DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi


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LA BUO
NA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento

Giovedì della IV settimana del Tempo Ordinario


http://www.valtorta.com/images/sending12DuccioDiBuoninsegna(ca14Cent).jpgMc 6,7-13

In quel tempo, Gesù chiamò i dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
E diceva loro: “Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro”.
E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

IL COMMENTO

Gesù chiamò i Dodici tra i tanti Suoi discepoli, li chiamò perchè stessero con Lui. Li voleva con sé. Suoi. E poi, proprio perchè Suoi, per inviarli ad annunciare il Regno, la Vita, la Misericordia, il Perdono. Ad annunciare ciò che essi stessi stavano sperimentando. Come il Padre ha mandato il Figlio. Il Padre e il Figlio una cosa sola, il Figlio a rivelare il Padre al mondo. Così i Suoi Apostoli: una cosa sola con il loro Maestro, la Sua vita in loro. Condividendone il destino. I Suoi miracoli, i loro miracoli. .... Leggi tutto il commento



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LA BUSSOLA.
Frammenti per orientarsi
[040.jpg]Mentre i media sono indaffarati a spulciare le veline e a dar conto d'ogni spiffero che, velenoso, scivola tra le porte del Vaticano; mentre vaticanisti e commentatori cattolici si prodigano a dar buoni consigli su come far luce e chiarezza; mentre gli avvoltoi se la godono alle spalle d'una Chiesa impallinata da gossip e menzogne; mentre atei devoti che ancora non percepiscono la prospettiva celeste dell'agire cristiano strattonano laici e prelati cercando di arruolarli per guerre e che non gli appartengono; mentre intorno alla Chiesa impazza il circo mediatico che neanche fossero le ultime ore del calciomercato; mentre tutto questo, il Papa parla d'altro. E da molto tempo. "Nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare! Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti – pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali – che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo!". Questo ha detto ieri il Papa nell'Udienza generale. Evangelizzazione e Nuovi movimenti. Di questo, tra titoli, occhielli e commenti, assolutamente nulla. Il Papa ha una visione chiara del mondo e della Chiesa. E' molto semplice, perchè evangelica.

1. Il mondo non conosce Cristo, o lo ha abbandonato.
2. Per questo giace nelle tenebre e nella morte di un relativismo che tutto avvelena.
3. Occorre evangelizzare, tutti e ovunque, perchè tutti hanno diritto a conoscere e amare Cristo.
4. Lo Spirito Santo ha provveduto all'urgenza missionaria donando alla Chiesa i Nuovi Movimenti e le Nuove Comunità.
5. Accoglierli, sostenerli e guidarli con molto amore è questione decisiva.

