DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

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LA BUO
NA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento

Lunedì della IV settimana del Tempo Ordinario


http://ilredeire.jimdo.com/s/cc_images/cache_1091888216.jpgMc 5,1-20

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliat
i.


IL COMMENTO

E' giunto Colui che può domarci. Lui solo. L'unico che conosce la radice nascosta d'ogni nostro peccato, quella che rende impossibile la nostra piena felicità. La vittoria del Signore per la nostra salvezza. Lui ha compiuto la traversata in mezzo alla morte, a quanto di più impuro vi sia, l'acre sapore della morte che copre tutto di un manto agghiacciante..... Leggi tutto il commento




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LA SENTINELLA
"Va, metti una sentinella;
ch’essa annunzi quel che vedrà!"





1 febbraio 2010. Fortune senza fortuna


Abraham Shakespeare con il biglietto vincente
Abraham Shakespeare con il biglietto vincente

Avvistato un pover'uomo colpito da una sfortunata fortuna. Aveva vinto alla lotteria parecchi denari, è stato trovato morto, assassinato a 47 anni. "Incassato il tesoro, Abraham si compra un orologio Rolex, un bel fuoristrada e una casa da un milione di dollari. Dice di «non amare le cose materiali» e promette di creare una fondazione per i poveri." Poi una storia di di avvoltoi, gli girano intorno e sono come api sul miele. Incontra una donna, sparisce. L'altro giorno, sotto una coltre di cemento, sono stati rinvenuti i suoi resti. Una vita azzannata da una fortuna imprevista, e gettata in un buco senza ritorno. La storia, qualunque essa sia, non cambia per un colpo di buona sorte, inutile e pericoloso rincorrere chimere. Sono come Medea queste fortune, uccidono i loro figli, sempre. Si moltiplicano lotterie, speranze e delusioni. La vita è quella donataci, in essa si incarna il Signore, provvedendo, amando, perdonando. Con Lui, solo con Lui, possiamo esser felici esattamente come siamo, esattamente dove siamo.


La sentinella



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IL BINOCOLO DELLA SENTINELLA:







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LA BUSSOLA.
Frammenti per orientarsi


Vaticanisti-gossippari. «Nessun sacramento negato, solo polverone». Diffidate da chi non ama la Chiesa e se ne spaccia esperto.


http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/esteri/video-preti-pedofili/avvenire-calunnia/afp_10373066_36080.jpgStrana tribù quella dei vaticanisti. Ovviamente per farne parte potrebbe non servire la fede, basta il tesserino di giornalista; ma ci chiediamo comunque che cosa spinge a scrivere sulla Chiesa? Magari un passato trascorso "sul campo" e un presente in tribuna stampa. Vouyerismo di sottane curiali? Che importa spiare e poi raccontare e truccare le cose vaticane ed ecclesiali? Sembrano tanti cloni di Dan Brown, a pescare nel torbido e a dargli cittadinanza, gossip e scandali quasi sempre gonfiati. Chissà. Amore alla Chiesa? Poco davvero in giro. Perchè la frenesia dello scoop, l'inevitabile potere demolitorio dei media è sempre in agguato, le trame nascoste cui dare visibilità a favore d'uno piuttosto che un altro, il commercio di pagine parole, tutto è sempre in agguato, e tiene per il bavero molti frequentatori della Sala Stampa Vaticana. Anche tra i più accreditati e stimati. E poi ci sono le proprietà dei giornali, il grande capitale normalmente ostile alla Chiesa. Vaticanista, mestiere difficile che necessita, parafrasando Paolo VI, un supplemento d'anima, perchè è l'oggetto delle cronache ad essere del tutto particolare. Capita come allo storico della Chiesa. Può analizzare documenti, interpretare dinamiche mondane, ma c'è qualocosa che sfugge all'occhio sprovvisto di fede. E la fede è sempre legata alla speranza e alla carità. Senza amore non si può fare storia della Chiesa. Paradossalmente non sarà oggettiva. Tantomeno cronaca di Chiesa. Senza fede, speranza e carità vi saranno residui e brandelli di verità, ma la Chiesa resterà come un cadavere di cui sia impossibile risalire all'identità, perchè sfugge il DNA. Per riconoscerlo l'unico strumento scientifico è la fede, che conduce alla speranza e all'amore. E l'amore non insinua, non spettegola, non avvelena, non mente. L'amore canta la bellezza, anche quando vi sono rughe e debolezze. Di questo amore, di questa fede, di questa Verità che trascende il visibile, tra i prodotti dei vaticanisti, v'è davvero pochissime tracce. E quel che è certo, le loro penne fanno il gioco del nemico, sempre; esso si serve senza pudore anche del diritto di cronaca, di apparenti sacri furori pre o post conciliari, di vagheggiamenti di rinnovamenti e restaurazioni. “Il grido rauco di coloro che per la discordia si ergono l’uno contro l’altro, le chiacchiere incomprensibili, il rumore confuso dei clamori ininterrotti ha riempito ormai quasi tutta la Chiesa falsando, per eccesso o per difetto, la retta dottrina della fede …” (San Basilio, De Spiritu Sancto, XXX, 77; PG 32, 213 A). Ma le porte degli inferi, perchè di queste si tratta, non prevarranno, perchè a Pietro son date le chiavi, su di lui è fondata la Chiesa. E Pietro, basta seguirlo davvero, è lì nel mezzo, come Cristo tra i ladroni crocifissi a destra e a sinistra, a mostrare la via, la vera, la santa, l'unica certa che conduce al Porto.

