferma nel Vangelo (cfr. Mc 12,19-31), tutti i comandamenti si riassumono nell'amore di Dio e nella misericordia verso il prossimo....Nella tradizione ebraica c'è un mirabile detto dei Padri d'Israele: "Simone il Giusto era solito dire: Il mondo si fonda su tre cose: la Torah, il culto e gli atti di misericordia" (Aboth 1,2). Con l'esercizio della giustizia e della misericordia, Ebrei e Cristiani sono chiamati ad annunciare e a dare testimonianza al Regno dell'Altissimo che viene, e per il quale preghiamo e operiamo ogni giorno nella speranza. (Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, 17 gennaio 2010)

Il cuore del Papa, in sintonia e continuità con quello di Giovanni Paolo II e degli altri Pontefici, batte con il ritmo del Decalogo. Il suo pontificato, anche se è un aspetto non sottolineato, spesso pregiudizialmente e ad arte, affonda le radici nella tradizione ebraica. Per chi ha familiarità con i suoi scritti non è una sorpresa. Non solo per quel che si riferisce alla Scrittura, ma anche per quanto riguarda la liturgia - sì, proprio la liturgia ed in essa l'eucarestia.... - e l'evangelizzazione, missione precipua della Chiesa. Vengono in mente le parole pronunciate a Ratisbona, quelle ripetute innumerevoli volte sull'intriseca unità di fede e ragione, e quelle di qualche giorno fa sul "cortile dei Gentili". E' in questa visione aperta all'evangelizzazione e all'annuncio della Verità capace di salvare la vita degli uomini che sono fondati il pensiero e il pontificato di Benedetto XVI. Ed il cortile dei Gentili è oggi il vero punto d'incontro con l'ebraismo, al di là delle sterili polemiche. Gentili sono tutti coloro che hanno smarrito o non conoscono Dio. Ebrei e cristiani costituiscono, l'uno innestato sull'altro, il Popolo eletto che proclama la presenza di Dio lungo tutta la storia. E' il Popolo che, con modalità differenti secondo l'insondabile disegno di Dio, unico e diverso da tutti i popoli, apre giorno dopo giorno, in ogni piega della storia e in ogni angolo del mondo, il cortile attraverso il quale Dio stesso vuole raccogliere ogni uomo. Le Beatitudini, traduzione neotestamentaria del Decalogo, sono la luce del Dio vivo fatto carne in questo Popolo. Viverle è la questione decisiva per la Chiesa, come, da sempre, lo è stato il Decalogo per Israele. In questa Parola, in questo cammino di vita, molto più incisivamente e fecondamente, cristiani ed ebrei possono incontrarsi. Anzi, si incontrano, come testimoniano il Cammino Neocatecumenale e la Domus Galilaeae. Qui le radici ebraiche trovano lo splendore del compimento, e giungono, quali testimonianze vive, ad ogni fratello, in ogni parte del mondo. L'incontro di ieri nella Sinagoga di Roma avviene, quotidianamente, nelle comunità del Cammino, in Europa come in Africa, in Oceania come in Asia, sino al più remoto villaggio. Dio è fedele alle sue promesse, le stesse fatte ad Abramo e alla sua discendenza, e, attraverso di essa - cortile dei Gentili sempre aperto - a tutti i popoli della terra.

A.I.



[sina10.jpg]LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA:

Il Papa: Come Gesù nella Sinagoga di Cafarnao ricorda come le "Dieci Parole" siano l'unico cibo che non perisce e che conduce e annuncia la Vita






http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"


Mons. Léonard nuovo arcivescovo di Bruxelles

IL PAPA, GLI ORDINI MENDICANTI E I MOVIMENTI. UNA NOMINA IN BELGIO CHE GUARDA AL CAMMINO NEOCATECUMENALE, INDICA IL CAMMINO ALLA CHIESA




