Sabato della IV Settimana del Tempo Ordinario
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
Ed egli disse loro: “Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”.
Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero.
Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
IL COMMENTO
L'importante è avere da fare. Essere impegnati, le agende piene. I cosiddetti operatori pastorali sempre in giro a far cose, ma anche le mamme e i papà, e i rispettivi pargoletti. Attività scolastiche e para-scolastiche, lavorative e para-lavorative, impegni sociali e aiuto ai più deboli. Opzioni preferenziali e corse per dare una mano. E oggi il Vangelo come una saetta vibra tra le ore indaffarate delle nostre vite una parola: commozione, che in greco, quello del Vangelo, è una parola vicinissima a "viscere", al cuore della vita che risiede nel seno di una madre. Gli apostoli vanno, inviati da un amore più grande assorbito nell'intimità con il Signore. Predicano, annunciano, guariscono. Tornano e si rifugiano dal loro Amato, il Signore che li "rapisce" in un luogo di riposo..... Leggi tutto il commento
Preparare la Liturgia di Domenica, V del Tempo Ordinario (Anno C)
Commenti Patristici, percorsi esegetici, approfondimenti della Tradizione e el Magistero
ALL'ALBA DEL PRIMO GIORNO DOPO IL SABATO
Segni dalla tomba vuota
I 26 martiri di Nagasaki, una Buona Notizia per tutti noi
Frammenti per orientarsi
LETTERA APERTA (e non pubblicata) AL DIRETTORE DE IL FOGLIO.
E con questa stendiamo un velo sul fango demoniaco che si sta tirando sulla Chiesa, nostra Madre.
Gentile Direttore,
temo si sia infilato in un vicolo cieco e oscuro, e vi abbia condotto anche il suo bel Foglio. Me ne dispiace, moltissimo. Ne cerco le ragioni e, le confesso, quelle che mi parrebbero plausibili mi sono indigeribili e quindi le voglio rifiutare.... LEGGI TUTTO
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ALL'ORIGINE LA MISERICORDIA.
LA SANTITA' DELLA CHIESA E I PECCATI DEI SUOI FIGLI.
Da un articolo de Il Foglio prendiamo spunto e approfondiamo il tema della santità della Chiesa e il peccato dei suoi figli. Ma non si può non tener conto come nel Catechismo il tema è incluso nell'esposizione generale sulla Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, nel quale tutto quanto si dice della Chiesa è realzzato attraverso la sua missione di evangelizzazione.
"Il mandato missionario del Signore ha la sua ultima sorgente nell'amore eterno della Santissima Trinità: “La Chiesa pellegrinante per sua natura è missionaria, in quanto essa trae origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo il disegno di Dio Padre” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7]. E il fine ultimo della missione altro non è che di rendere partecipi gli uomini della comunione che esiste tra il Padre e il Figlio nel loro Spirito d'amore [Cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 23].Ma “anche in questo nostro tempo sa bene la Chiesa quanto distanti siano tra loro il messaggio ch'essa reca e l'umana debolezza di coloro cui è affidato il Vangelo” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 43]. Solo applicandosi incessantemente “alla penitenza e al rinnovamento” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8; cf 15] e “camminando per l'angusta via della croce”, [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 1] il Popolo di Dio può estendere il regno di Cristo [Cf Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 12-20]. Infatti, “come Cristo ha compiuto la sua opera di Redenzione attra verso la povertà e le persecuzioni, così pure la Chiesa è chiamata a prendere la stessa via per comunicare agli uomini i frutti della salvezza” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8]".
Il mistero di una chiesa abitata da peccatori, ma senza peccato. Il teologo Cottier spiega perché le polemiche di questi giorni non sono inedite.
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MULTIMEDIA
SANT'AGOSTINO. VIDEO E DOWNLOAD DELLO SCENEGGIATO RAI
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- Sant'Agostino in TV: CONVERSIONE: CASO SERIO, NON UN SALVAGENTE
Cogliamo l'occasione offerta dalla visione dello sceneggiato della Rai per conoscere e approfondire la vita e gli scritti di Sant'Agostino, l'autore più citato da Benedetto XVI. Potremo così penetrare meglio il Magistero del Santo Padre, e sarà un cammino spirituale fondamentale per la nostra stessa vita. AL centro dello sceneggiato, secondo anche l'intenzione del regista, vi è la conversione di Agostino. Ci farà bene accostarci a quest'uomo e all'opera della Grazia che in lui ha avuto esisti meravigliosi. Ci aiuterà a camminare anche noi nel personale e comunitario cammino di conversione, desiderando più dìogni altra cosa la sapienza della Croce che ha guidato s. Agostino. Buona visione e buona lettura. E, soprattutto, buona preghiera.