Le famiglie si stanno disintegrando. Aborto, droga, pornografia, eutanasia, e molto altro, il pane quotidiano del mondo. E' qui il fronte della Chiesa, e non bastano denunce, convegni e neanche battaglie politiche. Importanti certo, ma non decisive. Secondo il Foglio di Giuliano Ferrara "la salute della chiesa ovviamente interessa tutte le persone sane di mente e di spirito. Noi in particolare, convinti come siamo che prima .... di tutto il resto, e alla pari con la fede per chi ce l’ha, viene la grandezza umana, storica, événementielle, del grande cartellone messo in piedi dal Messia, da Pietro e Paolo, che tiene banco da duemila anni con molto trambusto, molto bel dramma, molte cose da dirci per ammaestrarci ed educarci alla filosofia e alla teologia e alla buona vita, e molto onore. Sconcertano soprattutto i peccati di vanità, di leggerezza, di spirito combriccolare e di carrierismo minore". Per continuare ad essere ammaestrati ed educati occorre però, tra tanto sconcerto per la vicenda Boffo, "la decapitazione di chi mise pubblicamente, e sul Corriere della Sera, il suggello del Vaticano sulla violenta calunnia contro Boffo". Che sia lui il fumo di satana in Vaticano, "parrebbero sussistere pochi dubbi", il che è già un'eufemismo per chi, garantista con i politici, diviene un talebano quando si tratta di giornalisti vaticani. Per la decapitazione dell'infedele infatti è solo "questione di ore, di giorni o di pochi mesi. Sempre che la chiesa voglia bene a se stessa e al suo mistero". Peccato che il mistero della Chiesa sia innanzitutto misericordia; la sua grandezza storica consiste esattamente nell'esplicitazione teologica, filosofica, pastorale, liturgica, artistica di questa misericordia, l'amore infinito di Dio ad ogni uomo. La possibilità di ricominciare, di risuscitare. Che vuoi che gliene importi del caso Boffo a tua cugina che si sta separando, o al tuo collega che ha un figlio che si droga. Che vuoi che importi delle zuffe giornalistiche. Importa piuttosto se c'è una speranza. Vera, reale, sperimentabile. Importa se Cristo è risorto davvero e se ha relazione con me oggi. Di questo si occupa il Papa, e così vuol bene alla Chiesa, e per questo la guida instancabilmente sui cammini dell'evangelizzazione. Gossip, smentite, tribunali, sono nient'altro che brandelli decadenti di un mondo che brancola nel buio. Le vendette e le teste mozzate sono variabili carnali d'una Chiesa che è impastata di terra. Ma proprio questa è la sua grandezza, la misericordia che brilla sulle piaghe della carne, l'amore sul quale si infrange il male. Ghigliottine? No grazie, anche se le spinte mediatiche libereranno probabilmente la lama sulla testa del reprobo di turno, esito lucente della novella inquisizione mediatica. Esattamente come accadde con Boffo. Occhio per occhio, dente per dente, e la Chiesa è salva. Moralismo di chi non conosce la vera grandezza della Chiesa. Essa trapassa la morte e il peccato, perdona, ama i nemici, porge l'altra guancia, sempre, perchè Cristo è risorto! Non lasciamoci intrappolare tra le parole vuote che dipingono una chiesa di carta o borgesca, come una corte rinascimentale di trame e veleni. Dice al Foglio Vittorio Messori: "Ciò che conta, è che il Papa – come è il grande Benedetto XVI – sia un maestro della fede e non sia eretico. E’ questo che deve eccitare il credente, che deve suscitare il suo interesse. Tutto il resto fa parte della vita e a chi ha fede interessa molto poco". La fede dunque, e fede adulta, che è donata attraverso la predicazione, che cresce nell'iniziazione cristiana, che è custodita con la formazione permanente. La fede capace di mostrare nella vita quotidiana le tracce sicure del Cielo. Lasciamoci afferrare dalle parole del Papa, dalla Chiesa reale che percorre, instancabile, le strade del mondo con il cuore ardente di zelo missionario. Senza di esso, non esisterebbe la Chiesa, e i giornalisti e le loro fonti, rimarrebbero senza lavoro.


Antonello Iapicca Pbro


Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo


San Domenico ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare! Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti – pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali – che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo!...Viaggiando, Domenico si rese conto di due enormi sfide per la Chiesa del suo tempo: l’esistenza di popoli non ancora evangelizzati, ai confini settentrionali del continente europeo, e la lacerazione religiosa che indeboliva la vita cristiana nel Sud della Francia, dove l’azione di alcuni gruppi eretici creava disturbo e l’allontanamento dalla verità della fede. L’azione missionaria verso chi non conosce la luce del Vangelo e l’opera di rievangelizzazione delle comunità cristiane divennero così le mète apostoliche che Domenico si propose di perseguire. Fu il Papa, presso il quale il Vescovo Diego e Domenico si recarono per chiedere consiglio, che domandò a quest’ultimo di dedicarsi alla predicazione agli Albigesi, un gruppo eretico che sosteneva una concezione dualistica della realtà... Domenico accettò con entusiasmo questa missione, che realizzò proprio con l’esempio della sua esistenza povera e austera, con la predicazione del Vangelo e con dibattiti pubblici. A questa missione di predicare la Buona Novella egli dedicò il resto della sua vita. I suoi figli avrebbero realizzato anche gli altri sogni di san Domenico: la missione ad gentes, cioè a coloro che ancora non conoscevano Gesù, e la missione a coloro che vivevano nelle città, soprattutto quelle universitarie, dove le nuove tendenze intellettuali erano una sfida per la fede dei colti.






