DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

LEGGERE E MEDITARE IN QUESTA QUARESIMA:

Éloi Leclerc. LA SAPIENZA DI UN POVERO


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Un libro bellissimo, da gustare pagina dopo pagina. Un'immersione nel cammino spirituale di San Francesco, quello più duro e più intenso che lo condurrà alle stigmate su La Verna. I dubbi, l'angoscia, lo scoprirsi nulla e la libertà che scaturisce dall'incontro decisvo con la misericordia di Dio. Il cammino della più pura conversione, attraverso il quale lasciare ogni schema, ogni certezza, ogni idolatria per gettarsi nell'amore infinito di Dio e lasciarsi condurre esclusivamente dalla sua Grazia. Le stigmate di San Francesco sono le stesse che tutti ci attendono, il sigillo d'una vita strappata alla morte e liberata per appartenere totalmente al Signore. Padri, madri, figli, presbiteri, religiosi, non v'è alcuna diffrenza. Il cammino quaresimale è il cammino a La Verna preparata per ciascuno di noi, dove s'incontrano il nostro nulla e il Suo tutto. La Verna, un monte dove vi si ascende discendendo i gradini della piscina battesimale, nel cammino pre-battesimale che han percorso i catecumeni della Chiesa primitiva. Un cammino che punta alle radici della verità su noi stessi e su Dio, il nostro essere poveri e falliti peccatori ed il Suo essere Misericordia infinita. Che in questa quaresima Dio ci doni la grazia delle stigmate, il sigillo del suo amore incarnato nella nostra vita. Buona lettura.


Antonello Iapicca Pbro




http://unalberogrande.it/media/annunciazione.jpgLA BUONA NOTIZIA

Il Vangelo del giorno ed il commento




Sabato della III settimana di Quaresima




Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro,
perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato
....

IL COMMENTO

Pregare non basta. Anzi. Salire al Tempio a pregare ed uscirne assolutamente identici è una possibilità tutt'altro che remota. Presumere di se stessi qualsiasi cosa è infatti un veleno che infetta anche i momenti più sacri. L'orgoglio, la superbia, la considerazione di sé stessi migliori degli altri è un sentimento che ci definisce appropriatamente. Non a caso il disprezzo
degli altri, che è l'inseparabile compagno della presunzione (dal latino praesuntionem, participio passato di praesumere, prendere anticipatamente, immaginarsi prima, prae-innanzi e sumere-attribuirsi) è un criterio infallibile nel discernimento degli spiriti. Dal presumere di se stessi al presumere di pregare, il passo è breve.
......LEGGI TUTTO IL COMMENTO




IV Domenica del Tempo di Quaresima (Anno C).


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ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO

Segni dalla tomba vuota





Il Papa: Il Sacerdozio è carisma profetico legato alla fede, e domanda una radicale continuità tra la formazione seminaristica e quella permanente


La comprensione del Sacerdozio ministeriale è legata alla fede e domanda, in modo sempre più forte, una radicale continuità tra la formazione seminaristica e quella permanente. La vita profetica, senza compromessi, con la quale serviremo Dio e il mondo, annunciando il Vangelo e celebrando i Sacramenti, favorirà l’avvento del Regno già presente e la crescita del Popolo di Dio nella fede.


LEGGI TUTTA LA CATECHESI


Quando il Figlio dell'uomo tornerà troverà la fede sulla terra? Anche la pedofilia è figlia della crisi di fede



http://scorfano.files.wordpress.com/2009/03/questa-non-e-una-bussola1.jpg

LA BUSSOLA.
Frammenti per orientarsi





PRESBITERI E PEDOFILIA. LA CHIESA E' VITTIMA E CAPRO ESPIATORIO

http://www.artknowledgenews.org/files2009a/HolmanHunt_Scapegoat.jpg

William Holman Hunt, Il Capro espiatorio




Preti e pedofilia. Nessuna "tonache pulite". Piuttosto un "severo discernimento, un realismo sobrio e apertura ai nuovi carismi" (Benedetto XVI)

La "ramazza" non basta.
La credibiltà è garantita solo da un'autentica formazione alla fede

Pedofilie occulte e amore autentico


Il tema attuale: “L’abuso sessuale” e la sua strumentalizzazione anticattolica - Infamia dell’abuso sessuale








DE DELICTIS GRAVIORIBUS. I DELITTI PIU' GRAVI

Il celibato di Gesù, la strada maestra. LA CASTITÀ DI CRISTO, I VANGELI, IL PRETE: LA RIFLESSIONE DI MONSIGNOR ANGELO AMATO






http://all-news.myblog.it/media/01/01/1403175862.jpg
TUTTE LE NOTIZIE






L'ITALIA E' NATA DA UN GENOCIDIO!



