DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi


THE PASSION, IL FILM DA VEDERE E SCARICARE.
PER MEDITARE E PREGARE IN QUESTA SETTIMANA SANTA



http://www.northlandchurch.net/_img/uploads/passion.jpg







LA BUONA NOTIZIA




PRIMA PAGINA








UN LAMPO DELLO SPIRITO NELLA NOTTE: I GIOVANI CON E PER IL PAPA, SEMPRE

MOLTO PIU' CHE SOLIDARIETA':
ECCO L'AMORE AL PAPA, ALLA CHIESA, AD OGNI UOMO



In questi giorni difficili e tristi un lampo dello Spirito Santo ha squarciato il Cielo, i volti giovani di tante vite salvate, amate e curate dalla Chiesa. Un lampo d'amore al Papa, ad ogni Papa. Al grande Giovanni Paolo II che, per i giovani, ha voluto e portato avanti tenacemente le Giornate Mondiale della Gioventù, appuntamenti indimenticabili dove a migliaia hanno scoperto e accolto la chiamata di Dio al presbiterato, al convento, a formare famiglie autenticamente cristiane. A Benedetto XVI, che li ha accolti e li accoglie ovunque con parole che son vampe di fuoco ad accenderne le esistenze. Venticinque anni ed oggi non si contano i sacerdoti, le suore, le famiglie ed i figli sbocciati ad ogni raduno, da ogni angolo della terra. Giovani afferrati dal Signore attraverso i carismi sorti dal Concilio Vaticano II, oggi incompreso e attaccato più che mai. Quelle giornate, come queste di questi giorni, rappresentano, in particolare, un crocevia fondamentale nella crescita dei giovani del Cammino Neocatecumenale. Figli dell'Humanae Vitae vissuta in obbedienza alla Chiesa dai loro genitori attraverso il Cammino, essi sono, oggi, i volti di speranza donati da Dio alla sua Chiesa e al mondo intero. In loro dunque, amore a Paolo VI, al suo coraggio profetico che li ha tratti alla vita. E amore a Giovanni XXIII che ha indetto il Concilio Vaticano II, scrigno di Grazie per tutta la Chiesa e viscere che hanno accolto le loro vite e quelle dei loro genitori. Senza il Concilio e l'opera dello Spirito Santo confermata, guidata e sostenuta dai Pontefici, la maggior parte di essi non sarebbero nati, molte parrocchie e molte zone del mondo non li avrebbero avuti come sacerdoti, molti monasteri avrebbero letteralmente chiuso i battenti. Figli dell'apertura alla vita si sono sposati nella stessa apertura ed oggi, molti di quelli che erano a San Pietro e al Divino Amore sono, a loro volta, figli di tanti che erano stati a Buenos Aires, a Roma, a Santiago de Compostela e negli altri appuntamenti mondiali. E' questa la risposta dello Spirito alla Chiesa, oggi, in questa tempesta che ne agita la navigazione. E' vero che dopo il Concilio vi sono stati fraintendimenti e deviazioni gravissime, il fumo di satana si è infilato tra le maglie della Chiesa, e da esso pedofilia e molto altro, tra clericalismo e secolarismo. Ma una lettura della storia e del presente a senso unico, oltre che fuorviante, sarebbe sacrilega. Sì, perchè sarebbe sporcare l'opera stessa di Dio, dubitare dello Spirito Santo. Giovanni XXIII aveva visto molto più in là di quanto pensano frettolosi analisti. Lo Spirito aveva condotto i suoi occhi a questo lontano 2010, agli scandali e alle ferite d'una Chiesa che, lungi dall'essersi solamente accomodata nel mondo, ha peccato di paura e superbia autoreferente, spesso snobbando con supponenza i doni dello Spirito Santo. Escludendoli ed emarginandoli ha fatto il gioco del mondo. La secolarizzazione aveva messo la freccia, era dirompente, e la Chiesa, convocata a Concilio, ha ricevuto la Parola Divina che ne indicava il cammino per poter raccogliere le sfide dei cambiamenti incipienti. Chiudendosi ai reali moti dello Spirito ha lasciato spesso campo libero ai millantatori dello spirito cossiddeto conciliare, infarciti di cultura e pensiero mondano. Essi hanno azzannato la Chiesa alle fondamenta, i seminari e non solo, hanno chiuso i confessionali, hanno aperto la porta alla protestantizzazione della liturgia e della pastorale, ed il mondo ha avuto buon gioco. Ma Dio, attraverso l'opera imponente di Pietro, si è andato preparando il Popolo con il quale avrebbe voluto far brillare il Vangelo in questa generazione. Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, parole e governo ad incarnare quell'ermeneutica della continuità che oggi, nei volti gioiosi di queste giovani vite donate all'Autore stesso della Vita, risplende dinnanzi a noi come un lampo nella notte. Non si tratta solo di esprimere solidarietà, di gridare al complotto, di scendere, dialetticamente, a patti con il mondo, usando le sue stesse sporche monete. Il Papa non l'ha fatto. Si tratta di convertirsi all'amore di Dio, di riconoscere umilmente peccati e mancanze, confidare nella misericordia, ed aprirsi all'azione dello Spirito Santo, messaggero ed attualizzatore della Volontà di Dio. Come questi giovani riuniti in Piazza San Pietro e al Divino Amore, frutti di un'apertura che ne ha dischiuso cuore e menti alla voce dello Spirito. E' da loro che la Chiesa è chiamata a ricominciare; dalla loro disponibilità senza riserve all'azione di Dio occorre imparare il cammino d'un autentico rinnovamento. Per la Chiesa e per il mondo, quello stesso che oggi attacca violentemente la Barca di Pietro ma che, inconsciamente, attende da essa l'amore di una madre, quell'amore oltre la morte e il peccato che non conosce. Questi giovani saranno quel volto di madre che rigenererà alla vita incorruttibile, testimoni credibili della vittoria di Cristo, la Pasqua al di là della Croce, il destino per il quale ogni uomo è sbocciato in questo mondo.