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MULTIMEDIA






SANT'AGOSTINO. VIDEO E DOWNLOAD DELLO SCENEGGIATO RAI


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Cogliamo l'occasione offerta dalla visione dello sceneggiato della Rai per conoscere e approfondire la vita e gli scritti di Sant'Agostino, l'autore più citato da Benedetto XVI. Potremo così penetrare meglio il Magistero del Santo Padre, e sarà un cammino spirituale fondamentale per la nostra stessa vita. AL centro dello sceneggiato, secondo anche l'intenzione del regista, vi è la conversione di Agostino. Ci farà bene accostarci a quest'uomo e all'opera della Grazia che in lui ha avuto esisti meravigliosi. Ci aiuterà a camminare anche noi nel personale e comunitario cammino di conversione, desiderando più dìogni altra cosa la sapienza della Croce che ha guidato s. Agostino. Buona visione e buona lettura. E, soprattutto, buona preghiera.





SANT'AGOSTINO: FONTI; BIOGRAFIE; TESTI DEL MAGISTERO








ALTRI MULTIMEDIA

Video del Dialogo su Fede e Scienza tra il vescovo Giuseppe Zenti e l’astrofisica Margherita Hack


Saverio Gaeta racconta Giovanni Paolo II. Video


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IN EVIDENZA

Catechesi di successo con i baby sitter. Intervista sul Cammino Neocatecumenale al Parroco della parrocchia Santa Maria degli Angeli a Termoli


Testimonianze di famiglie numerose nel bresciano. La fede e il Cammino Neocatecumenale ci aiutano ad apririci alla vita





DISCERNERE

Non lasciamoli soli nelle piazze del sesto continente. I ragazzi e lo spazio digitale





LA CHIESA NELLA STORIA





CAMMINO NEOCATECUMENALE


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LA SENTINELLA
"Va, metti una sentinella;
ch’essa annunzi quel che vedrà!"