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Altro che pedofilia. L'Italia, secondo l'ideologia che da sessant'anni avvelena scuole, cultura, comunicazione, politica, è nata dalla Resistenza. Ovvero da un genocidio!

La Resistenza accusata di genocidio. La Corte dell’Aia accoglie il ricorso del figlio di un milite della Repubblica sociale assassinato senza processo




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Porzus. Il film da vedere online. La strage di Porzus e la storia ritrovata





Il Papa: Cosa sarebbe la Chiesa senza la novità degli Ordini Religiosi che si realizza anche oggi nei nuovi carismi donati dallo Spirito


A questo punto forse è utile dire che anche oggi esistono visioni secondo le quali tutta la storia della Chiesa nel secondo millennio sarebbe stata un declino permanente; alcuni vedono il declino già subito dopo il Nuovo Testamento. In realtà, "Opera Christi non deficiunt, sed proficiunt", le opere di Cristo non vanno indietro, ma progrediscono. Che cosa sarebbe la Chiesa senza la nuova spiritualità dei Cistercensi, dei Francescani e Domenicani, della spiritualità di santa Teresa d’Avila e di san Giovanni della Croce, e così via? Anche oggi vale questa affermazione: "Opera Christi non deficiunt, sed proficiunt", vanno avanti. San Bonaventura ci insegna l’insieme del necessario discernimento, anche severo, del realismo sobrio e dell’apertura a nuovi carismi donati da Cristo, nello Spirito Santo, alla sua Chiesa. E mentre si ripete questa idea del declino, c’è anche l’altra idea, questo "utopismo spiritualistico", che si ripete. Sappiamo, infatti, come dopo il Concilio Vaticano II alcuni erano convinti che tutto fosse nuovo, che ci fosse un’altra Chiesa, che la Chiesa pre-conciliare fosse finita e ne avremmo avuta un’altra, totalmente "altra". Un utopismo anarchico! E grazie a Dio i timonieri saggi della barca di Pietro, Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo II, da una parte hanno difeso la novità del Concilio e dall’altra, nello stesso tempo, hanno difeso l’unicità e la continuità della Chiesa, che è sempre Chiesa di peccatori e sempre luogo di Grazia.

LEGGI TUTTA LA CATECHESI

CATECHESI DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA






IL SEGNO DEL GIORNO



Il Paese del Sol Ponente. Mentre i suicidi falcidiano il Giappone,
la Chiesa non può suicidarsi confondendo inculturazione e annuncio del Vangelo




ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO



L'inguaribile voglia di vivere. Puntata di «Radio anch'io» del 9 marzo da non perdere. Audio e download





CHIESA



Il Papa: I presbiteri vivano in "modo alto" la vocazione per suscitare il senso del peccato, dare coraggio e far nascere desiderio del perdono di Dio

Civitavecchia, a quindici anni dalla lacrimazione della Madonnina: il “diario segreto” di monsignor Grillo

Come posso toccare l'infinito mentre vivo nel finito. di Carlo Caffarra

Sacerdoti e laici: il giusto rapporto Guzmán Carriquiry, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici

IL CURATO FALLIMENTARE. I santi parroci esistono ancora vanno in pellegrinaggio ad Ars Le risposte sociologiche alla crisi stanno facendo un deserto

Come aiutare i coniugi in crisi

Il senso della storia


Vittorio Messori: Grazie Kiko !