Antonello Iapicca Pbro


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IN EVIDENZA

DOVE L'ALTRO E' CRISTO. Comunità cristiane come la Famiglia di Nazaret, fonti del rinnovamento della Chiesa





DISCERNERE

Storia di Shazia, 12 anni, cristiana. A. Socci




CAMMINO NEOCATECUMENALE




http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"


IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA


Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa



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San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.


LEGGI TUTTA LA SPLENDIDA CATECHESI



Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione


Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".

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Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".

"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".

"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".

"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".

Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"

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LA CHIESA E' PER NATURA MISSIONARIA. IL VERO FRONTE E' L'EVANGELIZZAZIONE

Attacco al cuore della Chiesa. Il fuoco amico tra scoop, gossip e ateismo devoto


http://www.strangedays.it/thedarkside/VATICANO_Tenebra/d120_2009.jpg"Paparazzi e scoopisti in sacrestia. La Sala Stampa Vaticana col fiato grosso a rincorrere il vaticanista col vizietto delle veline. Gettar fumo e sconquassare, divertimento fino questo di gustarsi i trafelati comunicatori vaticani tener dietro ai gossip telecomandati piombati in prima pagina. Ed Il Foglio, giornale serio e che ci piaceva, prestarsi al giochetto. Forse i sassolini rimasti nelle scarpe dai tempi delle elezioni (leggi Lista Ferrara abbandonata dalla Chiesa) che ancora pungono e occorre tirarli fuori ad uno ad uno. Forse altre questioni, maleodoranti non c'è che dire.
Il fatto è che l'asse Foglio-Espresso-tradizionalisti è qualcosa di inedito, quasi quasi da incartarne uno scoop. Invece non è un gioco, qualcosa di sinistro scoppietta nell'aria, e non ci piace...
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Antonello Iapicca Pbro


PER DISCERNERE


GOSSIP, VELENI, SEDUZIONI



L'INFERNO NON E' VUOTO



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IL DECALOGO
Con il Papa alle radici della nostra fede








Il Decalogo - le "Dieci Parole" o Dieci Comandamenti -
che proviene dalla Torah di Mosè,
costituisce la fiaccola dell'etica, della speranza e del dialogo,
stella polare della fede e della morale del popolo di Dio,
e illumina e guida anche il cammino dei Cristiani.

(Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, 17 gennaio 2010)

Iniziamo da oggi, ispirati dal discorso del Papa alla Sinagoga di Roma, un percorso di approfondimento, meditazione e preghiera sul Decalogo.

http://www.michelangelolongo.net/decalogo.jpg

IL DECALOGO. IL BELLISSIMO FILM A EPISODI DI KRYSZTOF KIESLOWSKI. VIDEO E DOWNLOAD






Mons. Léonard è il nuovo arcivescovo di Bruxelles

IL PAPA, GLI ORDINI MENDICANTI E I MOVIMENTI. UNA NOMINA IN BELGIO CHE GUARDA AL CAMMINO NEOCATECUMENALE, INDICA IL CAMMINO ALLA CHIESA


Una splendida notizia. L'annuncio è della Radio Vaticana: "Il Papa ha nominato oggi il nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio): si tratta di mons. André-Mutien Léonard, finora vescovo di Namur..... Continua a leggere

Antonello Iapicca Pbro

Bruxelles: Leonard dopo Danneels. Le reazioni che disegnano la geografia reale delle posizioni nella Chiesa. Ed il crinale è l'evangelizzazione


LA SPLENDIDA CATECHESI DEL PAPA:

Il Papa: lo Spirito, eterna giovinezza della Chiesa faccia sentire ad ognuno l’urgenza di offrire una testimonianza coerente e coraggiosa del Vangelo


PER APPROFONDIRE


IL PAPA IN SINAGOGA

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LE DIECI PAROLE, IL CAMMINO DELLA VITA E IL CORTILE DEI GENTILI DISCHIUSO SUL MONDO.


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Il cuore del Papa, in sintonia e continuità con quello di Giovanni Paolo II e degli altri Pontefici, batte con il ritmo del Decalogo. Il suo pontificato, anche se è un aspetto non sottolineato, spesso pregiudizialmente e ad arte, affonda le radici nella tradizione ebraica. Per chi ha familiarità con i suoi scritti non è una sorpresa. Non solo per quel che si riferisce alla Scrittura, ma anche per quanto riguarda la liturgia - sì, proprio la liturgia ed in essa l'eucarestia.... - e l'evangelizzazione, missione precipua della Chiesa.... LEGGI TUTTO



Storica visita del papa alla sinagoga di Roma. Il Serivizio di Sky e del TG1


LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA:

Il Papa: Come Gesù nella Sinagoga di Cafarnao ricorda come le "Dieci Parole" siano l'unico cibo che non perisce e che conduce e annuncia la Vita

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E LE RADICI EBRAICHE

I COMMENTI MIGLIORI