DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Buon Anno, Buona Speranza nell'annuncio dell'amore di Dio. Il Papa, Kiko e il Popolo della Speranza, immagini per il nuovo anno


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Buon anno? Certo, a tutti. Buon anno di Speranza.
La speranza, il motore dell'esistenza, anche per questo 2010 che si affaccia alle nostre vite, ha il volto di Cristo, incarnato in quello mite e fermo del Santo Padre, in quello delle famiglie che hanno partecipato all'incontro per la famiglia organizzato a Madrid. E in quello di un uomo che, in questi tempi, sconvolge gli assetti e gli equilibri, ovunque appaia. L'uomo al quale lo Spirito Santo ha consegnato un dono per ogni uomo di questa generazione, un carisma innestato nel cuore stesso della Chiesa, il Neocatecumenato che sta ispirando un profondo rinnovamento dell'Iniziazione Cristiana, fondandosi in una seria riscoperta della ricchezza del Battesimo.
La speranza incarnata in Pietro e Paolo e nel Popolo Santo, in Benedetto XVI e in Kiko Arguello, e nel Popolo che mostra i segni della vita celeste, il Popolo dissetato dal vino nuovo dell'amore di Cristo, più forte del peccato e della morte.
Ecco l'immagine che ci dà speranza all'alba di questo nuovo anno: Pietro che conferma l'impeto dello Spirito che si incarna in un Popolo nuovo. Il Papa affacciato alla sua finestra, parole lucide, nette, a sigillare quanto lo Spirito ha ispirato nel gelo di questo inverno della ragione che tutti ci attanaglia. "Testimonianza ferma e serena della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna" ci ha detto Benedetto XVI.
O, come disse ai partecipanti alla manifestazione di due anni orsono: "Vale la pena impegnarsi per la famiglia".... A.I.

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LEGGI ANCHE :

SPECIALE INCONTRO PER LA FAMIGLIA CRISTINA, MADRID 27 DICEMBRE 2009




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LA BUONA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento





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LA BUONA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento






1 Gennaio. Solennità di Maria Madre di Dio


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In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.





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Il Vangelo di oggi e il commento:

31 dicembre





I VANGELI E I COMMENTI DEI PROSSIMI GIORNI


2 gennaio

II DOMENICA DOPO NATALE. Anno C

Preparazione della vista dei Re Magi nella Parrocchia




UN'ISOLA COME LA GROTTA DI BETLEMME, COME LA CROCE GLORIOSA DI GERUSALEMME


ECCO IL REGALO DI NATALE PER TUTTI VOI: "L'ISOLA" UNO DEI PIU' BEI FILM MAI VISTI.

PER PENSARE, PER PREGARE, PER AMARE CRISTO




[L]Un film meraviglioso, senza alcuna enfasi. Da gustare e assaporare sino in fondo. La profonda conoscenza di se stesso, il primo grado dell'umiltà. E l'abbandono totale e senza condizioni all'amore e alla misericordia di Dio. Lo svelamento dei pensieri più profondi alla fine di un'esistenza vissuta con Cristo e con Lui nascosta in Dio. La vita semplice crocifissa con Cristo, la follia d'una sapienza che trapassa la carne e giunge sino all'essenza vera e autentica delle cose, dell'uomo e della storia. La santità che sgorga per pura Grazia in un uomo avvinto dall'amore e ad esso aggrappato come all'unica ancora di salvezza. La vita che diviene preghiera, quella preghiera incessante del cuore che si fa respiro dell'anima. Tutto ciò, e molto di più è questo film, da guardare con tutta la famiglia, e riguardare da soli, pregando, come dinnanzi ad un'icona. Sì, perchè l'icona della Gloria di Dio è l'uomo vivente, ed il protagonista di questo film è un uomo vivo nel fuoco dello Spirito Santo, anche se agli occhi mondani e superficialmente religiosi appare morto. E' il senso più profondo del Natale, la stoltezza che salva il mondo, i vagiti di un Bimbo che bagnano di misericordia le nostre povere esistenze sperdute.... Continua a leggere

Antonello Iapicca Pbro



QUI PER VEDERE IL FILM:

Il regalo di Natale per voi. Lo splendido film L'Isola in italiano





http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"





MARIA, MADRE DI DIO E DONNA SECONDO LA VOLONTA' DI DIO. IN LEI OGNI DONNA TROVA IL SENSO PROFONDO DELLA SUA MISSIONE

"Ispirandosi al commento di sant’Agostino al libro della Genesi, Pietro si domanda il motivo per cui la creazione della donna avvenne dall a costola di Adamo e non dalla sua testa o dai suoi piedi. E spiega: “Veniva formata non una dominatrice e neppure una schiava dell’uomo, ma una sua compagna” (Sentenze 3, 18, 3)" (Benedetto XVI, Udienza del 30 dic. 2009)


http://www.casa-in-italia.com/artpx/quat/images/Donatello_Creazione_Eva_OPA.jpg

Le parole di Benedetto XVI pronunciate nell'udienza di ieri hanno ispirato due articoli interessantissimi del Foglio sulla donna e la sua importanza in seno alla Chiesa. Approfittiamo della solennità del 1 gennaio per riflettere sulla donna, guardando a Maria, nuova Eva che fonda la visione antropologica ed il valore assoluto della donna nel cristianesimo e nella Chiesa. Vi offriamo una serie di articoli edocumenti del Magistero per approfondire una questione decisiva. L'opinione generale trasmessa dai media e dalla cultura dominante in genere mischia le carte e dipinge la Chiesa come maschilista e misogena. Non è cos', anzi. Occorre attrezzarci per comprendere le riccheze della Tradizione e del magistero, gli eventi veri della storia, e benedire Dio per la Chiesa, l'unico luogo dove la donna è davvero donna, sposa e madre. Per aiutare i nostri figli e per dare ragione della nostra speranza. A. I.



LA CATECHESI DEL PAPA

Il Papa: La fede, liturgia e sacramenti, le colonne della vita cristiana



I DUE ARTICOLI DEL FOGLIO :



IL MAGISTERO:



PER APPROFONDIRE:





http://all-news.myblog.it/media/01/01/1403175862.jpgTUTTE LE NOTIZIE
"Va, metti una sentinella;
ch’essa annunzi quel che vedrà!"







LA CHIESA ED IL PAPA



DIO E MATEMATICA



IL 2010 E L'EUROPA . EVANGELIZZARE, NON V'E' ALTRO CAMMINO







SPECIALE INCONTRO DI MADRID DEL 27 DICEMBRE

IL FUTURO PASSA PER LA FAMIGLIA









LA GIORNATA PER LA FAMIGLIA A MADRID: "IL FUTURO DELL'EUROPA PASSA PER LA FAMIGLIA"


MADRID PRESEPE D'EUROPA


Nulla. E' passata ormai questa domenica 27 dicembre 2009 e, aprendone i siti web, scopriamo che per i media non è successo assolutamente nulla. Più di un milione di persone, centinaia di migliaia di bambini, famiglie d'ogni angolo d'Europa nel gelo di Madrid. Nulla. Esattamente come duemila anni fa a Betlemme. Il mondo non ha occhi, anzi non vuole averli, e li chiude. Bene, è esattamente quello che ci aspettavamo. E' il fallimento mediatico il segno incontrovertibile del successo dell'evento. Perchè le cose di Dio sono così. Non destano interesse mediatico, non cercano palcoscenici mondani. Le cose di Dio sono. Come Egli è Colui che è, e basta. Il suo essere oltre la morte che erode ogni vanità sostiene l'universo e la vita di ciascun uomo. Come la famiglia cristiana apparsa viva, serena e felice a Madrid. Esiste, è, e questo basta. La Chiesa risvegliata da quest'impeto di gioia è lì, in cima al monte, sul candelabro, e illumina la notte del mondo.
Ed è scritto che il mondo preferisca le tenebre, rifiuti l'evidenza dell'amore di Dio, sfugga alla verità. Per questo, paradossalmente, proprio l'umano fallimento di un evento eccezionale silenziato ad arte, ne decreta il successo. Perchè il successo di Dio passa per il fallimento umano. Così Dio illumina le tenebre, come duemila anni fa nella notte di Betlemme, e come poi, dopo trent'anni in un sepolcro di Gerusalemme, ha squarciato di luce il nero della morte. Il successo di Dio infatti è smascherare e annientare la menzogna annunciando e compiendo la verità. E' l'abbondanza del peccato a far sovrabbondare la Grazia.
Dio ama, e Madrid oggi grondava amore. LEGGI TUTTO

Antonello Iapicca Pbro




RASSEGNA STAMPA:



MULTIMEDIA



LA GIORNATA PER LA FAMIGLIA DI MADRID E GLI ECHI MISTERIOSI DOVE MENO TE LO ASPETTI (A NON USAR LA RAGIONE, SE NON PROPRIO LA FEDE...)



LA PREPARAZIONE


ARGOMENTI





LA SPLENDIDA OMELIA NELLA NOTTE DI NATALE

Il Papa: Facciamoci viandanti verso Dio: nell’essere interiormente in cammino verso di Lui, e anche in cammini molto concreti nella Chiesa



Alcuni commentatori fanno notare che per primi i pastori, le anime semplici, sono venuti da Gesù nella mangiatoia e hanno potuto incontrare il Redentore del mondo. I sapienti venuti dall’Oriente, i rappresentanti di coloro che hanno rango e nome, vennero molto più tardi. I commentatori aggiungono: questo è del tutto ovvio. I pastori, infatti, abitavano accanto. Essi non dovevano che "attraversare" (cfr Lc 2, 15) come si attraversa un breve spazio per andare dai vicini. I sapienti, invece, abitavano lontano. Essi dovevano percorrere una via lunga e difficile, per arrivare a Betlemme. E avevano bisogno di guida e di indicazione. Ebbene, anche oggi esistono anime semplici ed umili che abitano molto vicino al Signore. Essi sono, per così dire, i suoi vicini e possono facilmente andare da Lui. Ma la maggior parte di noi uomini moderni vive lontana da Gesù Cristo, da Colui che si è fatto uomo, dal Dio venuto in mezzo a noi. Viviamo in filosofie, in affari e occupazioni che ci riempiono totalmente e dai quali il cammino verso la mangiatoia è molto lungo. In molteplici modi Dio deve ripetutamente spingerci e darci una mano, affinché possiamo trovare l’uscita dal groviglio dei nostri pensieri e dei nostri impegni e trovare la via verso di Lui. Ma per tutti c’è una via. Per tutti il Signore dispone segnali adatti a ciascuno. Egli chiama tutti noi, perché anche noi si possa dire: Orsù, "attraversiamo", andiamo a Betlemme – verso quel Dio, che ci è venuto incontro. Sì, Dio si è incamminato verso di noi. Da soli non potremmo giungere fino a Lui. La via supera le nostre forze. Ma Dio è disceso. Egli ci viene incontro. Egli ha percorso la parte più lunga del cammino. Ora ci chiede: Venite e vedete quanto vi amo. Venite e vedete che io sono qui. Transeamus usque Bethleem, dice la Bibbia latina. Andiamo di là! Oltrepassiamo noi stessi! Facciamoci viandanti verso Dio in molteplici modi: nell’essere interiormente in cammino verso di Lui. E tuttavia anche in cammini molto concreti – nella Liturgia della Chiesa, nel servizio al prossimo, in cui Cristo mi attende.




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UNO SGUARDO
Gli editoriali




ELUANA, ICONA DELLA NATIVITA' 2009


Natale. Ed è subito Eluana. Il suo ricordo emerge vivo tra le luci di questi giorni. E l'acqua, e la sete, e la morte veloce, quasi a togliere il disturbo. E' lei, Eluana, l'icona di questa Natività del 2009. Natale infatti è una corda tesa tra il rifiuto e l'accoglienza, la trincea che segna il fronte d'una guerra mai spenta. Accogliere o rifiutare.

Antonello Iapicca Pbro

LEGGI TUTTO Natale ed il ricordo di Eluana, Icona della Natività del 2009








Su Radio Maria Angela Pellicciari intervista il curatore del sito su Evengelizzazione e inculturazione in Giappone

Inculturazione, incarnazione e missione. Tra teologia ed esperienza. Audio e download




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L'instancabile attività della Chiesa







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CAMMINO NEOCATECUMENALE




SPECIALE CAMMINO NEOCATECUMENALE: ARTICOLI, EVENTI, INTERVISTE





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DISCERNERE
Uno sguardo profetico sugli eventi





BAGAGLIO A MANO
Materiale utile ad approfondire
per annunciare e incarnare il Vangelo


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SPIRITUALITA'
Sulle orme dei Padri








IL REGALO DI NATALE DEL PAPA ALLA CHIESA: IL"CORTILE DEI GENTILI" E I CARISMI PER COMPIERE LA MISSIONE AD GENTES.

Il Papa indica alla Chiesa la via all'evangelizzazione


Il Papa ci sorprende ancora. Qualche giorno fa con la lettera a Mons. Cordes in occasione dei suoi 75 anni, e poi ieri, con il discorso di auguri alla Curia. E un filo rosso, una parola vibrante di nuovo ripetuta alla Chiesa. Evangelizzare i lontani, i moltissimi che hanno smarrito Dio, o che neanche lo conoscono. E per far questo addita ai Vescovi, ai parroci, ai presbiteri, alla Chiesa intera i carismi che Dio sta donando in questo tempo. Evangelizzare, creare spazi perchè le persone possano assaporare il gusto dell'amore di Dio. Ecco, i carismi, i movimenti, il Cammino Neocatecumenale, L'iniziazione cristiana, le famiglie in missione, le nuove Missio Ad Gentes che si stanno estendendo per tutto il mondo, non sono forse questi "
cortili dei Gentili dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero"? Noi pensiamo di sì, pensiamo che il Papa stia guardando allo zelo e all'amore testimoniato da questi "uomini toccati nel profondo dallo spirito di Dio" attraverso i quali crescono "forme nuove di autentica vita cristiana e nuovi modi autentici di essere Chiesa". Perchè il nuovo modo di essere Chiesa è preparare comunità adulte che siano questi "cortili dei Gentili", di chi soffre e vede la sua vita allo sbando, i gentili "al cui servizio sta la vita interna della Chiesa". Per questo "Non è più possibile pensare alla vita della Chiesa del nostro tempo senza ricomprendere in essa questi doni di Dio"
.

A.I.


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"A Parigi ho parlato della ricerca di Dio come del motivo fondamentale dal quale è nato il monachesimo occidentale e, con esso, la cultura occidentale. Come primo passo dell’evangelizzazione dobbiamo cercare di tenere desta tale ricerca; dobbiamo preoccuparci che l’uomo non accantoni la questione su Dio come questione essenziale della sua esistenza. Preoccuparci perché egli accetti tale questione e la nostalgia che in essa si nasconde. Mi viene qui in mente la parola che Gesù cita dal profeta Isaia, che cioè il tempio dovrebbe essere una casa di preghiera per tutti i popoli (cfr Is 56, 7; Mc 11, 17). Egli pensava al cosiddetto cortile dei gentili, che sgomberò da affari esteriori perché ci fosse lo spazio libero per i gentili che lì volevano pregare l’unico Dio, anche se non potevano prendere parte al mistero, al cui servizio era riservato l’interno del tempio. Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “cortile dei gentili” dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa. Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto".

LEGGI TUTTO IL DISCORSO:

Il Papa: La Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “cortile dei gentili” dove gli uomini possano agganciarsi a Dio. E' la Missio Ad Gentes!




STUPENDA LETTERA DEL PAPA AL CARD: CORDES PER I SUOI 75 ANNI


Non è più possibile pensare alla vita della Chiesa del nostro tempo senza ricomprendere in essa i carismi, questi doni di Dio


http://cache.daylife.com/imageserve/01pDcBh6SR31v/340x.jpgParticolarmente caratteristico per il Tuo slancio pastorale è e rimane il Tuo impegno per i “movimenti”: il Movimento Carismatico, Comunione e Liberazione ed il Cammino Neocatecumenale hanno molti motivi di gratitudine nei Tuoi confronti. Mentre gli organizzatori e i pianificatori nella Chiesa al principio avevano molto riserve nei confronti dei movimenti, Tu hai subito fiutato la vita che lì erompeva – la forza dello Spirito Santo che dona vie nuove e in modo imprevedibile mantiene sempre giovane la Chiesa. Hai riconosciuto il carattere pentecostale di questi movimenti e Ti sei impegnato appassionatamente per ottenere che fossero accolti dai pastori della Chiesa. Certo, per quello che riguarda l'organizzazione e la pianificazione c’erano spesso buoni motivi per scandalizzarsi perché erompevano cose nuove ed impreviste che non sempre si lasciavano ricondurre senza problemi nelle forme organizzative esistenti. Tu hai visto che ciò che è organico è più importante di ciò che è organizzato, Tu hai visto che qui degli uomini erano stati toccati nel profondo dallo spirito di Dio e che in tal modo crescevano forme nuove di autentica vita cristiana e nuovi modi autentici di essere Chiesa. Certo, questi movimenti devono essere ordinati e ricondotti all’interno della totalità; devono imparare a riconoscere i loro limiti e a diventare parte della realtà comunitaria della Chiesa nella sua costituzione propria insieme con il Papa e con i Vescovi. Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità. Essi, tuttavia, sono doni dei quali bisogna essere grati. Non è più possibile pensare alla vita della Chiesa del nostro tempo senza ricomprendere in essa questi doni di Dio.

Tuo Benedetto PP XVI

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Il crociato della carità della Chiesa. Intervista al Cardinale Paul Josef Cordes