SOCIETA' E COMMENTI


Saliamo sull’autobus di Dio e del Destino di Marcello Veneziani

Il «Gendercide» di casa nostra

Altro che distributore di preservativi. Chiedete la felicità

Affetto condom. La scuola non deve educare alla “disciplina dei sentimenti”, deve solo fornire istruzione

I PROFILATTICI « LEZIONE » SBAGLIATA IN UN LICEO DI ROMA Che a scuola trovi spazio la «disciplina dei sentimenti»

Si estingue prima l’uomo o la zanzara? Ma quanti danni fa l’oltranzismo verde? Tutti i morti delle campagne contro il Ddt e gli Ogm

Da Facebook a «Lost»: la filosofia sposa la cultura di massa

Non sono “allegre” o “mangiauomini”: cercano il Dna migliore...
A Roma una giornata dedicata alla tratta degli esseri umani Un dramma senza confini

Assistere o partecipare un dilemma da sciogliere. di Massimo Introvigne




Spaesati, insicuri e isolati. Ci manca la vera comunità.
Nell’età della comunicazione regnano i surrogati della collettività. di Marcello Veneziani




LITURGIA



LA COMUNIONE SOTTO LE DUE SPECIE




UN GIORNO BENEDETTO


Il Papa: Vi esorto a proseguire con coraggio nell'apertura ai Movimenti ed alle nuove Comunità, sperimentando nuove forme di evangelizzazione


Il Papa alla parrocchia di San Giovanni della Croce a Colle Salario:

Non basta essere stati battezzati ed essere nutriti alla stessa mensa eucaristica, se non si vive come cristiani e non si è attenti ai segni del Signore


Sin dal suo nascere, questa Parrocchia si è aperta ai Movimenti ed alle nuove Comunità ecclesiali, maturando così una più ampia coscienza di Chiesa e sperimentando nuove forme di evangelizzazione. Vi esorto a proseguire con coraggio in questa direzione, impegnandovi, però, a coinvolgere tutte le realtà presenti in un progetto pastorale unitario. Ho appreso con favore che la vostra comunità si propone di promuovere, nel rispetto delle vocazioni e dei ruoli dei consacrati e dei laici, la corresponsabilità di tutti i membri del Popolo di Dio. Come ho già avuto modo di ricordare, ciò esige un cambiamento di mentalità, soprattutto nei confronti dei laici, "passando dal considerarli «collaboratori» del clero a riconoscerli realmente «corresponsabili» dell’essere e dell’agire della Chiesa, favorendo così la promozione di un laicato maturo ed impegnato" (cfr Discorso di apertura del Convegno pastorale della Diocesi di Roma - 26 maggio 2009).Carissime famiglie cristiane, carissimi giovani che abitate in questo quartiere e che frequentate la parrocchia, lasciatevi sempre più coinvolgere dal desiderio di annunciare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo. Non aspettate che altri vengano a portarvi altri messaggi, che non conducono alla vita, ma fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli, dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero. Avviate anche qui una capillare e organica pastorale vocazionale, fatta di educazione delle famiglie e dei giovani alla preghiera e a vivere la vita come un dono che proviene da Dio.

LEGGI TUTTA L'OMELIA



Il Papa: la possibilità di conversione esige che impariamo a leggere i fatti della vita nella prospettiva della fede

Il Papa: Un'evangelizzazione rinnovata crea a sua volta una cultura cattolica più profonda che si radica nella famiglia

Il Papa: senza volontariato la società non può durare a lungo






SPECIALE QUARESIMA







Meditazioni per il Papa: l’”apostolo abbandonato” di Dal Covolo (testo integrale)


Rendere presente Cristo nella nostra carne, in ogni ambiente, in ogni realtà umana Appunti da una conversazione di Luigi Giussani

L'INIZIAZIONE CRISTIANA. A. NOCENT

UN AMMONIMENTO DEL PADRE DIVO BARSOTTI SULLA QUARESIMA

Dobbiamo saperci dimenticare. don Divo Barsotti






Per Meditare e pregare anche con l'ausilio della musica:



Tutta la mia musica, per il Vexilla Regis!

