DISCERNERE

Uno sguardo profetico sugli eventi

Su Radio Maria Angela Pellicciari intervista il curatore del sito su Evengelizzazione e inculturazione in Giappone

Inculturazione, incarnazione e missione. Tra teologia ed esperienza. Audio e download





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LA BUONA NOTIZIA
Il Vangelo del giorno
ed il commento





23 Dicembre

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In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.



IL COMMENTO


Insieme al Signore Giovanni Battista è il solo di cui si celebra la natività. Il Profeta, l’ultimo, il più prossimo al Salvatore. Un nome nuovo, Giovanni, Dio di Misericordia. Le viscere d’amore a cui tutti aneliamo. Che cos' è la nostra vita se non una continua ricerca di misericordia, di un amore che ci accolga nel suo grembo senza condizioni, così come siamo. Un amore che non presenti conti da pagare, per il quale non doversi acconciare. Un amore che ci faccia liberi d’essere esattamente quel che siamo. Nessuno nella nostra parentela porta questo nome. La carne non la prevede. I rapporti, tutti, si infrangono sul limite severo della carne. Ne abbiamo l’esperienza. Spesso dolorosa. Tutti noi siamo frutti d’una storia concreta, fatta di persone, di incontri, di eventi.


LEGGI IL COMMENTO




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UNO SGUARDO
Gli editoriali





ELUANA, ICONA DELLA NATIVITA' 2009

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Natale. Ed è subito Eluana. Il suo ricordo emerge vivo tra le luci di questi giorni. E l'acqua, e la sete, e la morte veloce, quasi a togliere il disturbo. E' lei, Eluana, l'icona di questa Natività del 2009. Natale infatti è una corda tesa tra il rifiuto e l'accoglienza, la trincea che segna il fronte d'una guerra mai spenta. Accogliere o rifiutare. E' sempre stato così, da Adamo ed Eva e quella Parola di Dio a spalancare la libertà dinnanzi all'albero della vita. E Sodoma, chiusa nel suo orgoglio, a tagliar gambe e braccia agli stranieri fuori schema e misura per la città, l'estremo rifiuto immagine d'ogni rifiuto. E l'annuncio del Vangelo rigettato sin dai primordi, e i martiri d'ogni seme e lingua ad irrorare di sangue i sentieri del mondo, rifiutati, percossi e uccisi in odio all'amore infinito fattosi, nella carne degli apostoli, annuncio di vita. Natale è una grotta scavata nel rifiuto d'un Re bambino offerto per donarsi, e le pietre ruvide della tronfia sicumera di molta politica, di molta pseudo-religione, allora come oggi. Natale è il rifiuto d'una vita indifesa, celata alla ragione del successo e dell'efficienza: Natale è il rifiuto del dolore, della precarietà, il trionfo dell'abbaglio mondano. Nessun posto nell'albergo del mondo per una vita ferita, straziata, eppur vita, eppure vibrante del soffio dello Spirito, eppure traguardo d'amore per chi le donava ore e secondi. Natale quest'anno è il rifiuto di Eluana, certificato da un tribunale, lo stesso che decretò lo sterminio degli innocenti a Betlemme.
Ma Natale è anche lo struggimento dei poveri pastori, piccoli e disprezzati, vita che non era vita degna d'essere vissuta, nessun valore a quella manciata di villani perduti a contaminarsi pascolando greggi immonde. Come quel povero grumo di carne ed ossa cui era ridotta Eluana. Un corpo ritenuto ormai indegno ad imprigionare brandelli d'una vita che non meritava d'esser neppure chiamata vita. Ed il rifiuto, accompagnato dal crepitio di parole vane a dar ragione all'irragionevole arroganza di rubare acqua e vita ad una persona indifesa. Anche questo è Natale, l'orizzonte angusto e angosciante della notte della ragione e del cuore. Una notte come duemila anni fa, ed in essa la Gloria d'un altra irragionevolezza, feconda stavolta, e pregna di gioia e speranza, quella di un Dio che si fa carne umile, e banale, e sporca, e ultima, e inutile, nelle mangiatoie d'ogni dove, i luoghi dimenticati ai bordi della vita, laddove sono "espulsi i prodotti del concepimento", le gelide mura d'una clinica dove si troncano le vite inchiodate alla Croce. Natale è l'irragionevolezza d'un Dio che si fa nulla per chi è nulla; disprezzo per i disprezzati; rifiuto per i rifiutati; maledizione per i maledetti. Natale è Eluana, come i pastori, come Giuseppe, come Maria. E come Gesù. Natale è accoglienza, il vagito di un Bimbo che è la mano di Dio tesa a stringere, ad accogliere, ad amare Eluana d'amore eterno ; e con lei, ognuno di noi sperduto e vagabondo tra i rifiuti e i fallimenti. E con lei anche tutti coloro che l'han lasciata morire, chi l'ha "liberata" si diceva, perdonati di certo, in quelle lacrime di Bimbo fatte adulte sulla Croce; le lacrime tramutate in sangue preziosissimo a cancellare i peccati di quanti non han saputo, e forse non sanno, quel che hanno fatto.