SANT'AGOSTINO: FONTI; BIOGRAFIE; TESTI DEL MAGISTERO
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- IL SITO SU SANT'AGOSTINO: UNA MINIERA DI TESTI, FONTI E STUDI
- SANT'AGOSTINO: TUTTE LE OPERE
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- BENEDETTO XVI. Fede e ragione in sant'Agostino. Omelie e discorsi sul santo di Ippona
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DISCERNERE
Eutanasia?
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"Va, metti una sentinella;
ch’essa annunzi quel che vedrà!"
2 febbraio 2010. Storia a fumetti e misericordia nella storia
Avvistato un giornaletto di fumetti spacciato per ricerca storica. E, per una volta, plaudiamo ad un vaticanista. Andrea Tornielli, che ci ha indicato il fumetto in questione. Alcuni storici, prontamente grancassati dalla grande stampa, intendono il loro mestiere di ricercatori come quello degli autori dei fumetti di Paperino e Topolino. Sapete come fanno, no? Riprendono la realtà di avvenimenti di cronaca, spesso sportiva, e vi cotruiscono storie dove cambiano nomi e luoghi adattandoli ai personaggi dei loro fumetti. Così hanno fatto Giuseppe Casarrubea e Mario Cereghino: hanno preso un documento su Pio XII pubblicato nel 1964 negli Stati Uniti ed esistente già da tempo in traduzione italiana spacciandolo come inedito e pubblicato sul loro fumetto di successo. La pubblicità dell'Ansa, del Corriere e della Stampa ha poi dato alla storiella inedita la giusta ribalta. Peccato che non si tratti di fumetti, e che nel popolo di Internet e quello che sfoglia rapido le pagine dei quotidiani, resti scolpito un titolo ad effetto piuttosto che la sostanza e la verità dei fatti. Sbirciando nel blog di uno di questi Disney della storia abbiamo scoperto la solita, identica tesi preconfezionata volta a demolire la figura di Pio XII. Con livore e sarcasmo hanno replicato a Tornielli senza però poter contestargli minimamente il nocciolo della questione. Solo ironie contro Pio XII per attaccare il vaticanista reo di non scrivere fumetti come loro. Il che certifica il rossore dei bimbi colti con le mani nella marmellata. Ancora una volta: diffidare sempre di chi scrive di storia, specie se di storia della Chiesa. "La Chiesa è nella storia, ma nello stesso tempo la trascende. È unicamente 'con gli occhi della fede' che si può scorgere nella sua realtà visibile una realtà contemporaneamente spirituale, portatrice di vita divina" (Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), 770.) L'angoscia di un ineludibile dilemma interiore si tramuta spesso in livore pseudo-scientifico, usato come una pezza d'appoggio a tesi che suffraghino la propria chiusura ad una Notizia capace di dare senso e pienezza alla vita. Quanti storici, filosofi, politici, artisti, han scritto, pensato e agito per uno scandalo interiore rimosso e non sanato. In due parole? Per tenere fuori il Figlio si calunnia la Madre. Davvero peccato, perchè a mostrare le debolezze della Chiesa ci avevano pensato, senza fumetti e falsi scoop, già duemila anni fa, apostoli ed evangelisti. Senza sconti, neanche per Pietro, per mostrare che la Chiesa è il luogo del perdono, per ogni uomo. Non per cancellarla dal mondo o per crearne una secondo i propri desideri. La Chiesa è fondata sul perdono, quello accordato a Pietro dopo il tradimento. Senza questa misericordia non esisterebbe. Per questo nel Nuovo Testamento non sono taciuti peccati e debolezze degli apostoli. Solo lasciandosi attirare in questo fiume di Grazia si può guardare la propria storia, quella di ogni uomo, quella della Chiesa con occhi diversi. Scriveva l'allora Card. Ratzinger, commentando il documento giubilare di Giovanni Paolo II su memoria e riconciliazione: "ciò che bisogna evitare è tanto un'apologetica che voglia tutto giustificare, quanto un'indebita colpevolizzazione, fondata sull'attribuzione di responsabilità storicamente insostenibili.... Ma neppure può appoggiarsi sulle immagini del passato veicolate dalla pubblica opinione, giacché esse sono spesso sovraccariche di una emotività passionale che impedisce la diagnosi serena ed obiettiva [...]. Ecco perché il primo passo consiste nell'interrogare gli storici, ai quali non viene chiesto un giudizio di natura etica, che sconfinerebbe dall'ambito delle loro competenze, ma di offrire un aiuto alla ricostruzione il più possibile precisa degli avvenimenti, degli usi, della mentalità di allora, alla luce del contesto storico dell'epoca". Ecco, ricerca storica come aiuto alla Chiesa. Ma occorre per questo essere liberi dentro, se non innamorati della Chiesa, quanto meno osservatori senza pregiudizi. Altrimenti non si pubblicheranno inedite ricerche, ma solo fumetti.