"In cosa consiste questo su cui sto costruendo la festa della mia vita?". Il 2°movimento della VII di Beethoven, la sinfonia dell'umana esistenza




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LA QUARESIMA CON BENEDETTO XVI:






L'Angelus della Seconda Domenica di Quaresima

Papa: "Gesù solo" è tutto ciò che è dato alla Chiesa di ogni tempo. La sua Parola sia il criterio che guida l'esistenza e i Pastori ne siano pervasi



L'Angelus della Prima Domenica di Quaresima

Il Papa: La Quaresima è come un lungo "ritiro", un "agonismo" spirituale per celebrare la Pasqua pronti a rinnovare le promesse del nostro Battesimo



La splendida catechesi sulla quaresima:

Il Papa: la conversione non è una semplice decisione morale ma è una scelta di fede in misura alta, un'immersione nel Mistero Pasquale



L'omelia nel mercoledì delle ceneri:

Il Papa: La quaresima è un battesimo, un'immersione nella volontà di Dio, seguendo Cristo con umiltà per partecipare alla sua vittoria sul peccato

Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2010 “La giustizia di Dio si è manifestata per mezzo della fede in Cristo”




ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO
Segni dalla tomba vuota


Una coppia di insegnanti di Valencia, con i suoi cinque figli, parte come famiglia in missione per la Papua Nuova Guinea




150 ANNI (MASSONICI) E LI DIMOSTRA TUTTI...


Corruzione, libertinaggio, escort e mazzette. E se andassimo a scavare, oltre che nel cuore dell'uomo che ha smarrito Dio, anche nelle radici di una storia che si fonda sull'espulsione di Dio e della Chiesa? L'Italia "unita" è stata gestata dalla massoneria e svezzata dall'egemonia culturale d'impronta comunista. 150 anni a pane e anticlericalismo. Morali laiche schiacciate su moralismi senz'anima pronti a partorire rivoluzioni e trasgressioni. Leggere la storia per capire che cosa sta accadendo.

«1861, Chiesa nel mirino». I cattolici e l'Unità d'Italia


Don Bosco e la persecuzione risorgimentale

RISORGIMENTO? DEL PAGANESIMO. Di Angela Pellicciari





DA LEGGERE E MEDITARE



Ipazia, fra storia e mito anticattolico. .Ma la "verità" della pellicola non è la "verità storica". Di Rino Cammilleri


Il sociologo Belardinelli: «Riscopriamo la verità, come chiede Benedetto XVI. Anche imparando dagli Illuministi»

Europa: specchio del futuro. Di RALPH MCINERNY

La cultura attuale? Liquida come un grande magazzino

Perché tutti danno i numeri. Dalla pubblicità alla politica, è un continuo parlare attraverso dati, statistiche, sondaggi. Serve a «darsi un tono»

IN RILIEVO

Quando il Figlio dell'uomo tornerà troverà la fede sulla terra? Anche la pedofilia è figlia della crisi di fede




LEGGI ANCHE

IL DECALOGO


J. Ratzinger. Prima il Decalogo, poi la democrazia


DOCUMENTI



MULTIMEDIA

Patrimoni dell’umanità – Città Vecchia di Gerusalemme





http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"



Il Paese del Sol Ponente. Mentre i suicidi falcidiano il Giappone,
la Chiesa non può suicidarsi confondendo inculturazione e annuncio del Vangelo

http://files.myopera.com/VegaTheTerrible/blog/suicide-club_b.jpg

«Solo se la fede cristiana è verità, concerne tutti gli uomini;
se essa è meramente una variante culturale delle esperienze religiose dell’uomo,
cifrate nei simboli e mai decifrabili,
deve per necessità rimanere entro la sua cultura e lasciare le altre nelle loro»

J. RATZINGER, Fede verità tolleranza




Altro che Sol Levante, il Giappone appare oggi come l'Impero del Sol Ponente, il Paese dove il sole della vita sembra tramontare inesorabilmente in una irrefrenabile spirale di suicidi.

Al proposito il vaticanista Sandro Magister presenta un'interessante inchiesta di Silvio Piersanti, giornalista italiano trapiantato a Tokyo dove ha sposato una giapponese. Introducendola Magister sottolinea che "la storia del cristianesimo in Giappone è una storia di martiri. Nessun'altra civiltà al mondo si è mostrata più impermeabile al cristianesimo della giapponese. In passato uccidendone gli annunciatori. In epoche più recenti ospitandoli cortesemente, ma senza mai farvi corrispondere ondate di conversioni". Poi però si lascia andare ad un giudizio tranchant sull'opera dei missionari: "A loro volta, però, anche gli annunciatori del cristianesimo in Giappone non hanno saputo penetrare a fondo, finora, il mistero di quella civiltà, per "inculturare" il loro annuncio".