Antonello Iapicca Pbro



Il Papa: il punto essenziale è
conoscere, con l’aiuto della Chiesa,
della Parola di Dio e degli amici,
la volontà di Dio


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiR3263tVUdyijBWupJmDlrXxbLjyPL5pKgyhrO4aOgPH46lJ52i8VdJaAwt86Kx38p34xPtiWmTbaAiTT2Z_Rky2WoTmgQyKlflTNLwsCljAcuvn6Zw_HY9yH7CSJIXT9Kj-fD/s1600/giovani16.jpg

Quindi c’è una volontà fondamentale di Dio per noi tutti, che è identica per tutti noi. Ma la sua applicazione è diversa in ogni vita, perché Dio ha un progetto preciso con ogni uomo. San Francesco di Sales una volta ha detto: la perfezione, cioè l’essere buono, il vivere la fede e l’amore, è sostanzialmente una, ma in forme molto diverse. Molto diversa è la santità di un certosino e di un uomo politico, di uno scienziato o di un contadino, e via dicendo. E così per ogni uomo Dio ha il suo progetto e io devo trovare, nelle mie circostanze, il mio modo di vivere questa unica e comune volontà di Dio le cui grandi regole sono indicate in queste esplicazioni dell’amore. E cercare quindi anche di compiere ciò che è l’essenza dell’amore, cioè non prendere la vita per me, ma dare la vita; non "avere" la vita, ma fare della vita un dono, non cercare me stesso, ma dare agli altri. Questo è l’essenziale, e implica rinunce, cioè uscire da me stesso e non cercare me stesso. E proprio non cercando me stesso, ma dandomi per le grandi e vere cose, trovo la vera vita. Così ognuno troverà, nella sua vita, le diverse possibilità: impegnarsi nel volontariato, in una comunità di preghiera, in un movimento, nell’azione della sua parrocchia, nella propria professione. Trovare la mia vocazione e viverla in ogni posto è importante e fondamentale, sia io un grande scienziato, o un contadino. Tutto è importante agli occhi di Dio: è bello se è vissuto sino in fondo con quell’amore che realmente redime il mondo.


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPM7BneGZqNxd8MZKeqscKKh_bm3q-ctpQYWY3zepVkcj3RckOWUhYLyv9pmZ4WIaieZWGW4YPCJEqmJvaMNA3V5e73AF8jREdHJrfPzjVsIBF1PeKcfaZm5bxwxBwUebgznbwQQ/s400/santaafricana1196424871706736427.jpg

Alla fine vorrei raccontare una piccola storia di santa Giuseppina Bakhita, questa piccola santa africana che in Italia ha trovato Dio e Cristo, e che mi fa sempre una grande impressione. Era suora in un convento italiano; un giorno, il Vescovo del luogo fa visita a quel monastero, vede questa piccola suora nera, della quale sembra non avesse saputo nulla e dice: "Suora cosa fa lei qui?" E Bakhita risponde: "La stessa cosa che fa lei, eccellenza". Il vescovo visibilmente irritato dice: "Ma come, suora, fa la stessa cosa come me?", "Sì, – dice la suora – ambedue vogliamo fare la volontà di Dio, non è vero?". Infine questo è il punto essenziale: conoscere, con l’aiuto della Chiesa, della Parola di Dio e degli amici, la volontà di Dio, sia nelle sue grandi linee, comuni per tutti, sia nella concretezza della mia vita personale. Così la vita diventa forse non troppo facile, ma bella e felice. Preghiamo il Signore che ci aiuti sempre a trovare la sua volontà e a seguirla con gioia.





In 35mila per un autentico "sì".