La sentinella
Falso scoop su Pio XII, Se gli “storici” non leggono i libri...
Grave errore di due ricercatori rilancia false accuse contro Pio XII. Sbagliano la data di un documento e accusano il Papa di una cosa non accaduta
J. Ratzinger. GIUDIZIO STORICO E GIUDIZIO TEOLOGICO
- Da leggere per comprendere Pio XII
- Il silenzio di Pio XII: alle origini della leggenda nera
- Tributo a Pio XII: raccolta di video
- Padre Dezza: "Si lamentano che il Papa non parla ma il Papa non può parlare"
- I nazisti lo conoscevano bene e per questo lo temevano
che giace in una mangiatoia"
Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo
San Domenico ci rammenta che nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario, il quale spinge incessantemente a portare il primo annuncio del Vangelo e, dove necessario, ad una nuova evangelizzazione: è Cristo, infatti, il bene più prezioso che gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo hanno il diritto di conoscere e di amare! Ed è consolante vedere come anche nella Chiesa di oggi sono tanti – pastori e fedeli laici, membri di antichi ordini religiosi e di nuovi movimenti ecclesiali – che con gioia spendono la loro vita per questo ideale supremo: annunciare e testimoniare il Vangelo!...Viaggiando, Domenico si rese conto di due enormi sfide per la Chiesa del suo tempo: l’esistenza di popoli non ancora evangelizzati, ai confini settentrionali del continente europeo, e la lacerazione religiosa che indeboliva la vita cristiana nel Sud della Francia, dove l’azione di alcuni gruppi eretici creava disturbo e l’allontanamento dalla verità della fede. L’azione missionaria verso chi non conosce la luce del Vangelo e l’opera di rievangelizzazione delle comunità cristiane divennero così le mète apostoliche che Domenico si propose di perseguire. Fu il Papa, presso il quale il Vescovo Diego e Domenico si recarono per chiedere consiglio, che domandò a quest’ultimo di dedicarsi alla predicazione agli Albigesi, un gruppo eretico che sosteneva una concezione dualistica della realtà... Domenico accettò con entusiasmo questa missione, che realizzò proprio con l’esempio della sua esistenza povera e austera, con la predicazione del Vangelo e con dibattiti pubblici. A questa missione di predicare la Buona Novella egli dedicò il resto della sua vita. I suoi figli avrebbero realizzato anche gli altri sogni di san Domenico: la missione ad gentes, cioè a coloro che ancora non conoscevano Gesù, e la missione a coloro che vivevano nelle città, soprattutto quelle universitarie, dove le nuove tendenze intellettuali erano una sfida per la fede dei colti.
Il Papa: nel cuore della Chiesa deve sempre bruciare un fuoco missionario. Consolano i nuovi movimenti che con gioia annunciano il Vangelo
IL PAPA CI DONA UNA CATECHESI FONDAMENTALE CHE ILLUMINA IL RAPPORTO FECONDO E INSOSTITUIBILE TRA CARISMA DI GOVERNO E CARISMA PROFETICO NELLA CHIESA
Il Papa: Insieme cresce il vero rinnovamento. Il Successore di Pietro, i Vescovi, e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea per rinnovare la Chiesa
San Francesco è chiamato a riparare questa chiesetta, ma lo stato rovinoso di questo edificio è simbolo della situazione drammatica e inquietante della Chiesa stessa in quel tempo, con una fede superficiale che non forma e non trasforma la vita, con un clero poco zelante, con il raffreddarsi dell’amore; una distruzione interiore della Chiesa che comporta anche una decomposizione dell’unità, con la nascita di movimenti ereticali. Tuttavia, in questa Chiesa in rovina sta nel centro il Crocifisso e parla: chiama al rinnovamento, chiama Francesco ad un lavoro manuale per riparare concretamente la chiesetta di san Damiano, simbolo della chiamata più profonda a rinnovare la Chiesa stessa di Cristo, con la sua radicalità di fede e con il suo entusiasmo di amore per Cristo.Questo avvenimento, accaduto probabilmente nel 1205, fa pensare ad un altro avvenimento simile verificatosi nel 1207: il sogno del Papa Innocenzo III. Questi vede in sogno che la Basilica di San Giovanni in Laterano, la chiesa madre di tutte le chiese, sta crollando e un religioso piccolo e insignificante puntella con le sue spalle la chiesa affinché non cada. E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita. Innocenzo III era un Papa potente, di grande cultura teologica, come pure di grande potere politico, tuttavia non è lui a rinnovare la Chiesa, ma il piccolo e insignificante religioso: è san Francesco, chiamato da Dio. Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento.... Ricevette un’accoglienza paterna da quel grande Pontefice, che, illuminato dal Signore, intuì l’origine divina del movimento suscitato da Francesco. Il Poverello di Assisi aveva compreso che ogni carisma donato dallo Spirito Santo va posto a servizio del Corpo di Cristo, che è la Chiesa; pertanto agì sempre in piena comunione con l’autorità ecclesiastica. Nella vita dei santi non c’è contrasto tra carisma profetico e carisma di governo e, se qualche tensione viene a crearsi, essi sanno attendere con pazienza i tempi dello Spirito Santo.