Antonello Iapicca Pbro


LEGGI Natale ed il ricordo di Eluana, Icona della Natività del 2009










http://www.ailbologna.it/uimages/set-2001/pag07c.jpgIL SEGNO DEL GIORNO
"E questo sarà per voi il segno:
troverete un bambino in fasce
che giace in una mangiatoia"




INTERVISTA A KIKO ARGUELLO PUBBLICATA SU "IL FOGLIO"

Kiko Argüello, fondatore del Cammino neocatecumenale, ci spiega la festa del 27 dicembre per “aprirsi alla vita... E La Chiesa deve dirlo forte!"



“Il futuro dell’umanità passa per la famiglia”: un profetico Giovanni Paolo II così scandiva da Plaza de Lima, a Madrid, durante il suo primo viaggio in Spagna, nel 1982. “Il futuro dell’Europa passa
per la famiglia”: così ripete il volantino con cui il Cammino neocatecumenale invita alla Festa della Sacra Famiglia di Nazaret,
il prossimo 27 dicembre a Madrid, Plaza de Lima. Il raduno delle famiglie cristiane è giunto, in Spagna, alla terza edizione. Diversamente dagli anni passati, questa volta, dopo l’abituale collegamento con San Pietro per l’Angelus del Papa che si rivolgerà in diretta ai partecipanti, ci sarà un’eucarestia.
Kiko Argüello, iniziatore con Carmen Hernandez del Cammino neocatecumenale, ha promosso una presenza massiccia delle famiglie del Cammino di tutta Europa: più di diecimila solo quelle italiane in partenza per la capitale spagnola. Abbiamo chiesto ad Argüello perché vale la pena di fare uno
sforzo così massiccio.


LEGGI L'INTERVISTA





IL REGALO DI NATALE DEL PAPA ALLA CHIESA: IL"CORTILE DEI GENTILI" E I CARISMI PER COMPIERE LA MISSIONE AD GENTES.

Il Papa indica alla Chiesa la via all'evangelizzazione


Il Papa ci sorprende ancora. Qualche giorno fa con la lettera a Mons. Cordes in occasione dei suoi 75 anni, e poi ieri, con il discorso di auguri alla Curia. E un filo rosso, una parola vibrante di nuovo ripetuta alla Chiesa. Evangelizzare i lontani, i moltissimi che hanno smarrito Dio, o che neanche lo conoscono. E per far questo addita ai Vescovi, ai parroci, ai presbiteri, alla Chiesa intera i carismi che Dio sta donando in questo tempo. Evangelizzare, creare spazi perchè le persone possano assaporare il gusto dell'amore di Dio. Ecco, i carismi, i movimenti, il Cammino Neocatecumenale, L'iniziazione cristiana, le famiglie in missione, le nuove Missio Ad Gentes che si stanno estendendo per tutto il mondo, non sono forse questi "
cortili dei Gentili dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero"? Noi pensiamo di sì, pensiamo che il Papa stia guardando allo zelo e all'amore testimoniato da questi "uomini toccati nel profondo dallo spirito di Dio" attraverso i quali crescono "forme nuove di autentica vita cristiana e nuovi modi autentici di essere Chiesa". Perchè il nuovo modo di essere Chiesa è preparare comunità adulte che siano questi "cortili dei Gentili", di chi soffre e vede la sua vita allo sbando, i gentili "al cui servizio sta la vita interna della Chiesa". Per questo "Non è più possibile pensare alla vita della Chiesa del nostro tempo senza ricomprendere in essa questi doni di Dio"
.