Incontro Vocazionale dei giovani del Cammino Neocatecumenale
sulla spianata del Santuario del Divino Amore




Per celebrare i 25 anni della Giornata mondiale della Gioventù, il Santo Padre Benedetto XVI ha riunito a Roma, in piazza S. Pietro circa 75.000 giovani provenienti da 43 diocesi d´Italia, tra questi quasi 20.000 erano i giovani del Cammino Neocatecumenale.

“Gesù - ha continuato il Papa - non si stanca mai di volgere il suo sguardo di amore e chiamare ad essere suoi discepoli, ma Egli propone ad alcuni una scelta più radicale. In quest´Anno Sacerdotale, vorrei esortare i giovani e i ragazzi ad essere attenti se il Signore invita ad un dono più grande, nella via del Sacerdozio ministeriale, e a rendersi disponibili ad accogliere con generosità ed entusiasmo questo segno di speciale predilezione, intraprendendo con un sacerdote, con il direttore spirituale il necessario cammino di discernimento. Non abbiate paura, poi, cari giovani e care giovani, se il Signore vi chiama alla vita religiosa, monastica, missionaria o di speciale consacrazione: Egli sa donare gioia profonda a chi risponde con coraggio!”.

Il giorno seguente all´incontro con il Papa, i giovani del Cammino Neocatecumenale hanno partecipato, insieme agli iniziatori Kiko Argüello, Carmen Hernández e padre Mario Pezzi ad una celebrazione di ringraziamento per i frutti che le Giornate mondiali della Gioventù hanno avuto. L´incontro è stato presieduto dal cardinale vicario Agostino Vallini. Il cardinale ha lungamente incoraggiato i partecipanti a ´non aver paura´ ricordando che la vera felicità è solo nella volontà di Dio.

Al termine dell´incontro poco prima delle chiamate vocazionali, quando Padre Mario Pezzi ha ricordato l´intuizione profetica che 25 anni fa ha avuto Giovanni Paolo II, un lungo applauso ha salutato l´amato Pontefice. 320 ragazzi e 200 ragazze hanno poi risposto alla chiamata rendendosi disponibili ad accogliere la chiamata che il Signore ha suscitato nella loro vita.



VERSO LE ELEZIONI, DA CRISTIANI


Attenzione alle parole, nascondono menzogne.
La Bonino corteggia la famiglia, ma quale famiglia?
10 minuti per leggere attentamente prima di votare



Si vota. Allora un ultimo, forse il primo, esercizio per discernere. Non diciamo nulla, vi invitiamo a leggere e a trarre le vostre personali conclusioni. Un quarto d'ora per votare in coscienza, secondo la volontà di Dio. Sono in gioco molte cose, anche se, con molta serenità, sappiamo che la politica non esaurisce la prospettiva delle nostre vite, al contrario di quanti, ideologicamente, la pensano così.
Una parola ricorre nelle molte della Bonino: legalità. E' uno dei suoi principi non negoziabili. Ma è una trappola, inquietante. Nasconde un progetto, il solito, il marchio di fabbrica dei radicali. Stravolgere la legalità con azioni non-violente di una violenza inaudita, creare le premesse perchè diventino dati di fatto, legalizzare l'illegale. Ricordate le migliaia di aborti effettuati dalla Bonino in piena illegalità, come una trivella sulla roccia della vita sino ad allora difesa dalla legge? E, a forza di aborti, è stata perforata quella roccia, e i milioni di bimbi sterminati sono la striscia di sangue che segue la candidata Bonino anche in questa campagna elettorale. Ricordate i referendum, la droga, i condom, i gay-pride? Ora, per la prima volta, la cultura radicale si trova sull'uscio del potere vero, le sue mani potrebbero spingere i bottoni che contano. E rendere legale quel che legale non è e non può essere. La morte e la distruzione proprio laddove, per noi, vi sono i bastioni dei principi non negoziabili: vita, famiglia, educazione.
Di seguito vi proponiamo le parole di Emma Bonino sulla famiglia. Promesse interessanti, assolutamente condivisibili. Eppure ci sorge una domanda, legittima crediamo. Famiglia d'accordo, ma di quale famiglia stiamo parlando? Non è questione da poco. Poniamola così: ci troviamo davanti al progetto di una casa bellissima, funzionale, dotata di ogni comfort, funzionale, a misura dei nostri bisogni. Guardiamo meglio, oltre il bel disegno prodotto dall'architetto. Inforchiamo gli occhiali e cerchiamo di leggere la parte relativa all'ingegneristica. I dati tecnici. E, sorpresa, hanno tralasciato le misure antisismiche, buchi ovunque, per risparmiare han pensato di mischiare sabbia a cemento, le fondamenta lasciano a desiderare. Una casa bellissima, ma costruita su povera sabbia. Attenzione dunque, leggete bene prima di firmare il contratto con cui consegnerete le vostre Regioni ai servizi di chicchessia. Non fermatevi agli slogans, alla propaganda scritta in bei caratteri grandi e suadenti. Mettevi gli occhiali e spulciate più in basso, là dove son scritte, in corpo piccolissimo, le clausole decisive, quelle contro le quali non potrete più appellarvi. Benissimo la famiglia, ma se questa include unioni di fatto, coppie omosessuali la cosa si fa ben diversa. Benissimo l'attenzione alle famiglie numerose, ma se, congiuntamente, si attenzionano gli embrioni da cancellare è cosa da brivido. Benissimo i consultori, ma se diventeranno distributori di morte del corpo e dell'anima, tra preservativi, pillole-killer e droga, la questione diviene gravissima.
Nulla più. Vi auguriamo una buona e serena lettura
, una preghiera ed il discernimento che queste elezioni impongono.