LEGGI TUTTA LA SPLENDIDA CATECHESI
Ryłko: Movimenti ecclesiali e nuove comunità sono fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio all'evangelizzazione
Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici è intervenuto al V Colloquio di Roma, organizzato dalla Comunità dell'Emmanuele e dall'Istituto Universitario Pierre Goursat (IUPG), in collaborazione con l'Istituto Pontificio "Redemptor Hominis", dal 25 al 27 gennaio sul tema "Sacerdoti e laici nella missione".
Il "nuovo stile" di collaborazione tra sacerdoti e laici, ha spiegato il porporato polacco, presuppone "che i presbiteri riconoscano l'identità propria dei fedeli laici e ne valorizzino effettivamente la missione nella Chiesa e nel mondo, guardandosi sia dal nutrire diffidenza nei loro confronti e dall'assumere atteggiamenti paternalistici e autoritari nel governo delle comunità parrocchiali, sia da quella falsa promozione del laicato che, non rispettandone la specificità della vocazione, rischia di tramutarsi in un alibi per il disimpegno e la rinuncia ai propri doveri pastorali verso la comunità cristiana". "Fattore decisivo per il risveglio missionario di tutto il popolo di Dio in un mondo dove dilagano laicismo e neopaganesimo, e dove Dio è sempre più il Grande Escluso, il 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici inaugurato dal Concilio Vaticano II si prospetta tuttora come un traguardo importante a cui tendere insieme e spesso come una vera sfida da raccogliere". "Ai nostri giorni, suscita grande speranza nella Chiesa la stupefacente fioritura di movimenti ecclesiali e nuove comunità, anch'essa frutto del Concilio", ha spiegato, constatando che "tra gli stessi fondatori, del resto, figurano sia laici (uomini e donne) che sacerdoti, religiosi e religiose". In questi movimenti, ha aggiunto, "prende forma così un 'noi' comunitario" che diventa "un percorso pedagogico fatto 'insieme' e nel quale ci si sente tutti coinvolti e interpellati, sacerdoti compresi".
"Per questo, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono diventati vere e proprie fucine del 'nuovo stile' di collaborazione tra Pastori e laici nel servizio alla missione evangelizzatrice della Chiesa".
"Il sacerdote, per primo, deve saper cogliere e interpretare la novità di questi 'doni carismatici' porgendo l'orecchio a quello che lo Spirito dice alla Chiesa oggi (cfr Ap 2, 8). Ai movimenti non si deve guardare come a un 'problema pastorale', ma come a una grande opportunità, una preziosa risorsa di rinnovamento delle nostre comunità parrocchiali". Associazioni e movimenti ecclesiali, ha constatato il Cardinale, "possono costituire un nucleo vitale delle parrocchie in cui operano", aspetto "particolarmente vero per le parrocchie urbane che, non di rado estese su territori molto vasti, si misurano con il rischio di un anonimato che può essere efficacemente contrastato da una microstruttura di piccole comunità cristiane che vivono la fede con intensità". "Essi non si pongono in concorrenza con la parrocchia, né tanto meno, sono un'alternativa alla parrocchia - ha segnalato -. Rappresentano piuttosto una grande possibilità pastorale da cogliere. Perché ogni ambiente in cui si formino cristiani 'adulti', consapevoli della propria vocazione e missione, serve la causa della Chiesa e della parrocchia".
"Dai suoi ministri la Chiesa si aspetta quindi sensibilità, apertura e cordiale accoglienza di queste nuove realtà che portano nella vita di tante comunità cristiane frutti veramente benedetti di conversione, santità e missione".
I movimenti ecclesiali e le nuove comunità hanno dunque bisongo "del sapiente, attento e paterno accompagnamento dei Pastori. Si tratta di una missione impegnativa e molto delicata, alla quale ogni sacerdote deve prepararsi in modo adeguato, a prescindere dal fatto di una sua effettiva appartenenza all'uno o all'altro".
Il Cardinale si è detto convinto che l'Anno Sacerdotale che stiamo vivendo nella Chiesa costituisca "un'ottima opportunità data ai Pastori per mettersi all'attento ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa mediante questi doni carismatici"
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E' POSSIBILE SCARICARE IL FILM L'ISOLA IN UN'UNICO FILE AVI (DIVX)
SONO PRONTI TUTTI GLI EPISODI (ANCHE IL 4)
IL DECALOGO. IL BELLISSIMO FILM A EPISODI DI KRYSZTOF KIESLOWSKI. VIDEO E DOWNLOAD
- Santa Teresa del Bambino Gesù - Viver d'Amore!... Video
- Video dell'intervista del Card. Christoph Schönborn a Medjugorje.
- Video del Dialogo su Fede e Scienza - Margherita Hack e Mons. Giuseppe Zenti
IL PAPA, GLI ORDINI MENDICANTI E I MOVIMENTI. UNA NOMINA IN BELGIO CHE GUARDA AL CAMMINO NEOCATECUMENALE, INDICA IL CAMMINO ALLA CHIESA
Una splendida notizia. L'annuncio è della Radio Vaticana: "Il Papa ha nominato oggi il nuovo arcivescovo di Malines-Bruxelles (Belgio): si tratta di mons. André-Mutien Léonard, finora vescovo di Namur..... Continua a leggere
Antonello Iapicca Pbro
Bruxelles: Leonard dopo Danneels. Le reazioni che disegnano la geografia reale delle posizioni nella Chiesa. Ed il crinale è l'evangelizzazione
LA SPLENDIDA CATECHESI DEL PAPA:
Il Papa: lo Spirito, eterna giovinezza della Chiesa faccia sentire ad ognuno l’urgenza di offrire una testimonianza coerente e coraggiosa del Vangelo
PER APPROFONDIRE
- Il Seminario Redemptoris Mater di Namur
- Quel che resta della chiesa in Belgio. Lascia il primate Danneels, dietro di lui “un cimitero” e uno scontro
IL PAPA IN SINAGOGA
LE DIECI PAROLE, IL CAMMINO DELLA VITA E IL CORTILE DEI GENTILI DISCHIUSO SUL MONDO.
Storica visita del papa alla sinagoga di Roma. Il Serivizio di Sky e del TG1
- IL PAPA VISTO DAL RABBINO. Le radici giudaico-cristiane nell’incontro tra due professori. Quattro giorni con Jacob Neusner a Roma
- Ebrei e Cristiani, una disputa (e un mistero) in famiglia VITTORIO MESSORI
- Mons. Bruno Forte: il Decalogo luogo comune per ebrei e cattolici. Il rabbino Joseph Levi: differenze utili per comprendere le rispettive identità
- Cristiani ed Ebrei. La centralità del Decalogo come comune messaggio etico di valore perenne per Israele, la Chiesa, i non credenti e l’intera umanità
- Il rabbino Neuser a 'L'Osservatore Romano': Benedetto XVI mi ha confidato di aver finito di scrivere il secondo volume su Gesù
LEGGI IL DISCORSO DEL PAPA:
Il Papa: Come Gesù nella Sinagoga di Cafarnao ricorda come le "Dieci Parole" siano l'unico cibo che non perisce e che conduce e annuncia la Vita
- In Galilea, i neocatecumenali aprono la loro casa agli ebrei. di Giuseppe Gennarini (Il Foglio) (E una breve storia dei Lubavitcher)
- La Domus Galilaeae: capire "il mistero di questo popolo ebraico, testimone vivente di Dio, che ne proclama la presenza lungo tutta la storia" (Carmen Hernandez)
- L'inaugurazione della Biblioteca della Domus Galilaeae
- Il Sermone della Montagna nelle Parole di Giovanni Paolo II
I COMMENTI MIGLIORI
- Il Papa in sinagoga. Una svolta nel dialogo fra cattolici ed ebrei di Massimo Introvigne
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