A.I.


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"A Parigi ho parlato della ricerca di Dio come del motivo fondamentale dal quale è nato il monachesimo occidentale e, con esso, la cultura occidentale. Come primo passo dell’evangelizzazione dobbiamo cercare di tenere desta tale ricerca; dobbiamo preoccuparci che l’uomo non accantoni la questione su Dio come questione essenziale della sua esistenza. Preoccuparci perché egli accetti tale questione e la nostalgia che in essa si nasconde. Mi viene qui in mente la parola che Gesù cita dal profeta Isaia, che cioè il tempio dovrebbe essere una casa di preghiera per tutti i popoli (cfr Is 56, 7; Mc 11, 17). Egli pensava al cosiddetto cortile dei gentili, che sgomberò da affari esteriori perché ci fosse lo spazio libero per i gentili che lì volevano pregare l’unico Dio, anche se non potevano prendere parte al mistero, al cui servizio era riservato l’interno del tempio. Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “cortile dei gentili” dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa. Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto".

LEGGI TUTTO IL DISCORSO:

Il Papa: La Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “cortile dei gentili” dove gli uomini possano agganciarsi a Dio. E' la Missio Ad Gentes!




STUPENDA LETTERA DEL PAPA AL CARD: CORDES PER I SUOI 75 ANNI


Non è più possibile pensare alla vita della Chiesa del nostro tempo senza ricomprendere in essa i carismi, questi doni di Dio


http://cache.daylife.com/imageserve/01pDcBh6SR31v/340x.jpgParticolarmente caratteristico per il Tuo slancio pastorale è e rimane il Tuo impegno per i “movimenti”: il Movimento Carismatico, Comunione e Liberazione ed il Cammino Neocatecumenale hanno molti motivi di gratitudine nei Tuoi confronti. Mentre gli organizzatori e i pianificatori nella Chiesa al principio avevano molto riserve nei confronti dei movimenti, Tu hai subito fiutato la vita che lì erompeva – la forza dello Spirito Santo che dona vie nuove e in modo imprevedibile mantiene sempre giovane la Chiesa. Hai riconosciuto il carattere pentecostale di questi movimenti e Ti sei impegnato appassionatamente per ottenere che fossero accolti dai pastori della Chiesa. Certo, per quello che riguarda l'organizzazione e la pianificazione c’erano spesso buoni motivi per scandalizzarsi perché erompevano cose nuove ed impreviste che non sempre si lasciavano ricondurre senza problemi nelle forme organizzative esistenti. Tu hai visto che ciò che è organico è più importante di ciò che è organizzato, Tu hai visto che qui degli uomini erano stati toccati nel profondo dallo spirito di Dio e che in tal modo crescevano forme nuove di autentica vita cristiana e nuovi modi autentici di essere Chiesa. Certo, questi movimenti devono essere ordinati e ricondotti all’interno della totalità; devono imparare a riconoscere i loro limiti e a diventare parte della realtà comunitaria della Chiesa nella sua costituzione propria insieme con il Papa e con i Vescovi. Hanno pertanto bisogno di guida e anche di purificazione per poter raggiungere la forma della loro vera maturità. Essi, tuttavia, sono doni dei quali bisogna essere grati. Non è più possibile pensare alla vita della Chiesa del nostro tempo senza ricomprendere in essa questi doni di Dio.

Tuo Benedetto PP XVI

LEGGI TUTTA LA LETTERA


Il crociato della carità della Chiesa. Intervista al Cardinale Paul Josef Cordes




http://all-news.myblog.it/media/01/01/1403175862.jpgTUTTE LE NOTIZIE
"Va, metti una sentinella;
ch’essa annunzi quel che vedrà!"