Antonello Iapicca Pbro




LEGGI QUI PER DISCERNERE



Un aiuto per votare da cristiani


E' ormai imminente l'appuntamento elettorale. Credo che per poter discernere possa essere di grande utilità questo scritto che forse molti già conoscono, ma che vale la pena rileggere. Anche per approfittare di queste elezioni, dare una ripassatina alla nostra vita, vedere quel che si annida nel nostro cuore, se per caso, alla vigilia della Settimana Santa, l'anticristo non abbia messo, nascosto e camuffato, il nido anche dentro di noi. La politica è di un momento, la Parola di Dio e il Suo amore sono eterni. Questa libertà ci viene dalla fede, dalla certezza che tutto concorre al bene di coloro che da Dio sono amati... A.I.

Leggi qui: Vladimir Sergeevic SOLOVIEV. Il racconto dell'anticristo







PEDOFILIA E CONVERSIONE, VERITA' E MISERICORDIA

Il Kerygma della Verità e della speranza. La deflagrante Lettera del Papa








UN GIORNO BENEDETTO





EDITORIALI





IL SEGNO DEL GIORNO





LE FONDAMENTA DEL FUTURO.
A PROPOSITO DI PEDOFILIA. LA TRASMISSIONE DELLA FEDE ALLA SEGUENTE GENERAZIONE E' LA VERA SFIDA DELLA CHIESA


Siamo convinti che la reale battaglia che la Chiesa è chiamata a fronteggiare nel Terzo Millennio, la sfida che dobbiamo raccogliere, nella quale si gioca il nostro futuro, è quella della famiglia.






ANNUNCIARE





DISCERNERE




IL COMBATTIMENTO (BIOETICO) ESCATOLOGICO





RISORGIMENTO




MULTIMEDIA







DA LEGGERE E MEDITARE IN QUESTA QUARESIMA:




LE PREDICHE DI QUARESIMA DI PADRE CANTALAMESSA




Uno sguardo. I nostri editoriali





IL CAPRO ESPIATORIO





LA PROFEZIA DEL CELIBATO



UN FILM DA NON PERDERE,
DA GUARDARE CON I PROPRI FIGLI,
E DA REGALARE AD AMICI, CONOSCENTI,
COPPIE FELICI ED IN CRISI:
UN FILM PER BENEDIRE IL SIGNORE
ED AIUTARE A GUARDARE IL MATRIMONIO CON GLI OCCHI DI DIO



"Fireproof": un film che esalta l’unità matrimoniale.
Un film per educare all’amore. Vedere e scaricare il film







Le lacrime del Signore, i presbiteri e i macellai


http://www.parrocchiasanpietro.it/wp-content/uploads/img/padre_pio_e_crocifisso.JPG

Lettera di San Pio da Pietrelcina a Padre Agostino - 7 aprile 1913:

«Mio carissimo Padre, venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici, di questi chi stava celebrando, chi si stava parando e chi si stava svestendo dalle sacre vesti. La vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta n'ebbi. Però il suo sguardo mi portò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore, osservai due lagrime che gli solcavano le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando: "Macellai! E rivolto a me disse": "Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò per cagione delle anime da me più beneficiate, in agonia sino alla fine del mondo. Durante il tempo dell'agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L'anima mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana, ma ahimè mi lasciano solo sotto il peso della indifferenza. L'ingratitudine ed il sonno dei miei ministri mi rendono più gravosa l'agonia. Ahimè come corrispondono male al mio amore! Ciò che più mi affligge e che costoro al loro indifferentismo, aggiungono il loro disprezzo, l'incredulità. Quante volte ero li per li per fulminarli, se non fossi stato trattenuto dagli angioli e dalle anime di me innamorate... Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai visto ed hai sentito da me questa mattina. Digli che mostrasse la tua lettera al padre provinciale..." Gesù continuò ancora, ma quello che disse non potrò giammai rivelarlo a creatura alcuna di questo mondo»