2 febbraio 2010. Storia a fumetti e misericordia nella storia


http://www.penitents.org/PictJesusChargePeter.jpegAvvistato un giornaletto di fumetti spacciato per ricerca storica. E, per una volta, plaudiamo ad un vaticanista. Andrea Tornielli, che ci ha indicato il fumetto in questione. Alcuni storici, prontamente grancassati dalla grande stampa, intendono il loro mestiere di ricercatori come quello degli autori dei fumetti di Paperino e Topolino. Sapete come fanno, no? Riprendono la realtà di avvenimenti di cronaca, spesso sportiva, e vi cotruiscono storie dove cambiano nomi e luoghi adattandoli ai personaggi dei loro fumetti. Così hanno fatto Giuseppe Casarrubea e Mario Cereghino: hanno preso un documento su Pio XII pubblicato nel 1964 negli Stati Uniti ed esistente già da tempo in traduzione italiana spacciandolo come inedito e pubblicato sul loro fumetto di successo. La pubblicità dell'Ansa, del Corriere e della Stampa ha poi dato alla storiella inedita la giusta ribalta. Peccato che non si tratti di fumetti, e che nel popolo di Internet e quello che sfoglia rapido le pagine dei quotidiani, resti scolpito un titolo ad effetto piuttosto che la sostanza e la verità dei fatti. Sbirciando nel blog di uno di questi Disney della storia abbiamo scoperto la solita, identica tesi preconfezionata volta a demolire la figura di Pio XII. Con livore e sarcasmo hanno replicato a Tornielli senza però poter contestargli minimamente il nocciolo della questione. Solo ironie contro Pio XII per attaccare il vaticanista reo di non scrivere fumetti come loro. Il che certifica il rossore dei bimbi colti con le mani nella marmellata. Ancora una volta: diffidare sempre di chi scrive di storia, specie se di storia della Chiesa. "La Chiesa è nella storia, ma nello stesso tempo la trascende. È unicamente 'con gli occhi della fede' che si può scorgere nella sua realtà visibile una realtà contemporaneamente spirituale, portatrice di vita divina" (Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), 770.) L'angoscia di un ineludibile dilemma interiore si tramuta spesso in livore pseudo-scientifico, usato come una pezza d'appoggio a tesi che suffraghino la propria chiusura ad una Notizia capace di dare senso e pienezza alla vita. Quanti storici, filosofi, politici, artisti, han scritto, pensato e agito per uno scandalo interiore rimosso e non sanato. In due parole? Per tenere fuori il Figlio si calunnia la Madre. Davvero peccato, perchè a mostrare le debolezze della Chiesa ci avevano pensato, senza fumetti e falsi scoop, già duemila anni fa, apostoli ed evangelisti. Senza sconti, neanche per Pietro, per mostrare che la Chiesa è il luogo del perdono, per ogni uomo. Non per cancellarla dal mondo o per crearne una secondo i propri desideri. La Chiesa è fondata sul perdono, quello accordato a Pietro dopo il tradimento. Senza questa misericordia non esisterebbe. Per questo nel Nuovo Testamento non sono taciuti peccati e debolezze degli apostoli. Solo lasciandosi attirare in questo fiume di Grazia si può guardare la propria storia, quella di ogni uomo, quella della Chiesa con occhi diversi. Scriveva l'allora Card. Ratzinger, commentando il documento giubilare di Giovanni Paolo II su memoria e riconciliazione: "ciò che bisogna evitare è tanto un'apologetica che voglia tutto giustificare, quanto un'indebita colpevolizzazione, fondata sull'attribuzione di responsabilità storicamente insostenibili.... Ma neppure può appoggiarsi sulle immagini del passato veicolate dalla pubblica opinione, giacché esse sono spesso sovraccariche di una emotività passionale che impedisce la diagnosi serena ed obiettiva [...]. Ecco perché il primo passo consiste nell'interrogare gli storici, ai quali non viene chiesto un giudizio di natura etica, che sconfinerebbe dall'ambito delle loro competenze, ma di offrire un aiuto alla ricostruzione il più possibile precisa degli avvenimenti, degli usi, della mentalità di allora, alla luce del contesto storico dell'epoca". Ecco, ricerca storica come aiuto alla Chiesa. Ma occorre per questo essere liberi dentro, se non innamorati della Chiesa, quanto meno osservatori senza pregiudizi. Altrimenti non si pubblicheranno inedite ricerche, ma solo fumetti.

La sentinella



http://www.papanews.it/Public/binocolo.JPG
IL BINOCOLO DELLA SENTINELLA:



Falso scoop su Pio XII, Se gli “storici” non leggono i libri...

Grave errore di due ricercatori rilancia false accuse contro Pio XII. Sbagliano la data di un documento e accusano il Papa di una cosa non accaduta

J. Ratzinger. GIUDIZIO STORICO E GIUDIZIO TEOLOGICO




http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"


IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA


Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa



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San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.


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Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione


Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".

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Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".

"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".

"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".

"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".

I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".

Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"

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LA CHIESA E' PER NATURA MISSIONARIA. IL VERO FRONTE E' L'EVANGELIZZAZIONE

Attacco al cuore della Chiesa. Il fuoco amico tra scoop, gossip e ateismo devoto


http://www.strangedays.it/thedarkside/VATICANO_Tenebra/d120_2009.jpg"Paparazzi e scoopisti in sacrestia. La Sala Stampa Vaticana col fiato grosso a rincorrere il vaticanista col vizietto delle veline. Gettar fumo e sconquassare, divertimento fino questo di gustarsi i trafelati comunicatori vaticani tener dietro ai gossip telecomandati piombati in prima pagina. Ed Il Foglio, giornale serio e che ci piaceva, prestarsi al giochetto. Forse i sassolini rimasti nelle scarpe dai tempi delle elezioni (leggi Lista Ferrara abbandonata dalla Chiesa) che ancora pungono e occorre tirarli fuori ad uno ad uno. Forse altre questioni, maleodoranti non c'è che dire.
Il fatto è che l'asse Foglio-Espresso-tradizionalisti è qualcosa di inedito, quasi quasi da incartarne uno scoop. Invece non è un gioco, qualcosa di sinistro scoppietta nell'aria, e non ci piace...
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Antonello Iapicca Pbro


PER DISCERNERE


GOSSIP, VELENI, SEDUZIONI



L'INFERNO NON E' VUOTO


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IL DECALOGO
Con il Papa alle radici della nostra fede








Il Decalogo - le "Dieci Parole" o Dieci Comandamenti -
che proviene dalla Torah di Mosè,
costituisce la fiaccola dell'etica, della speranza e del dialogo,
stella polare della fede e della morale del popolo di Dio,
e illumina e guida anche il cammino dei Cristiani.

(Benedetto XVI alla Sinagoga di Roma, 17 gennaio 2010)

Iniziamo da oggi, ispirati dal discorso del Papa alla Sinagoga di Roma, un percorso di approfondimento, meditazione e preghiera sul Decalogo.

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IL DECALOGO. IL BELLISSIMO FILM A EPISODI DI KRYSZTOF KIESLOWSKI. VIDEO E DOWNLOAD






Mons. Léonard è il nuovo arcivescovo di Bruxelles

IL PAPA, GLI ORDINI MENDICANTI E I MOVIMENTI. UNA NOMINA IN BELGIO CHE GUARDA AL CAMMINO NEOCATECUMENALE, INDICA IL CAMMINO ALLA CHIESA


Una splendida notizia. L'annuncio è della Radio Vaticana: "Il Papa ha nominato oggi il nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio): si tratta di mons. André-Mutien Léonard, finora vescovo di Namur..... Continua a leggere

Antonello Iapicca Pbro

Bruxelles: Leonard dopo Danneels. Le reazioni che disegnano la geografia reale delle posizioni nella Chiesa. Ed il crinale è l'evangelizzazione


LA SPLENDIDA CATECHESI DEL PAPA:

Il Papa: lo Spirito, eterna giovinezza della Chiesa faccia sentire ad ognuno l’urgenza di offrire una testimonianza coerente e coraggiosa del Vangelo


PER APPROFONDIRE


IL PAPA IN SINAGOGA

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LE DIECI PAROLE, IL CAMMINO DELLA VITA E IL CORTILE DEI GENTILI DISCHIUSO SUL MONDO.


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Il cuore del Papa, in sintonia e continuità con quello di Giovanni Paolo II e degli altri Pontefici, batte con il ritmo del Decalogo. Il suo pontificato, anche se è un aspetto non sottolineato, spesso pregiudizialmente e ad arte, affonda le radici nella tradizione ebraica. Per chi ha familiarità con i suoi scritti non è una sorpresa. Non solo per quel che si riferisce alla Scrittura, ma anche per quanto riguarda la liturgia - sì, proprio la liturgia ed in essa l'eucarestia.... - e l'evangelizzazione, missione precipua della Chiesa.... LEGGI TUTTO



Storica visita del papa alla sinagoga di Roma. Il Serivizio di Sky e del TG1


LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA:

Il Papa: Come Gesù nella Sinagoga di Cafarnao ricorda come le "Dieci Parole" siano l'unico cibo che non perisce e che conduce e annuncia la Vita

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE E LE RADICI EBRAICHE

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