BEATIFICAZIONE PIO XII E GIOVANNI PAOLO II



CHIESA



NATALE

Natale ed il ricordo di Eluana, Icona della Natività del 2009


DISCERNERE



CHIESA E OMOSESSUALITA'



UN GIORNO BENEDETTO. IL MAGISTERO DEL PAPA:



I SEGNI DI IERI




SPECIALE INCONTRO DI MADRID DEL 27 DICEMBRE
IL FUTURO PASSA PER LA FAMIGLIA




http://www.christusrex.org/www2/ncw/images/pent98kiko.jpg

INTERVISTA A KIKO ARGUELLO SULLA MANIFESTAZIONE "IL FUTURO DELL'EUROPA PASSA PER LA FAMIGLIA". AUDIO E DOWNLOAD

Una bellissima intervista nella quale Kiko parla dell'Europa, della famiglia e, annunciando il Kerygma, indica il cammino per la salvezza di questa generazione.
La comunità e l'iniziazione cristiana salvano la famiglia.



SPECIALE AVVENTO E NATALE






https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9y5ABWsT1AErNMPqMCxZitsnfYu1drb4WVhWCwqaJgnLAgvnRSCVCsKRLswDpu_9-3re4__eQzww9w_jIBSlt3pwsLUWs93eazZoBYXetiV9b_8c_wh7puYC1M01HfbG28pHP/s400/woj6.jpgANNUNCIARE
L'instancabile attività della Chiesa



Il Papa: la persona umana che si costituisce nella libertà e nell'amore si comprende solo alla luce di Cristo




CAMMINO NEOCATECUMENALE

In Terra Santa, invitati dal Cammino Neocatecumenale, cardinali e vescovi dall’Africa per riflettere sulla nuova evangelizzazione nel loro continente.

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Uno sguardo profetico sugli eventi





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LA TORRE DI BABELE
Per questo la si chiamò Babele,
perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra
e di là il Signore li disperse su tutta la terra



Oddio, li turchi. Guida preventiva alle cattiverie che vi diranno i progressisti sulla persecuzione dei cattolici spagnoli


IL PAPA, L'AMBIENTE E IL NEOPAGANESIMO TRAVESTITO DA ECOLOGISMO





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BIOETICA E DINTORNI







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BAGAGLIO A MANO
Materiale utile ad approfondire
per annunciare e incarnare il Vangelo



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SPIRITUALITA'
Sulle orme dei Padri







SE LI AVETE PERSI. ARCHIVIO RAGIONATO



DA NON PERDERE PER DISCERNERE


IL VERO INQUINAMENTO SECONDO IL PAPA

Spesso ci lamentiamo dell'inquinamento dell'aria, che in certi luoghi della città è irrespirabile. E' vero: ci vuole l'impegno di tutti per rendere più pulita la città. E tuttavia c'è un altro inquinamento, meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso. E' l'inquinamento dello spirito; è quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia... La città è fatta di volti, ma purtroppo le dinamiche collettive possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l'anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili. Maria Immacolata ci aiuta a riscoprire e difendere la profondità delle persone, perché in lei vi è perfetta trasparenza dell'anima nel corpo. E' la purezza in persona, nel senso che spirito, anima e corpo sono in lei pienamente coerenti tra di loro e con la volontà di Dio. La Madonna ci insegna ad aprirci all'azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda Lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati. "Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia". (Discorso nella Solennità dell'Immacolata, 8 dicembre 2009)


LEGGI LO SPLENDIDO DISCORSO DEL PAPA Il Papa: ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto


MILANO TRA IDENTITA' E MISSIONE (PERDUTE?) DELLA CHIESA


L'IMMACOLATA E IL PECCATO ORIGINALE. OCCASIONE PER RIFLETTERE E DISCERNERE I SEGNI DEI TEMPI

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Tutto nasce qui. E tutto è redento qui. Il mistero dell'Immacolata e il peccato originale. La sentinella del 7 dicembre 2009