E' ormai una splendida notizia. L'annuncio è della Radio Vaticana: "
Il Papa ha nominato oggi il nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio): si tratta di mons. André-Mutien Léonard, finora vescovo di Namur. Succede al cardinale Godfried Danneels, che lascia, dopo oltre 30 anni, per raggiunti limiti di età. Mons. André-Mutien Léonard è nato il 6 maggio 1940 a Jambes, nella diocesi di Namur. Dopo gli studi secondari presso il "Collège Notre-Dame de la Paix" a Namur, ha compiuto gli studi filosofici presso l’Università Cattolica di Louvain, ottenendone la Licenza, e quelli teologici presso la Pontificia Università Gregoriana fino alla Licenza. Ritornato in Belgio, ha conseguito il Dottorato in Filosofia a Louvain-le-Neuve. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 19 luglio 1964 per la diocesi di Namur. Dal 1970 al 1991 è stato professore di Filosofia all’Università Cattolica di Louvain-la-Neuve. Dal 1978 è stato anche rettore del Seminario Universitario "Saint-Paul" a Louvain-la-Neuve. È stato membro della Commissione Teologica Internazionale. Eletto vescovo di Namur il 7 febbraio 1991, è stato ordinato il 14 aprile successivo.". Al di là delle tante, troppe speculazioni di chi tira per la veste il Papa assoldandolo tra i nemici del Concilio, questa nomina, ma in fondo anche la sua stessa sola probabilità, mostra con chiarezza la direzione verso la quale Pietro ha posto la barra del timone della sua Barca. Nella bellissima catechesi di ieri dedicata agli Ordini mendicanti se ne possono scorgere le tracce: L'Istituzione e il Carisma uniti nella comunione per rispondere alle sfide che deve affrontare la Chiesa in questo tempo..... Continua a leggere

Antonello Iapicca Pbro


LA SPLENDIDA CATECHESI DEL PAPA:

Il Papa: lo Spirito, eterna giovinezza della Chiesa faccia sentire ad ognuno l’urgenza di offrire una testimonianza coerente e coraggiosa del Vangelo


PER APPROFONDIRE






http://all-news.myblog.it/media/01/01/1403175862.jpgTUTTE LE NOTIZIE
"Va, metti una sentinella; ch’essa annunzi quel che vedrà!"





EDITORIALI


MADRID PRESEPE D'EUROPA




IL TERREMOTO DEI POVERI

DISCERNERE



LA CHIESA NELLA STORIA

Il Papa: Nella Chiesa l’unità è primariamente unità di fede confermata da Pietro. Da essa dipende l’efficacia dell’azione evangelizzatrice



La tua opera è un bene per tutti Julián Carrón Appunti dall’intervento all’Assemblea generale della Compagnia delle Opere. Assago, 22 novembre 2009




CAMMINO NEOCATECUMENALE




http://cantalavita.files.wordpress.com/2009/05/rimanete_ok.jpg

UNO SGUARDO
Gli editoriali





I FATTI DI ROSARNO; LA CHIESA E LE TANTE CHIACCHIERE AL VENTO

Accoglienza e fede. La Chiesa aperta a tutti, il mondo chiuso come Sodoma. E una paziente educazione permanente all'amore.


"La Chiesa è aperta a tutti, perché – in Dio - esiste per gli altri! Pertanto essa partecipa intensamente alle sorti dell’umanità, che in questo anno appena iniziato, appare ancora segnata dalla drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale e ha provocato una grave e diffusa instabilità sociale". Così il Papa al Corpo Diplomatico. "E' molto naturale avere come prima reazione la difesa della propria normalita' di vita. Ci vuole pazienza. E' un grande mandato per la Chiesa: educare le persone ad aprire i cuori" . Così l'allora Card. Ratzinger in un'intervista del 1997 commentando gli sbarchi di Albanesi in Italia. Aprire il cuore perchè la Chiesa è aperta a tutti. I fatti tragici di questi giorni non possono lasciarci indifferenti. Ma il punto è, come sempre, il criterio con il quale discerniamo gli eventi. Molto prima della politica, dei talk-show, degli editoriali vi è una paziente educazione. Ed è compito della Chiesa. Nella stessa intervista il Card. Ratzinger affermava che "in realta' c'e' una forza distruttiva che esiste, opera ed e' molto evidente.... Certo delle mancanze (nella Chiesa) ci devono essere state... (Occorre un) esame di coscienza: perche' siamo cosi' incapaci di rispondere alla sete del mondo?". Alla sete del mondo vi è una sola risposta: la porta sempre aperta della Chiesa. Ma come non chiuderla se chi vi è dentro è ancora oppresso dalla paura della morte? .....

Antonello Iapicca Pbro
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PER DISCERNERE




IN EVIDENZA: ELUANA E LEGGE 40, COME STRAVOLGERE LEGGE E VERITA'


Mentre il Papa indica la via della vita ai politici:

Pirati del diritto straziano ancora Eluana e i suoi fratelli embrioni: