Giovedì della III settimana del Tempo Ordinario
Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere? Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce. Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
IL COMMENTO
Sarebbe stolto avere un tesoro e nasconderlo, essere avvolti dal buio e nascondere la luce. Eppure è una stoltezza diffusa. Nella parabola dei talenti Gesù definisce malvagio il servo che, per paura, ha nascosto il talento. E' la malvagità pensata nel cuore, quella nella quale tante volte Gesù si è imbattuto. E' la malvagità che scaturisce dall'ignoranza di Lui, del suo amore, della sua missione. E' il segno dell'impossibilità di conoscere e credere che imprigiona chi è schiavo del demonio e delle sue menzogne. E' la condizione del mondo, affogato nell'oscurità del suo Principe. Non può comprendere le parabole, i misteri del Regno, il cuore è indurito. Per amore dei suoi fratelli sperduti e schiavi, Dio si è fatto carne, ha vinto la morte e il peccato e ha scelto un manipolo di uomini per inviarli ad annunciare il Kerygma, la Notizia della loro liberazione. Per far questo ha chiamato gli Apostoli innanzi tutto perchè stessero con Lui, intimi dei suoi segreti, amici. Come Abramo. .... Leggi tutto il commento
APPROFONDIRE
- Luce riflessa La Chiesa è paragonata alla luna perché splende non di luce propria, ma di quella di Cristo.
- La Chiesa con Cristo Lumen gentium. Riflessioni del Card. Ratzinger
- San Massimo il Confessore, abate: Luce che illumina ogni uomo
IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
- IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C). Percorso esegetico
- IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C). Commenti Patristici
- J. Ratzinger. Gesù a Nazaret
- Card. Ratzinger: Il problema della profezia cristiana: "il profeta è colui che dice la verità perché è in contatto con Dio"
- Nessun profeta è bene accetto in patria. don Romeo Maggioni
- Il più celebre e sublime inno all’amore. padre Raniero Cantalamessa
- IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C). Omelia del Card. C. Caffarra
- La divinità di Gesù è universale. don Bruno Maggioni
- Joseph Ratzinger. L'angoscia di una assenza. Meditazioni sul Sabato Santo
che giace in una mangiatoia"
IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA
Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa
San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.
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Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione
Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".
Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".
"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".
"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".
"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".
I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".
Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"
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UNA LETTERA AL "IL FOGLIO":
Lei scrive a proposito della Prolusione del Card. Bagnasco che “Resta inevaso il problema di come agire e reagire”. Ma la Chiesa non solo difende e reagisce, fa molto più: genera e gestisce quel che poi va a difendere. Se la Vita per i suoi figli non è un tesoro che ti stan portando via, a che vale agire e reagire? Per questo non si tratta solo di spazi negati alla religione e all’antropologia
moderna di marca cattolica; si tratta del cuore della Chiesa che è l’annuncio del Vangelo, la stoltezza della predicazione attraverso la quale la fede è donata e per la quale anche una vita dissolta agli occhi della carne è un riverbero bellissimo del Cielo. Il problema quindi non è assolutamente inevaso fin quando risuoneranno decisive le parole di Benedetto XVI pronunciate
lunedì a San Paolo: "In un mondo segnato dall’indifferenza religiosa, e persino da una crescente avversione nei confronti della fede cristiana, è necessaria una nuova, intensa, attività di evangelizzazione, non solo tra i popoli che non hanno mai conosciuto il Vangelo, ma anche in quelli in cui il Cristianesimo si è diffuso e fa parte della loro storia”. Con stima
don Antonello Iapicca, Takamatsu
(Giappone)
Bellissima testimonianza su Canale 5 di una famiglia del Cammino Neocatecumenale
DISCERNERE
Parola di scienziati: la religiosità fa bene (anche) al cervello. TONINO CANTELMI
- Un clima più onesto “Basta esagerazioni sul global warming”. Comincia dal Times la ritirata dei catastrofisti
- Facebook è un dispositivo persuasivo e omologante
- Contraccettivi&aborto Inganni vecchi e nuovi. In arrivo la pillola dei cinque giorni dopo
- Marijuana: marcia indietro di chi ci è passato
- Smemorie finiane. Divorzio e memoria. Rileggere Dino Grandi per capire certe passioni da divorzio breve. Rileggere Claretta sulla razza
- Ha aiutato la figlia malata a morire, assolta. Sentenza che fa discutere in Inghilterra.
- Cina. Ai cuori solitari pensa il partito nasce la banca dell'amore di Stato
- Cina, i dissidenti fanno paura. Pechino vuole isolare le voci critiche, anche su Internet
- Bambini finti, sentimenti finti, vita finta
- Così web e genetica cambiano le relazioni d’amore. Francesco Alberoni
- Chavez "spegne" le TV per non far sapere che il regime è allo sbando - L'Occidentale
Così il Vaticano pressa il Ppe su gay e aborto
- Le linee guida di Benedetto XVI per frenare l’esodo dei cristiani sotto attacco in Medio Oriente e in altri 60 Paesi nel mondo
- Internet al servizio della e-vangelizzazione
- P. Livio. "I segreti di Medjugorje. La Regina della Pace rivela il futuro del mondo"
- San Tommaso d'Aquino. Il liberatore dell'intelletto. Il piccolo Tommaso e l'"appetito" per i libri
- Giovanni Paolo II inedito: "Non c’è posto nella chiesa per un Papa emerito". “Se non fossi Papa, sarei già a Medjugorje"
- “Speranza e fiducia” dei cristiani iracheni nonostante le persecuzioni
- Ancora violenze anti-cristiane, i Vescovi europei dicono basta
- India: tre chiese cattoliche attaccate nel Karnataka
- Laicità trasformata in laicismo, nuova forma di egemonia totalitaria
- NIGERIA - “La situazione è in via di miglioramento” dice a Fides l’Arcivescovo di Jos
- PAKISTAN - Il dramma di Shazia e il fenomeno del lavoro minorile
- CINA - Le Piccole Sorelle di Santa Teresina dell’He Bei (De Lai), un piccolo fiore bianco ma brillante nella missione cinese di oggi
- Arte e Vangelo. Kiko Arguello: "Necessario ritornare al canone, proponendo però su questo canone tutte le scoperte d’occidente"
- I Re Magi alla Domus Galiaeae. Video di una tradizione ormai consolidata
- Domus Galilaeae: Festa e dialogo interreligioso per l'arrivo dei Re Magi in Terra Santa
E' POSSIBILE SCARICARE IL FILM L'ISOLA IN UN'UNICO FILE AVI (DIVX)
SONO PRONTI TUTTI GLI EPISODI (ANCHE IL 4)
IL DECALOGO. IL BELLISSIMO FILM A EPISODI DI KRYSZTOF KIESLOWSKI. VIDEO E DOWNLOAD
- Santa Teresa del Bambino Gesù - Viver d'Amore!... Video
- Video dell'intervista del Card. Christoph Schönborn a Medjugorje.
- Video del Dialogo su Fede e Scienza - Margherita Hack e Mons. Giuseppe Zenti
IL PAPA, GLI ORDINI MENDICANTI E I MOVIMENTI. UNA NOMINA IN BELGIO CHE GUARDA AL CAMMINO NEOCATECUMENALE, INDICA IL CAMMINO ALLA CHIESA
Una splendida notizia. L'annuncio è della Radio Vaticana: "Il Papa ha nominato oggi il nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio): si tratta di mons. André-Mutien Léonard, finora vescovo di Namur..... Continua a leggere
Antonello Iapicca Pbro
Bruxelles: Leonard dopo Danneels. Le reazioni che disegnano la geografia reale delle posizioni nella Chiesa. Ed il crinale è l'evangelizzazione
LA SPLENDIDA CATECHESI DEL PAPA:
Il Papa: lo Spirito, eterna giovinezza della Chiesa faccia sentire ad ognuno l’urgenza di offrire una testimonianza coerente e coraggiosa del Vangelo
PER APPROFONDIRE
- Il Seminario Redemptoris Mater di Namur
- Quel che resta della chiesa in Belgio. Lascia il primate Danneels, dietro di lui “un cimitero” e uno scontro
IL PAPA IN SINAGOGA
LE DIECI PAROLE, IL CAMMINO DELLA VITA E IL CORTILE DEI GENTILI DISCHIUSO SUL MONDO.
Storica visita del papa alla sinagoga di Roma. Il Serivizio di Sky e del TG1
- IL PAPA VISTO DAL RABBINO. Le radici giudaico-cristiane nell’incontro tra due professori. Quattro giorni con Jacob Neusner a Roma
- Ebrei e Cristiani, una disputa (e un mistero) in famiglia VITTORIO MESSORI
- Mons. Bruno Forte: il Decalogo luogo comune per ebrei e cattolici. Il rabbino Joseph Levi: differenze utili per comprendere le rispettive identità
- Cristiani ed Ebrei. La centralità del Decalogo come comune messaggio etico di valore perenne per Israele, la Chiesa, i non credenti e l’intera umanità
- Il rabbino Neuser a 'L'Osservatore Romano': Benedetto XVI mi ha confidato di aver finito di scrivere il secondo volume su Gesù
LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA:
Il Papa: Come Gesù nella Sinagoga di Cafarnao ricorda come le "Dieci Parole" siano l'unico cibo che non perisce e che conduce e annuncia la Vita
- In Galilea, i neocatecumenali aprono la loro casa agli ebrei. di Giuseppe Gennarini (Il Foglio) (E una breve storia dei Lubavitcher)
- La Domus Galilaeae: capire "il mistero di questo popolo ebraico, testimone vivente di Dio, che ne proclama la presenza lungo tutta la storia" (Carmen Hernandez)
- L'inaugurazione della Biblioteca della Domus Galilaeae
- Il Sermone della Montagna nelle Parole di Giovanni Paolo II
I COMMENTI MIGLIORI
- Il Papa in sinagoga. Una svolta nel dialogo fra cattolici ed ebrei di Massimo Introvigne
- Pacifici: il gesto di alzarsi è destinato a fare epoca «In un attimo ha cancellato tutte le polemiche»
- Quel B16 ha un gran carisma
- L’incontro in Sinagoga, le differenze, l’agenda comune
- Le questioni in sospeso tra Santa Sede e Israele, e il futuro di Gerusalemme. Intervista a Padre Jaeger
- E Wojtyla delegò Papa Pio XII a fare il miracolo. Il presunto miracolo di Pio XII e il ruolo di Papa Wojtyla
- PIO XII PAPA PROGRESSISTA, promosse lo studio delle fonti ebraiche, ebbe come braccio destro il Card. Bea, fautore e promotore della Nostra Aetate