Viene da chiedersi in base a quali elementi Magister affermi una cosa del genere. Probabilmente nelle parole di Mons. Mori,
ex vescovo ausiliare di Tokyo, che appaiono nell'inchiesta: "In Giappone c’è in realtà un grande bisogno di valori religiosi, ci sono fedeli che praticano anche due diverse religioni. Ma la Chiesa non riesce a soddisfare questa sete di religiosità perche sbaglia strategia: la Chiesa non deve limitarsi a far conoscere la dottrina, la fede e le tradizioni cattoliche, ma deve trovare il modo di coniugarle con la cultura ed i problemi della vita quotidiana dei giapponesi, evitando la frattura tra l’insegnamento della dottrina e la quotidianità della vita in Giappone. Ovviamente è un compito difficilissimo, reso ancora più arduo dalla diminuzione di vocazioni e dall’invecchiamento dei preti locali". Si tratta della solita musica ascoltata più volte. L'apparente fallimento della missione in Giappone sarebbe determinato da una strategia sbagliata che ha penalizzato l'inculturazione del Vangelo, pozione magica per la missione.... LEGGI TUTTO


SUICIDI IN GIAPPONE. LA SPINA NEL CRISANTEMO


Ai piedi del sicomoro. Comunicazione e cultura: nuovi percorsi per l’evangelizzazione nel terzo millennio. Card. Joseph Ratzinger

Inculturazione o inter-culturalità? Cristo, la fede e le culture. Card. Joseph Ratzinger

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE NOTA DOTTRINALE SU ALCUNI ASPETTI DELL'EVANGELIZZAZIONE

DECRETO SULL’ATTIVITA MISSIONARIA DELLA CHIESA AD GENTES

EVANGELII NUNTIANDI ESORTAZIONE APOSTOLICA DI SUA SANTITÀ PAOLO VI

Enciclica Redemptoris missio circa la permanente validità del mandato missionario



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ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO

Segni dalla tomba vuota






22 febbraio 2005 - 22 febbraio 2010
Giussani. Il carisma del maestro.
Di Massimo Camisasca


Non ebbe vita facile: malvisto dai tradizionalisti, che lo consideravano progressista perché metteva insieme ragazzi e ragazze, al tempo stesso era additato dagli innovatori come passatista In realtà aveva orrore per ogni sguardo all’indietro, desiderava lanciare i giovani verso il futuro ma nella continuità; per questo soprattutto dopo il ’68 sostenne l’autorità, convinto che si deve trasmettere ciò che si è ricevuto


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E l’ascesi è proprio questo:
che diventi in noi familiare,
nonostante tutto,
la domanda della presenza di Cristo in ogni situazione della vita:
a Cristo, presenza che salva.
A noi tocca camminare senza smettere di domandare.


Don Giussani Alla ricerca del volto umano. Contributo ad una antropologia





http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"



Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo


San Domenico ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare! Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti – pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali – che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo!...Viaggiando, Domenico si rese conto di due enormi sfide per la Chiesa del suo tempo: l’esistenza di popoli non ancora evangelizzati, ai confini settentrionali del continente europeo, e la lacerazione religiosa che indeboliva la vita cristiana nel Sud della Francia, dove l’azione di alcuni gruppi eretici creava disturbo e l’allontanamento dalla verità della fede. L’azione missionaria verso chi non conosce la luce del Vangelo e l’opera di rievangelizzazione delle comunità cristiane divennero così le mète apostoliche che Domenico si propose di perseguire. Fu il Papa, presso il quale il Vescovo Diego e Domenico si recarono per chiedere consiglio, che domandò a quest’ultimo di dedicarsi alla predicazione agli Albigesi, un gruppo eretico che sosteneva una concezione dualistica della realtà... Domenico accettò con entusiasmo questa missione, che realizzò proprio con l’esempio della sua esistenza povera e austera, con la predicazione del Vangelo e con dibattiti pubblici. A questa missione di predicare la Buona Novella egli dedicò il resto della sua vita. I suoi figli avrebbero realizzato anche gli altri sogni di san Domenico: la missione ad gentes, cioè a coloro che ancora non conoscevano Gesù, e la missione a coloro che vivevano nelle città, soprattutto quelle universitarie, dove le nuove tendenze intellettuali erano una sfida per la fede dei colti.



IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA


Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa

San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.



Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione


Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".

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Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".

"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".

"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".

"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".

Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"